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Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

La pordenonese Elena Sartor: Broadway, dal sogno alla realtà

 
Pordenone - Lavorare nei teatri di Broadway, a New York, per molti rimane un sogno. Lei, è riuscita a coronarlo.
 
Si tratta di Elena Sartor, 26 anni, di Pordenone. Dopo aver studiato in Italia, Elena, nel 2011 ha deciso di trasferirsi negli Stati Uniti, la patria dei grandi musical, e con sacrifici, costanza e caparbietà, è riuscita ad affermarsi nel ruolo di stage manager. "Quello che mi piace trasmettere - racconta la 26enne - è lo stimolo per i giovani ad uscire dall'Italia e studiare/lavorare all'estero. Non per fuggire, ma per arricchirsi, imparare, crescere".
 
"Sono convinta - aggtiunge Elena - che le esperienze all'estero siano fondamentali e aiutino a sviluppare una forte coscienza e conoscenza personale. E probabilmente conoscendo meglio noi stessi e le culture che ci circondano, torneremo nella madrepatria con nuovi obiettivi e spirito rinnovato".
 
Elena ci racconta di aver deciso di trasferirsi negli Stati Uniti nel 2010, "quando ho seguito una MasterClass annuale in Musical Theatre organizzata dalla Stage Entertainment Srl a Milano e subito dopo ho deciso di seguire Mary Setrakian e partire per scoprire nuovi mondi, destinazione: New York".
 
Per lei ora si stanno aprendo grandi prospettive di successo data la richiesta di assunzione da parte di diverse compagnie e associazioni, fra cui Regina Opera Company e Red Monkey Theatre Group. Elena è simbolo di speranza per molti giovani che in Italia si sentono demotivati e demoralizzati.
 
"Naturalmente c’è un investimento iniziale da fare, emozionale oltre che economico - sottolinea  Elena -, ma una volta ’in ballo’ non ci si deve far abbattere da niente e nessuno, prendere gli ostacoli di petto, gli sbagli come lezioni di vita e, con umiltà e determinatezza, si possono raggiungere davvero i propri obiettivi! L’esperienza che mi ha dato New York è inspiegabile, mi ha circondato così tanto di energia da farmi sperare che questo sia solo l’inizio e che si apriranno nuove entusiasmanti prospettive. Mi auguro che persone come me, che hanno respirato arie straniere e vissuto esperienze all’estero, abbiano la volontà e il talento di riscoprire l’Italia e di farla rivalutare in tutto il mondo per la sua bellezza culturale, artistica, paesaggistica, culinaria".
 
Intanto, nel teatro "Off Broadway" a New York Elena Sartor, si è nuovamente affermata come Stage Manager del musical "The Pajama Game". Classico della storia musicale americana, The Pajama Game è stato messo in scena per la prima volta nel 1954 e racconta la storia di Babe e Sid, rispettivamente la rappresentante della commissione interna per le lamentele del personale e il sovrintendente.
 
Un'ultima cosa, Elena, a New York, qual è il tuo posto preferito? "Mi affascina molto sedermi sulla prima panchina della Brooklyn Heights Promenade, sulla riva dell’East River, dopo aver attraversato il ponte di Brooklyn e godermi lo spettacolo dello skyline di Manhattan. Mi piace, inoltre, mangiarmi un bell’hamburger di Shake Shack e bazzicare nel verde ed artistico Madison Square Park, a pochi blocchi da casa mia".
 

Pupkin Kabarett con “L’insostenibile leggerezza del cotechino” al Teatro Rossetti.

Pupkin Kabarett con “L’insostenibile leggerezza del cotechino” al Teatro Rossetti.

Trieste – Debutto per il Pupkin Kabarett al Teatro Rossetti con “L’insostenibile leggerezza del cotechino” stasera  30 dicembre alle ore 21.00.

«La compagnia teatrale più Instabile della Venezia Giulia approda nel teatro più Stabile della Regione, il Politeama Rossetti.

