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Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

“Prigioniero della seconda strada” di Neil Simon al Teatro Bobbio

“Prigioniero della seconda strada” di Neil Simon al Teatro Bobbio

Trieste - La Contrada apre il nuovo anno con  la sua nuova produzione, “Prigioniero della seconda strada” di Neil Simon. Un debutto nazionale, quindi, quello fissato per venerdì 17 gennaio al Teatro Bobbio, lo spettacolo debutta venerdì 17 gennaio alle 20.30 e rimane in scena fino a domenica, con i consueti orari serali 20.30, martedì e festivi 16.30. A questo debutto farà seguito una tournée in tutta la penisola.

Protagonisti di questo nuovissimo allestimento, due attori del calibro di Maurizio Casagrande e Tosca D’Aquino.

Storia di Mel e Edna, due newyorkesi che vivono in un appartamento sulla seconda strada. Il loro palazzo, in un’estate rovente, si rivela come una fonte inesauribile di noie, che vanno dai vicini rumorosi all’impianto di condizionamento che non funziona correttamente.  Ma quell’estate si rivela ancora più preoccupante, perché Mel perde il suo lavoro da dirigente e non sa come dirlo alla moglie. Edna, dal canto suo, ignorando il motivo per il quale il marito stia cambiando il proprio atteggiamento, infastidendosi per qualsiasi sciocchezza,  cerca di supportarlo con tanto affetto, senza grandi risultati. Quando la loro casa viene svaligiata, ecco che Mel trova il coraggio di parlare e confidarsi. Edna a quel punto reagisce prendendo in mano la situazione e cercandosi un lavoro, ma anche quell’azienda naviga in cattive acque, e non le verrà dato nemmeno il tempo di iniziare. Costretta a casa con un futuro ancora più incerto, anche per lei ogni piccola cosa inizierà a diventare insopportabile, mentre Mel, che ha iniziato a vedere un terapista e che continua il suo rapporto di amore e odio con i suoi fratelli, inizia a stare meglio. Privati di tutte le certezze materiali, ai due coniugi non rimane che quella più grande, il loro amore, di fronte al quale la mancanza di un lavoro o la minaccia di una secchiata d’acqua non possono che risultare molto meno spaventosi.

Prodotto dalla Contrada, lo spettacolo vedrà in scena, oltre a Maurizio Casagrande e Tosca D’Aquino, Barbara Folchitto e Adriano Giraldi, Paola Bonesi e Marzia Postogna. L’adattamento e la regia sono di Giovanni Anfuso. Le scene sono di Alessandro Chiti e i costumi di Alessandra Ricci. Le musiche portano la firma di Massimiliano Forza, con gli arrangiamenti di Fabio Valdemarin, mentre Bruno Guastini firma le luci.

Prevendita dei biglietti, prenotazione dei posti e cambi turno presso la biglietteria del Teatro Bobbio (tel. 040.390613/948471 - orari: 8.30-13.00; 15.30-18.30) o al TicketPoint di Corso Italia 6/C (tel. 040.3498276/3498277 - orari: 8.30-12.30; 15.30-19.00). Prevendita On Line: Circuito VIVATICKET by Charta (vivaticket.it).

Informazioni: 040.948471 / 948472 /390613; Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.; www.contrada.it.

Riparte "Teatro di figura" con Peter Pan per i "Pomeriggi d'inverno" a Gorizia

Riparte Teatro di figura con Peter Pan per i Peter Pan e Capitan Uncino come metafora della vita.

Quel vivere in cui c'è sempre un orologio che ti insegue, ma anche un cuore che batte … E' questo il leit motiv di A proposito di Piter Pan (proprio con la i...)  la produzione di Unoteatro/Stilema liberamente ispirata alle visioni di James Matthew Barrie,  di e con Silvano Antonelli - con la partecipazione di Laura Righi – realizzata su musiche originali Ettore Cimpincio e Carlo Massarelli.

Uno spettacolo teatrale che non segue la storia originale di Peter Pan, ma ne è una divagazione: del libro utilizza solo alcune suggestioni: il desiderio di volare, la paura di diventare grande. In cartellone sabato 18 gennaio alle 16.30 al Kulturni Center Bratuz di Gorizia per la Stagione di Teatro di Figura 2013 – 2014 del CTA – Pomeriggi d'inverno 15^ edizione.

A proposito di Piter Pan ruota intorno al mondo che ci chiede di diventare grandi rinunciando, spesso, ai nostri sogni.  A teatro si può fare finta, ci si può circondare di piccole magie, magari di una fata che ci aiuti a pensare che i sogni e la vita possano stare insieme. «Ci sono dei libri che quando li leggi, quando te li leggono, è come se tutte le parole, le figure, i colori e anche il profumo della carta, uscissero dal libro e ti entrassero nella testa, nella pancia, nel cuore...». Con queste parole comincia “A proposito di Piter Pan”: sul palco, un attore con una finestra che diventa il tramite sul mondo, quel mondo che chiede a tutti di diventare grandi rinunciando, spesso, ai propri sogni.

