Far East Film Festival è sotto il segno del serpente
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- Categoria: Cinema
- Pubblicato Giovedì, 14 Marzo 2013 08:52
- Scritto da Fabiana Dallavalle
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Da sempre attentissimo all’estetica pop, specchio fedele di una vocazione culturale che non disdegna il gioco e il sorriso, il Far East Film Festival di Udine (dal 19 al 27 aprile) si appresta al suo quindicesimo cambio d’immagine. Un’immagine che, strizzando affettuosamente l’occhio al mitico Unisci i puntini della Settimana Enigmistica, vuole celebrare uno dei simboli più ricorrenti e importanti dell’iconografia asiatica: il serpente.
Dopo il dragone del 1999, rimasto caro a tantissimi spettatori, tocca dunque ad un’altra icona-rettile il compito di rappresentare i colori del FEFF (manifesti, flyer e tutti gli altri strumenti promozionali). Scelta non casuale, ovviamente, visto che il 10 febbraio (secondo il calendario cinese) ha preso appunto avvio l’anno del serpente. Dodici mesi in cui «sarà possibile scivolare oltre gli ostacoli», profetizzano gli astrologi del lontano est, ed è sicuramente il migliore auspicio sotto il quale tagliare il nastro del Far East Film 15! All’ombra del serpente, d’altra parte, si sono consumate gloriose pagine storiche, come il crollo del muro di Berlino, e sono nati personaggi che la storia l’hanno fatta, come Lincoln, JFK o lo stesso Mao.
Lunga 5 metri e alta 3, l’installazione che dà origine alla nuova immagine porta la firma dell’udinese Tomas Uolli Marcuzzi (ha lavorato, ricordiamo, con Sara Bertolini e Claudio Cescutti) ed è stata minuziosamente realizzata a mano utilizzando pareti in cartongesso, oltre 200 chiodi e altrettanti cartoncini, per ricreare un disegno dal tratto continuo e con effetto tridimensionale. Il risultato complessivo è quello di un work in progress che ruota attorno allo slogan Join Us: vediamo infatti una ragazza orientale che, unendo i puntini con aria complice, unisce idealmente anche il pubblico del FEFF attorno al disegno benaugurante del serpente!
Nato come grafico pubblicitario e poi approdato all'animazione e alla regia, Tomas Marcuzzi sperimenta da anni nuovi linguaggi creativi realizzando set e scenografie interamente a mano con carta, cartone, lana, polistirolo e tantissimi altri materiali. Le sue grafiche tattili e le sue animazioni, spesso realizzate in stop motion, lo hanno portato a lavorare per vari festival e per importanti aziende. Ha girato, inoltre, alcuni video musicali, tra cui Il tempo più importante per la band friulana degli Amari.