Erano anni che i comici, gli attori e i musicisti del Pupkin Kabarett, presidiavano di notte il teatro di viale XX Settembre cercando un pertugio, un varco d’accesso, ma solo recentemente, dopo aver studiato le mappe sotterranee della città, finalmente approdano e potranno togliersi alcune piccole soddisfazioni: vestirsi eleganti, recitare “Macbeth”all’incontrario, entrare in scena in bicicletta, cimentarsi con il musical, circuire un abbonato», come loro stessi commentano.

Con Laura Bussani, Stefano Dongetti, Alessandro Mizzi, Massimo Sangermano, Ivan Zerbinari, Flavio Furlan, Stefano Schiraldi e Les Babettes (Anna de Giovanni, Eleonora Lana, Chiara Gelmini) e altri ospiti a sorpresa.ì

Musiche dal vivo a cura della Niente Band: Luca Colussi - batteria, Flavio Davanzo - tromba, Riccardo Morpurgo - piano, Piero Purini - sax , Andrea Zullian - contrabbasso, Stefano Bembi -Fisarmonica,  Franco Toro Trisciuzzi - chitarra e voce.

 

Info: tel.: 040 3593511 www.ilrossetti.it

Interi: platea A-B-C € 15,00, gallerie € 12,00

Rid. abbonati: platea A-B-C € 14,00, gallerie € 12,00

Prevendita:  Teatro Stabile Friuli Venezia Giulia  -V.le XX Settembre, 45 - Trieste

Da martedì a sabato dalle 8.30 alle 12.30 e dalle 16.00 alle  19.30 o www.vivatiket.it

 

“Garcia Lorca e la poetica nel teatro” il nuovo laboratorio teatrale a cura di Gualtiero Giorgini.

“Garcia Lorca e la poetica nel teatro” il nuovo laboratorio teatrale a cura di Gualtiero Giorgini.

Trieste - L’Associazione Culturale la Cantina prosegue il suo percorso formativo con un nuovo laboratorio per attori ed allievi attori dal titolo Garcia Lorca e la poertica nel teatro”, con Gualtiero Giorgini. Un percorso che sarà una proposta pedagogica sulle problematiche del mestiere dell’attore.

Come spiega lo stesso Giorgini, l’attore deve risultare convincente, essere in grado di catturare l’attenzione dello spettatore e portarlo dentro la storia. Talvolta questa magia non riesce ad attuarsi, però, ed è proprio questo il punto di partenza di questo laboratorio. Si vuole fare un lavoro che vada ad agire su quello che accade prima dell’apertura del sipario, al momento del confronto col testo e focalizzandosi su quell’esigenza umana che il teatro ha il compito di mettere in luce. Autore di riferimento per questo percorso sarà Garcia Lorca,  perché il teatro per lui è poesia che esce dal testo e diventa carne, e si andranno a studiare i motivi essenziali del mestiere dell’attore che sono nella poetica. Un’occasione per considerare i piccoli momenti della vita che si possono chiamare poesia.

Il laboratorio, che sarà presentato il 7 gennaio alle ore 17 in Sala Polacco, verrà suddiviso in due percorsi. Un primo percorso dedicato agli attori e agli allievi attori, dal 13 al 24 gennaio. A seguire il secondo, dal 4 febbraio al 17 aprile, che sarà invece aperto a tutti gli interessati, che si baserà sulle stesse tematiche.

Le iscrizioni ai laboratori, sono già attive e si possono effettuare presso la biglietteria del Teatro Bobbio (aperta dalle 8.30 alle 13 e dalle 15.30 alle 18.30) o contattando Gualtiero Giorgini (Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.). Per ulteriori informazioni è possibile consultare il sito www.accademia-trieste.it, o contattare L’Associazione culturale La Cantina –040 948471 email. Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

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Capo redattore: Tiziana Melloni
Redazione di Trieste: Serenella Dorigo
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