Riapre la caccia nonostante i pericoli per sportivi ed escursionisti
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- Categoria: Ecologia ed ambiente
- Pubblicato Martedì, 15 Maggio 2012 14:47
- Scritto da Tiziana Melloni
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Riapre a metà maggio la stagione della caccia in Friuli Venezia Giulia. Le attività venatorie saranno consentite anche nel Parco del Torre, nonostante le proteste del WWF e delle altre associazioni ambientaliste che nell'autunno scorso avevano scritto a Comuni, Regione e Prefetto chiedendo di porre fine ad un'attività definita potenzialmente pericolosa per coloro che ogni giorno frequentano il Parco per passeggiare o correre. Il presidente del WWF regionale Roberto Pizzutti ha ribadito la necessità che «le autorità chiedano immediatamente la sospensione dell'attività venatoria nel Parco del Torre e nelle zone limitrofe e che la Regione ne decreti il divieto».
A confermare la potenziale pericolosità dell'attività venatoria per la sicurezza pubblica, soprattutto in aree abitualmente frequentate dalla popolazione, sono gli incidenti di caccia che periodicamente riempiono le cronache dei giornali.
Nella scorsa stagione venatoria - ricorda il WWF - ad iniziare la serie degli incidenti fu, ad ottobre, il sindaco di Verona Flavio Tosi che, durante una battuta di caccia nella tenuta di Terzo di Aquileia, aveva ferito accidentalmente un gradese di 33 anni, colpito da alcuni pallini a braccia e gambe. A novembre è stata la volta del pensionato ferito dal fratello mentre, dopo il tramonto, erano intenti a cacciare dei germani reali a Gradisca di Sedegliano. Dicembre era cominciato con la tragedia di Maniago – un 69enne si era sparato accidentalmente durante una battuta di caccia alla volpe per morire dissanguato poche ore dopo – per finire con i due incidenti avvenuti il giorno di Santo Stefano, vittime un fotografo di Chions, intento ad assistere a una battuta di caccia alla volpe organizzata tra amici, colpito al volto e ad un occhio da una rosa di pallini, e un cacciatore di Taipana, raggiunto da un proiettile all’addome mentre cacciava nei boschi di Monteaperta.
Ribadisce il WWF: «Ci aspettiamo che le autorità (Sindaco di Udine, Prefetto, assessore regionale competente) intervengano con urgenza per vietare l'ingresso delle doppiette nel parco comunale. Sappiamo che la competenza in materia di caccia non è del Comune né del Prefetto, ma quella della tutela della sicurezza dei cittadini sì. Infine alla Regione, a cui spetta il compito di individuare le aree interdette all'attività venatoria, chiediamo di inserire tra queste il Parco del Torre e di emanare il relativo decreto di chiusura della caccia».