Madame Bovary con una sorprendente Lucia Lavia al Verdi di Pordenone
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- Pubblicato Venerdì, 18 Novembre 2016 10:07
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Pordenone - Andrà in scena stasera, venerdì 18, sabato 19 alle 20.45 e domenica 20 novembre alle 16 al Verdi di Pordenone, Madame Bovary nella riscrittura di Letizia Russo del celebre romanzo di Flaubert, che nel 1856, quando fu pubblicato, scosse profondamente l’alto senso di rispettabilità dei guardiani della pubblica morale, e Flaubert fu processato come autore di un’opera indecente, addirittura scandalosa.
Emma, la protagonista, si tinge di una sessualità esplicita. Questo erotismo prorompente coincide con un’ altra sfumatura significativa già presente nella Bovary originale, anzi motore di innesco: quell’eterna fame di vita che diventa bisogno implacabile di esistere in una forma libera da qualsiasi costrizione storica, sociale o economica. E Lucia Lavia, protagonista sul palco dell’allestimento prodotto da Alessandro Preziosi, Tommaso Mattei, Aldo Allegrini per Khora.teatro, si dimostra sorprendente interprete, confermando di aver ereditato un grande talento dai suoi genitori è figlia di Gabriele Lavia e Monica Guerritore.
Lo spettacolo arriva a Pordenone in esclusiva per il Nordest e al Verdi di Pordenone tutta la compagnia è impegnata già da lunedì nel riallestimento. Le fasi del lavoro sono state seguite ieri da una ventina di studenti del Liceo Grigoletti che partecipano al progetto dell’associazione Thesis “Adotta uno spettacolo”, seguendo un percorso speciale di “alternanza scuola lavoro” e che assisteranno anche alle prove. Il progetto prevede il coinvolgimento in tutte le fasi di uno spettacolo teatrale, dalla drammaturgia alla messa in scena, un percorso che ieri ha coinvolto anche il personale tecnico del Comunale.
Dunque Emma Bovary, il più grande personaggio femminile della letteratura moderna, alla quale non basta una vita noiosa, un marito poco brillante e che è mossa da fuoco interiore che la consuma e brucia tutto quello che ha intorno a sé. “Domani ci sarà la fine del mondo e io voglio qualcosa per cui chiedere scusa”. Il peccato di Emma è la condanna della società borghese e delle sue regole scritte da maschi. Emma sacrifica il proprio corpo sull’altare di un a passione talmente incandescente da farle dimenticare di essere una madre e una moglie.
Emma Bovary, come Don Chisciotte, come Amleto, è una sapiente fabbricatrice di illusioni, e pare mossa, sempre, da una folle, a tratti esasperante, volontà di renderle concrete queste illusioni, di cucirsele addosso, indossarle senza curarsi delle evidenti sproporzioni che portano in dote, di farne splendidi fondali a uso e consumo della propria sbiadita esistenza. L’adattamento teatrale di Andrea Baracco esplora la possibilità che la parola scritta non riesca a cogliere che una minima parte della vita umana e, come avviene per la scrittura di Flaubert, utilizza una varietà di tecniche per mostrare come il linguaggio sia spesso un mezzo inadeguato per esprimere emozioni e idee.
Le semplici parole non possono esaurire perfettamente il loro significato, e quello che nel romanzo è affidato alla voce fuori campo viene in teatro sostituito dalle azioni fisiche all’interno di quadri e sequenze specifiche.
Info e biglietti: www.comunalegiuseppeverdi.it, 0434 247624, Fb
Storie Spaziali al Teatro dei Fabbri per “Fiabe al Cioccolato”
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- Pubblicato Giovedì, 17 Novembre 2016 17:45
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Trieste – Terzo appuntamento sabato 19 novembre alle 15.30 ai Fabbri con “Storie venute dallo spazio (Storie spaziali!)”, una produzione La Contrada Trieste tra musica, canzoni, giochi e giocoleria, bolle di sapone e tante sorprese dallo spazio intergalattico.
