Per l’edizione di Maremetraggio 2013: Marinelli sarà il protagonista di "prospettiva"
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- Pubblicato Giovedì, 31 Gennaio 2013 20:23
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Trieste - Il festival cinematografico di Trieste anticipa ancora una volta le scelte dei curatori della Berlinale, che hanno voluto il giovane attore nella rosa delle Shooting Star 2013.
Prima di lui ci sono stati Alba Rohrwacher e Michele Riondino: due attori, protagonisti delle scorse edizioni della manifestazione, che nello stesso anno sono stati omaggiati dal festival triestino con la sua “prospettiva”, spazio dedicato ai talenti emergenti italiani per raccontarne passato e futuro, e dai curatori della Berlinale, che li hanno scelti per rappresentare l'Italia nella rosa delle Shooting Stars, i giovani attori più promettenti del cinema europeo selezionati ogni anno dal festival tedesco.
Stesso destino quest’anno per Luca Marinelli, che Maremetraggio ha scelto ancora mesi fa come protagonista della sua “prospettiva 2013” e che sarà Shooting Star alla prossima Berlinale, in programma dal 7 febbraio prossimo, giudicato tra gli altri da Alba Rohrwacher, che quest’anno è membro della giuria.
Anticipatore di tendenze, Maremetraggio nel 2013 rinnoverà dunque la sua scommessa, già in parte vinta, puntando sul romano Luca Marinelli. Al cinema lo scorso ottobre, protagonista del film “Tutti i santi giorni” di Paolo Virzì e prossimamente ne “La grande bellezza” di Paolo Sorrentino, Marinelli quest’anno sarà anche nel cast di due opere prime di sicuro interesse, “ Nina” di Elisa Fuksas e “ Waves” di Corrado Maria Sassi.
Saranno questi alcuni dei film proposti per la prospettiva di Maremetraggio 2013, uno spazio su misura che ogni anno la manifestazione dedica a un attore italiano particolarmente promettente per narrare, in forma d’immagini e parole, il suo percorso formativo e le aspettative per il futuro.
Classe 1984, Marinelli, come le altre scommesse di Maremetraggio, è giovane ma determinato. La sua carriera di interprete comincia fin da piccolo con il doppiaggio. Non ancora maggiorenne (nel 200 segue un corso di sceneggiatura e recitazione con Guillermo Glanc. Dopo la maturità classica entra all'Accademia Nazionale D'Arte Drammatica "Silvio D'Amico", che gli dà la preparazione necessaria per sviluppare doti di attore poliedrico, e nella quale si diploma nel 2009. In pochi anni colleziona un curriculum di tutto rispetto, con numerosi ruoli all’attivo, a partire dal teatro per poi arrivare al grande schermo. Da allora conquista parti, spesso da protagonista, in varie rappresentazioni teatrali. Collabora, fra gli altri, con Michele Monetta in "Fantasia arlecchina" e con Carlo Cecchi, con cui inizia una fortunatissima collaborazione, in "Sogno di una notte di mezz'estate".
La grande occasione arriva per lui quando Saverio Costanzo lo vuole per interpretare, a fianco di Alba Rohrwacher (scommessa 2009 di Maremetraggio), la parte di Mattia, protagonista de “La solitudine dei numeri primi” (2010) . Il film, tratto dall'omonimo romanzo di Paolo Giordano e presentato in concorso alla 67° Mostra del Cinema di Venezia, gli offre la possibilità di crescere personalmente e professionalmente, costringendolo tra l’altro a uno sfiancante lavoro sul corpo, che lo porterà a ingrassare fino a raggiungere i 99 chili di peso per calarsi meglio nel personaggio. Ma è proprio grazie al ruolo di Mattia che Luca Marinelli si fa notare dal pubblico e dalla critica.
Da allora inizia la sua carriera nel mondo della settima arte, che gli offre una parte dopo l’altra. Nel 2011 è di nuovo in concorso al festival di Venezia con la convincente interpretazione di un transessuale ne "L'ultimo Terrestre", di GIPI, nello stesso anno gira "Waves”, di Corrado Maria Sassi, e "Nina", opera prima di Elisa Fuksas, con Andrea Bosca (scommessa 2011 di Maremetraggio), Diane Fleri, Marina Rocco. Sempre nel 2011 anche la RAI si accorge del suo talento scegliendolo per il ruolo di San Giuseppe nel film TV “Maria di Nazaret” (8.369.000 telespettatori e quasi il 30% di share), di Giacomo Campiotti, totalmente girato in inglese e con un cast internazionale (ricordiamo, tra gli altri, Paz Vega).
Nel giro di pochissimo tempo viene scritturato da due registi del calibro di Paolo Virzì e Paolo Sorrentino: Virzì lo vuole come protagonista, a fianco dell’esordiente Thony, della commedia romantica "Tutti i santi giorni", in uscita nelle sale italiane giovedì 11 ottobre 2012. Anche Sorrentino gli offre una partecipazione, inserendolo nel cast stellare (Toni Servillo, Sabrina Ferilli e Carlo Verdone) del suo nuovo film “La grande bellezza”: un omaggio in stile Sorrentino alla “Dolce Vita”.
Quest'estate il pubblico di Maremetraggio, in programma a Trieste dal 30 giugno al 6 luglio 2013, avrà quindi modo di ripercorrere la recentissima storia professionale di questo magnetico e promettente attore attraverso le sue interpretazioni cinematografiche. Luca Marinelli sarà per l’occasione a Trieste, ospite del festival, per raccontare al pubblico la sua storia e i suoi programmi futuri.
