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Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

Far East Film Festival è sotto il segno del serpente

Fare East Film Festival è sotto il segno del serpente

 Da sempre attentissimo all’estetica pop, specchio fedele di una vocazione culturale che non disdegna il gioco e il sorriso, il Far East Film Festival di Udine (dal 19 al 27 aprile) si appresta al suo quindicesimo cambio d’immagine. Un’immagine che, strizzando affettuosamente l’occhio al mitico Unisci i puntini della Settimana Enigmistica, vuole celebrare uno dei simboli più ricorrenti e importanti dell’iconografia asiatica: il serpente.

Dopo il dragone del 1999, rimasto caro a tantissimi spettatori, tocca dunque ad un’altra icona-rettile il compito di rappresentare i colori del FEFF (manifesti, flyer e tutti gli altri strumenti promozionali). Scelta non casuale, ovviamente, visto che il 10 febbraio (secondo il calendario cinese) ha preso appunto avvio l’anno del serpente. Dodici mesi in cui «sarà possibile scivolare oltre gli ostacoli», profetizzano gli astrologi del lontano est, ed è sicuramente il migliore auspicio sotto il quale tagliare il nastro del Far East Film 15! All’ombra del serpente, d’altra parte, si sono consumate gloriose pagine storiche, come il crollo del muro di Berlino, e sono nati personaggi che la storia l’hanno fatta, come Lincoln, JFK o lo stesso Mao.

Lunga 5 metri e alta 3, l’installazione che dà origine alla nuova immagine porta la firma dell’udinese Tomas Uolli Marcuzzi (ha lavorato, ricordiamo, con Sara Bertolini e Claudio Cescutti) ed è stata minuziosamente realizzata a mano utilizzando pareti in cartongesso, oltre 200 chiodi e altrettanti cartoncini, per ricreare un disegno dal tratto continuo e con effetto tridimensionale. Il risultato complessivo è quello di un work in progress che ruota attorno allo slogan Join Us: vediamo infatti una ragazza orientale che, unendo i puntini con aria complice, unisce idealmente anche il pubblico del FEFF attorno al disegno benaugurante del serpente!

Nato come grafico pubblicitario e poi approdato all'animazione e alla regia, Tomas Marcuzzi sperimenta da anni nuovi linguaggi creativi realizzando set e scenografie interamente a mano con carta, cartone, lana, polistirolo e tantissimi altri materiali. Le sue grafiche tattili e le sue animazioni, spesso realizzate in stop motion, lo hanno portato a lavorare per vari festival e per importanti aziende. Ha girato, inoltre, alcuni video musicali, tra cui Il tempo più importante per la band friulana degli Amari.

"Binding memories" apre la ventesima edizione del Gorizia FilmForum Festival

Si apre domani, giovedì 14 marzo, con una straordinaria serata di cinema intitolata “Binding memories”, la 20^ edizione del Gorizia FilmForum Festival, chiamata a raccogliere il testimone della prima fase organizzata a Udine, promossa dall’Università degli Studi di Udine per la direzione del docente Leonardo Quaresima con i curatori artistici Sergio Fant e Roy Menarini. 

