Pomeriggi d’inverno torna in scena con il Teatro di Figura a Gorizia
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- Pubblicato Domenica, 20 Novembre 2016 19:13
- Scritto da redazione ilfriuliveneziagiulia
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Gorizia – Sempre interessante rileggere la storia e interpretare il nostro tempo con sguardo a misura di bambino: un suggestivo filo rosso congiunge gli spettacoli in cartellone per la 18^ edizione della Stagione di Teatro di Figura “Pomeriggi d’inverno” a Gorizia, di scena al Kulturni Center Lojze Bratuž da sabato 26 novembre a sabato 18 marzo 2017.
“Girotondo del mondo” sarà tema portante dei sette spettacoli in programma: un palcoscenico coloratissimo, ancora una volta affidato alle cure del CTA - Centro di Teatro d’Animazione e Figure per la direzione artistica di Roberto Piaggio e Antonella Caruzzi.
S'inizia sabato 26 novembre, alle 16.30, con un evento d’eccezione, “Il ritorno di Irene”: una produzione dedicata alla Grande Guerra che riunisce tre personalità del Teatro di Figura: gli autori e registi Gyula Molnar e Gigio Brunello e l’interprete e burattinaio Alberto De Bastiani. Lo spettacolo punta i riflettori sulle case abbandonate dagli sfollati in zone di guerra, sulle case rimaste vuote, come vuote sono le stalle e i nidi sugli alberi. E così stalle, case e nidi si mettono in cammino attraverso la notte per fuggire alla guerra e ritrovare i loro abitanti. La farmacia, l’osteria, la casa della piccola Irene, il cinema muto, la cuccia di Bobi, la stalla di Nerina, scenderanno fino ai binari, in attesa di un treno che riporti chi non c’è.
Sabato 3 dicembre Fondazione Teatro Ragazzi e Giovani Onlus presentano “Kolok, i terribili vicini di casa”, uno spettacolo di Philip Radice ambientato fra gli appartamenti di un piccolo condominio: per mettere a fuoco le dinamiche e le “non-relazioni” che si instaurano fra i coinquilini di uno stesso edificio. Poi all’improvviso tutto cambia, e nell’appartamento vicino, sempre sfitto, arriva uno straniero...
Con “Celeste, la fiaba dei colori” si apre, sabato 21 gennaio, il 2017 di Pomeriggi d’inverno: la produzione è firmata Franceschini performingarts che con semplicità tratta i temi della diversità, dell’inclusione e dell’integrazione. Sabato 4 febbraio a Gorizia arriva lo spettacolo firmato Teatri di Bari e Senza Piume Teatro, “Ahia!”, storia di una piccola anima che proprio non ne vuole sapere di venire al mondo.
“La gallinella rossa”, sabato 18 febbraio riporterà al Bratuz una storica realtà teatrale, Accademia Perduta/Romagna Teatri: per raccontare a grandi e piccini una storia di collaborazione, tenacia e anticonformismo, dimostrando che rinunciare all’egoismo e unire le forze permette di realizzare progetti importanti. Con “Zac! Colpito al cuore”, sabato 4 marzo, quattro note compagnie teatrali portano in scena la paura di amare e la storia di Zac, che ha chiuso sotto chiave il suo cuore ma non lo vuole ammettere.
Il gran finale di stagione arriverà sabato 18 marzo con la nuova produzione CTA, “Pecorelle”, su testo di Antonella Caruzzi: una pièce dedicata al sonno e all’infanzia, e ai tanti giochi dell’immaginazione che possono rendere più dolce e sereno il momento in cui ci si addormenta.
Sostengono la Stagione 2016/2017 di Pomeriggi d’inverno, unico cartellone interamente dedicato al Teatro di Figura in Friuli Venezia Giulia, la Regione FVG, il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, il Comune di Gorizia, Fondazione Carigo e Banca Popolare Etica. Abbonamenti fino al 25 novembre presso CTA, infoline 0481.537280 www.ctagorizia.it
Lo Cascio ritorna al Rossetti in “Il sole e gli sguardi”
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- Pubblicato Domenica, 20 Novembre 2016 18:39
- Scritto da serenella dorigo
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Trieste - Dopo le magnetiche prove in Otello, nel 2015, e nel kafkiano Nella tana, nel 2006, Luigi Lo Cascio ritorna al Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia con una proposta che intreccia teatro e poesia nel nome di Pier Paolo Pasolini: uno spettacolo dalle raffinate suggestioni che debutta alla Sala Bartoli martedì 22 novembre Il sole alle ore 19.30 alla Sala Bartoli, e replica mercoledì, giovedì e sabato alle 21, venerdì nuovamente alle 19.30 e domenica in orario pomeridiano alle 17, per la stagione altripercorsi.