Il cartellone di Pomeriggi d'inverno 2013/2014, come sempre curato dal CTA Gorizia, è diretto da Roberto Piaggio e Antonella Caruzzi, ed è promosso con il sostegno del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, della Provincia e del Comune di Gorizia, della Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia, del Credito Cooperativo Cassa Rurale ed Artigiana di Lucinico Farra e Capriva.

La biglietteria aprirà alle 16. Biglietti presso CTA, t. +39 0481 537280 www.ctagorizia.it  ctagorizia/facebook.com  Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Pomeriggi d'inverno 2013 – 2014 trova inoltre il sostegno di Atf - associazione teatri di Figura/Agis, e la collaborazione del Teatro Comunale Giuseppe Verdi di Gorizia, del Kulturni Center Bratuž di Gorizia, dell'Ert - Ente Regionale Teatrale del Friuli Venezia Giulia e dell'Associazione Puppet Fvg, oltre alla collaborazione di Biolab Misurafamiglia, Biomio e Natura

(In apertura una scena dello spettacolo)

Da Monfalcone "Il tormento e l'estasi di Steve Jobs" in tour regionale

Da Monfalcone

Monfalcone - La stagione di prosa del Teatro Comunale di Monfalcone propone, martedì 14 e mercoledì 15 gennaio alle ore 20.45, Il tormento e l’estasi di Steve Jobs del drammaturgo americano Mike Daisey, lucido ritratto, fra luci ed ombre, di Steve Jobs, vera e propria icona del XXI secolo.

Prodotto dal Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia, lo spettacolo è tratto dal testo di Daisey “The Agony and Ecstasy of Steve Jobs” (la traduzione e l’adattamento sono di Enrico Luttmann) ed è affidato alla regia di Giampiero Solari, regista attento al contemporaneo e alla commistione dei linguaggi (alterna un’intensa attività teatrale a quella di autore e regista televisivo), conquistato dal progetto dello Stabile regionale di portare in Italia la pièce che ha costretto sia la Apple che l’autore a confronti e precisazioni. A Fulvio Falzarano, bravissimo e carismatico protagonista, il compito di dare corpo alle riflessioni e alle denunce di Daisey.

Convinto “seguace del culto di Mac”, Daisey ripercorre i traguardi della Apple e di Jobs, l’uomo il cui ingegno ha cambiato il mondo. Nessuno, nella nostra civiltà, è rimasto escluso dall’estetica e dagli agi della sua tecnologia. E la sua utopia è stata determinante nell’immaginario collettivo; basta pensare al celebre discorso agli allievi della Stanford University – “Siate affamati. Siate folli” – all’esortazione a non omologarsi, ad osare, che dal 2005 continua a rimbalzare sul web.

Come sempre accade per figure tanto straordinarie, anche quella di Jobs – e ancor più della sua Apple – presenta però dei lati oscuri e Mike Daisey li evidenzia in un testo dinamico e acutamente critico. Nella sua indagine, all’ammirazione per Jobs e le sue creazioni – “Steve è stato bravissimo, ci ha costretto ad aver bisogno di cose che non sospettavamo nemmeno di volere” – si intreccia il lato oscuro di questa straordinaria parabola: la Cina di Shenzen, che stride violentemente con l’immagine di libertà e purezza che Jobs ha legato ai suoi oggetti tecnologici.

Daisey si reca, infatti, in Cina e scopre che l’assemblaggio dei nostri preziosi computer avviene in fabbriche dove non esistono tutele e diritti, dove piccole mani di dodicenni puliscono i vetri degli iPhone con una sostanza tossica che provoca un invalidante tremore... 430.000 operai non sono altro che un “ingranaggio umano” destinato a produrre profitto.
Il regista e l’attore hanno lavorato proprio sull’equilibrio, non scontato, fra la condivisibile ammirazione per Jobs e la necessità di conoscerne anche i lati più discutibili. “Il teatro non giudica – sottolinea Solari – ma offre sulla realtà un diverso, importante punto di vista”.

Dopo le repliche monfalconesi, lo spettacolo fa tappa in altri tre teatri del circuito dell’Ente Regionale Teatrale del Friuli Venezia Giulia: il 16 gennaio a Maniago, il 17 a Cividale del Friuli e il 18 gennaio a Colugna di Tavagnacco, per poi riprendere la tournée nazionale che toccherà anche Roma e Milano.

I biglietti sono in vendita presso la Biglietteria del Teatro (da lunedì a sabato, ore 17-19), l'agenzia Ticketpoint di Trieste, la Libreria Antonini di Gorizia, l'ERT di Udine e on line sul sito www.pointticket.it. La Biglietteria del Teatro (tel. 0481 494 664) accetta prenotazioni telefoniche per chi non risiede in provincia di Gorizia.

(In apertura Fulvio Falzarano)

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Direttore: Maurizio Pertegato
Capo redattore: Tiziana Melloni
Redazione di Trieste: Serenella Dorigo
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