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Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

Roiello di Pradamano, costituito tavolo tecnico

Roiello di Pradamano, costituito tavolo tecnico

UDINE - Un tavolo tecnico, di lavoro, si occuperà della situazione del roiello di Pradamano, corso d'acqua nato oltre otto secoli fa come derivazione della roggia di Palma, concesso nel 1171 da un diploma del Patriarca di Aquileia Uldarico II dei conti di Treffen, che autorizzava l’utilizzo in perpetuo dell'acqua che scorreva attraverso la Villa di Udine, realizzando un'opera molto utile per la gente della Villa di Pradamano, ma anche di Lovaria e di altre località; un'importanza tuttora attuale poiché un decreto ministeriale nel 1989 ha dichiarato questo bene (assieme alle rogge di Udine e di Palma), di interesse pubblico e pertanto vincolato e incluso nell'elenco dei beni sottoposti a tutela paesaggistica. Ma le sue condizioni sono tutt'altro che buone e anzi rischia un pericoloso abbandono.

Il tavolo è stato istituito a Udine, nella sede di rappresentanza della Regione, il 20 aprile 2012 in un incontro promosso dal Comitato (presidente Paolo Benedetti, vice Alberto Pertoldi e segretario Andrea Serena), assieme al presidente del Consiglio regionale Maurizio Franz con la vicepresidente Annamaria Menosso, ed ai rappresentanti del Consorzio di Bonifica Ledra Tagliamento (che ha in concessione le acque del demanio idrico regionale di questo territorio), al sindaco di Pradamano, Gabriele Pitassi, e all'assessore ambiente di Udine, Lorenzo Croattini, per i due Comuni nel cui territorio il roiello scorre.

Una promessa mantenuta, quella di Franz, che lo scorso ottobre aveva assicurato al Comitato - costituitosi proprio un anno fa con l'obiettivo di salvare il roiello dal progressivo degrado - il proprio interessamento per una soluzione complessiva che superasse in maniera definitiva gli interventi occasionali. Franz già nel 2001, come consigliere, aveva promosso in Finanziaria uno stanziamento specifico per il roiello, la cui situazione però è tuttora assai precaria.

E Franz ha ribadito: "L'obiettivo è di arrivare a definire interventi strutturali, ancorché modulati, ma con continuità. Va sviluppato un progetto d'insieme per valutare risorse, tempi e partecipazione dei vari soggetti coinvolti".

Coinvogimento auspicato anche dalla Menosso: "È necessario che tutti - Regione, Comuni e Consorzio, si facciano carico degli sforzi finanziari necessari, senza trascurare di verificare la possibilità di beneficiare anche di risorse comunitarie".

L'istituito tavolo, che vede partecipi i massimi vertici, o loro delegati, delle parti interessate – Regione Fvg, Comuni di Udine e Pradamano, Consorzio e Comitato -, si ritroverà operativamente già il prossimo 15 maggio nella sede municipale di Pradamano. Dovrà trovare le soluzioni più idonee per fare in modo di mantenere lo scorrimento dell'acqua del roiello nel suo alveo durante tutto l'anno per la portata di 50 litri d’acqua al secondo. Questo significherà ripristinare il suo scorrimento - dopo il tratto tra Beivars, San Gottardo e Udine ovest - tra Laipacco e Pradamano (in comune di Udine) e tra Pradamano, Lovaria  e Pavia di Udine (in comune di Pradamano) con opere di ordinaria e straordinaria manutenzione.

In parallelo, il Comitato continuerà a mantenere alta l'attenzione promuovendo iniziative di valorizzazione del roiello e del patrimonio ambientale e paesaggistico dei borghi e delle zone a esso adiacenti. Una valorizzazione e una salvaguardia - hanno specificato - che va intesa dal punto di vista giuridico, ambientale, sociale, economico, culturale e storico.

 













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