Il sole e gli sguardi – questo il titolo dello spettacolo – impreziosisce il percorso di approfondimento che il Teatro Stabile ha dedicato alla figura di Pier Paolo Pasolini, facendo conoscere al pubblico questo protagonista della cultura del Novecento da un’angolazione ancora diversa, dopo le produzioni a lui dedicate, Una giovinezza enormemente giovane con Roberto Herlitzka e la regia di Calenda e Porcile diretto da Valerio Binasco.
Quando il 2 novembre 1975 Pier Paolo Pasolini morì, nelle violente circostanze di cui si continua ancora a discutere, si narra che il suo amico Alberto Moravia urlasse «Abbiamo perso prima di tutto un poeta».
Sembrerebbe difficile, davanti all’immensità della produzione pasoliniana, focalizzarsi su un unico aspetto: eppure la poesia, per Pasolini, rappresentava una dimensione d’elezione. Egli intrattenne con la poesia un rapporto costante, a partire da quando, a sette anni appena, compose i primi versi.
L’espressione lirica, potente e delicata assieme, sembra pervadere anche le altre dimensioni della sua arte: la riconosciamo in tante opere teatrali scritte in versi, e nel suo cinema che egli stesso definiva “di poesia”.
Proprio alla dimensione poetica, con l’intuizione e la sensibilità che gli sono proprie, si è volto Luigi Lo Cascio – artista di raro talento e finezza – per creare un particolare ritratto, anzi proprio un “autoritratto” di Pier Paolo Pasolini.
Nasce così Il sole e gli sguardi, che segna il primo incontro sulle tavole del palcoscenico, fra l’attore e regista e la scrittura pasoliniana: lo spettacolo è una produzione del CSS - Teatro Stabile d’innovazione del FVG e del Teatro Metastasio, ed è scritto, diretto e interpretato da Luigi Lo Cascio, accompagnato sulla scena da Nicola Console, un artista visivo che nel corso di ogni spettacolo realizza alcuni disegni, richiamando in qualche modo anche l’aspetto di Pasolini “creatore di immagini”, attraverso il cinema e la pittura.
Lo Cascio ha avuto modo in più occasioni di esprimere la propria soddisfazione per la genesi di questo ultimo lavoro: di certo è stato profondamente impegnativo per lui analizzare l’opera poetica pasoliniana per enuclearne tante tessere di mosaico, tanti tratti capaci, nel loro assieme, di restituirci il profilo dell’intellettuale.
Un’operazione che ha affrontato forte della sua cultura, ma anche con l’aiuto – nel momento creativo – dell’apporto musicale, un work in progress di Andrea Rocca, e delle fascinazioni sceniche di Alice Mangano.
Nei versi interpretati da Lo Cascio ritroveremo dunque il Pasolini presago nel suo pensiero sul mondo, la sua riflessione sull’arte e sulla poetica, ma anche parole – come le ha definite l’artista – “nude e abbaglianti” che ci restituiranno il ritratto più intimo e fragile del poeta di Casarsa, pur senza nulla togliere alla sua anomalia, alla sua libertà, alla sua feconda contraddizione.
Per abbonamenti e per i posti ancora disponibili ci si può rivolgere presso tutti i punti vendita dello Stabile regionale, i consueti circuiti o accedere attraverso il sito www.ilrossetti.it alla vendita on line. Ulteriori informazioni al tel 040-3593511.
A Trieste lunedì sera si fa con Pupkin Kabarett
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- Pubblicato Domenica, 20 Novembre 2016 16:18
- Scritto da serenella dorigo
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Trieste – Dopo la disfatta del PD a Monfalcone, il posizionamento degli alberi di Natale, il furto del bastone di Saba, l'ordinanza sulla Ferriera e l'elezione di Donald Trump, in attesa del referendum del 4 dicembre, quelli del Pupkin si ripresentano spavaldi al Teatro Miela dopo due settimane di cronaca intensa e variegata, domani sera lunedì 21 novembre alle ore 21.01.
Sperano molto nel nuovo presidente degli Stati Uniti, ma soprattutto nella first lady Melania, che essendo slovena, possa convincere il marito a fare qualcosa anche per Trieste.
Accolta con successo la prima serata della nuova stagione, gli evergreen del Pupkin Kabarett stanno facendo di tutto per rovinare la seconda, che sempre all'insegna del buon gusto e dell'eleganza, vuole essere una serata di divertimento e riflessione con grande ritmo, ma anche tempi morti, esercizi di training autogeno collettivo e burlesque.
La Niente Band completerà e renderà ancora più scoppiettante lo show del lunedì sera concori russi , la musica finto rock, la new wave italiana, il free jazz punk inglese. E anche la nera africana.
Paolo Rossi disse che nel loro cabaret c’è una follia mitteleuropea, altri dicono cose molto meno eleganti, altri ancora si chiedono se è uno spettacolo che spaventa i mercati.
Ingresso € 10,00, ridotto under 26 € 8,00. Ingresso 4 spettacoli € 35,00. Prevendita c/o biglietteria del teatro tutti i giorni dalle 17.00 alle 19.00. Prevendita www.vivaticket.it
Organizzazione: Bonawentura.
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