'Who’s What? Intellectual Property in the Digital Era' ovvero un articolato confronto intorno ai temi e alle implicazioni della proprietà intellettuale è il leit motiv di questa 20^ edizione del festival, che a Gorizia ospita l'annuale Spring School incentrata sul rapporto fra Cinema e arti visive contemporanee. La questione proprieta' intellettuale sarà esplorata nel passato della storia del cinema e nel presente delle arti visive contemporanee durante i Worshops di Film Heritage e Visual Arts, e si calerà poi sul versante delle nuove tecnologie (dai videogiochi, al fumetto, ai social networks) e sulla mappatura  delle pornografie nazionali di Brasile, Inghilterra ed Est Europa nell'ottica di processi di transnazionalizzazione dell'audiovisivo nei Worshops di Post-cinema e Porn Studies. Saranno molti gli appuntamenti che, per dieci giorni, renderanno Udine e Gorizia la frontiera piu' avanzata della cultura audiovisiva in Europa.  Mentre le fasi convegnistiche e di workshop prenderanno il via venerdì 15 marzo, di mattina a Palazzo Della Torre e nel pomeriggio allo spazio S. Chiara, spicca la serata inaugurale 'Binding memories - ricuciture di memorie' in programma domani al Kinemax di Gorizia (dalle 21), promossa da Accademia Europeista del Fvg ed Eurochannel, alla presenza dei registi di Serbia, Bosnia e Slovenia. Per l’occasione è prevista la prima italiana del documentario bosniaco 'My lost generation' di Vladimir Tomic, vincitore di vari premi in Europa, e  la prima regionale di a 'Letter to dad' del serbo Srdjan Keca, Best Balkan Documentary 2012. Ad aprire la serata verra' proiettato il documentario 'Moja meja' sulla storia del confine tra Gorizia e Nova Gorica di Nadja Veluscek e Anja Medved e a seguire una selezione di corti da tutti i Paesi balcanici a cura di Eurochannel, curati da  giovani registi trentenni che esplorano storie molto personali.

Fra gli ospiti più attesi di questa sezione goriziana anche il provocatorio regista Roee Rosen, vincitore della 67^ Mostra del Cinema di Venezia 2010 – sezione orizzonti con “Out” - Tse, una docufiction al confine fra cinema horror, rappresentazione erotica e riflessione politica. il noto cineasta israelo-statunitense sara’ protagonista di una serata omaggio nella sezione “Spring School” di Gorizia.  E vanno segnalate le serate omaggio per artisti come la siculo-berlinese Rosa Barba (giovedì 15 marzo) creativa icona delle arti visive, e per i registi indipendenti Jack Smith e Paolo Gioli, di target erotico- sofisticato e provocatorio. Nell’ambito dei porn studies, imperdibile lunedì 18 marzo l’appuntamento con la play director inglese Anna Span, prima regista hard inglese donna, nome notissimo in patria, protagonista di talk show e opinionista molto seguita.  Anna Span, classe 1972, laureata in belle arti e cinematografia e con un'insolita carriera politica alle spalle, possiede una sua casa di produzione specializzata in porno per donne, è una delle registe del cosiddetto filone pornofemminista ed è inoltre considerata la migliore regista adult britannica. Nell’ambito della sezione dedicata al cinema italiano di ricerca, a cura del critico cinematografico Roy Menarini, quest’anno sono previste due serate di proiezioni, mercoledì 20 marzo (Kinemax Gorizia, dalle 21), protagonisti due noti gruppi italiani indipendente, Flatform e Zimmerfrei.

La maturità della vita nel cinema con “La stagione del raccolto”

La maturità della vita nel cinema con “La stagione del raccolto”

Trieste – Per  la  rassegna “Le stagioni del raccolto”,  continua con il secondo  appuntamento di  domenica 10 marzo 2013 ore 16.30 Teatro Miela, la proiezione diLadies in lavender”di Charles Dance, con Judi Dench, Maggie Smith, Natascha McElhone, Toby Jones - Inghilterra, 2004, col., 103', versione italiana.

Trama: Due sorelle vivono tranquillamente e serenamente in un cottage in Cornovaglia. Tutto scorre senza intoppi tra le due ma un giorno trovano, portato da una violenta tempesta, un giovane ragazzo esanime sulla spiaggia. Saranno loro ad occuparsene e scopriranno che è polacco. Non ci impiegheranno molto le due sorelle ad innamorarsi entrambe del giovane.

Ingresso libero Bonawentura in collaborazione con ITIS e ARIS

 

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Direttore: Maurizio Pertegato
Capo redattore: Tiziana Melloni
Redazione di Trieste: Serenella Dorigo
Redazione di Udine: Fabiana Dallavalle

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