Il tutto accompagnato dalla cioccolata calda offerta da Chocolat di Via Cavana e l’interpretazione di Daniela Gattorno. Biglietto d’ingresso unico 5,00 €.
Non sono valide per questi spettacoli le Card “Teatro Bobbio” di TI RACCONTO UNA FIABA). Tutte le iniziative del Teatro per l’Infanzia e la Gioventù della Contrada godono del patrocinio del Comune di Trieste e della collaborazione di Bluenergy Group.
Informazioni: 040.390613; Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.">Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.; www.contrada.it.
Fullin fa sold out con le sue “Piccole Gonne” al Bobbio
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- Pubblicato Giovedì, 17 Novembre 2016 17:34
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Trieste - Essere attuale e non banale, pungente ma non urtante, comico ma non volgare: un'impresa quasi impossibile quella tentata da Alessandro Fullin con la sua pièce “Piccole Gonne” in scena venerdì 18 novembre alle 20.30 al Bobbio tra gli spettacoli fuori abbonamento della Contrada 2016/2017.
Questo divertissement dello scrittore e show man Alessandro Fullin, prodotta dalla Compagnia Nuove Forme trasforma un classico della letteratura, Little Women di May Alcott, in una commedia spassosa, coeva e piacevolmente graffiante. A testimoniarne la riuscita l'eccezionale riscontro di pubblico: al terzo anno di repliche ininterrotte, Piccole Gonne continua a riempire e a divertire le platee dei maggiori teatri italiani.
Pescando a piene mani dalla migliore tradizione della parodia, con un occhio al grande Paolo Poli, Alessandro Fullin offre una rilettura tagliante e ironica di “Piccole Donne” la cui storia è nota: Mrs March deve sistemare le sue quattro figlie con matrimoni all’altezza delle sue aspettative. Purtroppo però nessuna delle ragazze ha molto da offrire ai corteggiatori, mancando di grazia e femminilità oltre che di dote. L’intraprendente matriarca non si darà comunque per vinta e, tra mille difficoltà, riuscirà a portare all’altare ognuna delle sue protette.
Tra quadretti familiari e deliziose coreografie, i personaggi femminili, interpretati da uomini ad eccezione di un’unica attrice che interpreta zia March (Francesca Ardesi) dimostrano grande versatilità e presenza scenica. Per rendere tutto più moderno, nella scenografia vengono inseriti, mescolando senza imbarazzo generi e stili, riferimenti attuali come un quadro con l’immagine di Barack Obama e delle poltroncine in plastica rosa dell’Ikea. Un albero di Natale al centro serve a creare l’atmosfera familiare e smielata che ricorda i buoni sentimenti di cui è infarcito il romanzo della Alcott. Nel caso non fosse sufficiente il titolo tuttavia a puntualizzare l’operazione drammaturgica avvenuta ci pensa il sottotitolo, amato da Fullin: «infeltrimento teatrale di un classico della letteratura americana».
Uno spettacolo non solo esilarante ma anche surreale, dove l'inconfondibile ironia di Fullin si fonde sorprendentemente con le danze, la musica e le atmosfere patinate che sono cifra stilistica fondamentale della compagnia NuoveForme. Tra gli attori in scena si potranno apprezzare Tiziana Catalano, Sergio Cavallaro, Simone Faraon, Paolo Mazzini, Mario Contenti, Ivan Fornaro con le coreografie di Sergio Cavallaro.
Tra i prossimi fuori abbonamento del Teatro La Contrada grande attesa per Slurp di Marco Travaglio spostato al 17 dicembre e Mia and Me il family show per tutte le età tratto dalla omonima serie animata televisiva di successo che andrà in scena al Bobbio il 18 dicembre. Tra gli appuntamenti “new entry” invece il 3 dicembre arriverà “Giulietta e Romeo” alle 20.30 al Bobbio nell’ambito di “Terra e Laghi –Festival internazionale di Teatro nella Macroregione Alpina” promosso da Teatro Blu (3 euro).
Informazioni: 040 948471 - 040.390613; Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.; www.contrada.it.
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