I vincitori del Trieste Film Festival
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- Pubblicato Mercoledì, 23 Gennaio 2013 20:14
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Trieste – E’ come nei migliori concorsi Il pubblico ha decretato i seguenti vincitori Concorso Lungometraggi: Premio Trieste al miglior lungometraggio in concorso va a: V TUMANE (ANIME NELLA NEBBIA) di Sergej Loznica (DE-RU-LV-NL-BY) 2012. Per il Concorso Docunmentari Premio Alpe Adria Cinema al Miglior documentario va a: DRAGAN WENDE– WEST BERLIN (DRAGAN WENDE – BERLINO OVEST) di Lena Müller, Dragan von Petrovic e Vuk Maksimovič (DE-SR) 2012. Per il Concorso Cortometraggi Premio Mediteraneo Cinema al miglior cortometraggio in concorso offerto dalla Fondazione Mediterraneo va a: DEDA - ASPETTANDO MAMMA di Nana Ekvtimishvili (GE) 2011.
Il Premio CEI (Central European Initiative) 2013 viene assegnato alregista ungherese GYÖRGY PÁLFI per il complesso della sua opera, che il pubblico del nostro festival conosce bene, e che anche quest'anno è presente nel programma con ben due film: FINAL CUT– LADIES AND GENTLEMEN, il lungometraggio che chiude il Festival, e THERE IS NO FILM, il cortometraggio inserito nel film collettivo MAGYARORSZÁG 2011 prodotto da Béla Tarr. L'opera di Pálfi, uno degli autori ungheresi più originali degli ultimi anni, sa denunciare con intelligente ironia e graffiante amarezza gli aspetti più inquietanti e drammatici della società nell'Ungheria di oggi. Il premio Zone di Cinema offerto dalla Provincia di Trieste /Associazione Casa del Cinema : va a VEDO ROSSO. ANNI '70 TRA STORIA E MEMORIA DEGLI ITALIANI D'ISTRIA di Sabrina Benussi (IT) 2012
Ultima giornata per il 24esimo Trieste Film Festival
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- Pubblicato Mercoledì, 23 Gennaio 2013 09:40
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Trieste - Si chiude oggi il 24esimo Trieste Film Festival, che ha registrato una partecipazione-record da parte del pubblico, degli accreditati e degli addetti ai lavori.
Alla Sala Tripcovich alle 14 EVENTO SPECIALE: MAGYARORSZAG 2011/UNGARY 2011 di Andras Jeles, Agnes Kocsis, Ferenc Torok, Simon Szabo, Marta Meszaros, Péter Forgacs, Laszlo Siroki, Gyorgy Palfi, Bence Fliegauf, Andras Salamon, Miklos Jancso. E' Bela Tarr ad avere prodotto questo film collettivo, insieme a 11 registi ungheresi. Il film è un grido do protesta in un Paese il cui il governo di destra sta ostacolando con ogni mezzo la cultura e il cinema (anteprima italiana).
Alle 15.45 per MURI DEL SUONO c'è BALKAN MELODIE di Stefan Schwietert. Marcel e Katherine Cellier, due coniugi, inpiena Guerra fredda, hanno raccolto e documentato– spesso inmodo avventuroso– sonorità fino a quel momento sconosciute in Occidente,tra cui quelle del coro di voci femminili “LeMystèredesVoixBulgares”.
Alle 17.30 EVENTO SPECIALE LUX PRIZE: CSAK A SZEL/JUST THE WIND di Bence Fliegauf. “Tra il 2008 e il 2009 in Ungheria sono stati commessi numerosi atti di violenza contro i Rom, anche se ispirato da questi atti criminali il film non è una mera documentazione degli eventi che sono accaduti”, dice il regista. Il film ha vinto l'Orso d'Argento all'ultimo Festival di Berlino ed è stato finalista al premio Lux, il premio del Parlamento Europeo.
Alle 20 la cerimonia di premiazione: a seguire il FILM DI CHIUSURA DEL FESTIVAL, FINAL CUT, di Gyorgy Palfi, un'opera di montaggio che assembla tutte le scene d'amore più belle, più famose e più citate nella storia del cinema.
Si conclude oggi anche WHEN EAST MEETS WEST, con una mattinata dedicata ai finalisti del Premio Corso Salani. La presentazione dei 5 progetti finalisti della terza edizione del Premio si svolgerà a partire dalle ore 9 presso lo StarHotel Savoia Excelsior Palace (riva del Mandracchio 4, Trieste). Ingresso libero fino ad esaurimento posti. Il Premio, istituito in memoria del cineasta scomparso nel giugno 2010, verrà scelto fra i 5 finalisti che sono stati individuati fra il numero, sempre crescente di anno in anno, di progetti arrivati: AISHITERU MY LOVE di Stefano Cattini, ARCTIC SPLEEN di Piergiorgio Casotti, MIRIAM DELLE CROCIERE di Alessandra Gori, IL MONDO DI NERMINA di Vittoria Fiumi, SENZA DI VOI di Chiara Cremaschi. Si attribuiranno 10.000 euro a uno fra i progetti, sviluppati nello spirito del cinema di Corso Salani, già in fase di realizzazione e con l'impegno del vincitore a completare il film nei 12 mesi successivi. Per la prima volta, in questa edizione, i 5 progetti saranno proposti anche all'attenzione dei professionisti internazionali che partecipano a “When East Meets West”.
Il vincitore dell'edizione 2013 sarà annunciato nel corso della cerimonia di premiazione.
Immagine tratta dal Final Cut
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