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Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

“Corti in Tour” in galleria Tergesteo a Trieste

“Corti in Tour” in galleria Tergesteo a Trieste

Trieste - Dopo il Triveneto e il Friuli Venezia Giulia, da Pordenone a Gorizia, “Corti in tour - Al cinema come una volta” fa finalmente tappa anche a Trieste, giovedì 11 aprile, dunque, dalle 15 alle 18, durante l’inaugurazione del nuovo Punto Enel nella centralissima galleria Tergesteo. Nella sala dedicata al primo piano saranno proposti in proiezione una serie di cortometraggi selezionati tra quelli in concorso nelle ultime edizioni di Maremetraggio International Short Film Festival.

Saranno una quindicina i corti proposti in visione: tra questi il vincitore assoluto di Maremetraggio 2011, “41” di Massimo Cappelli, l’opera vincitrice dei Nastri d’Argento per il cortometraggio, “Habibi”, del regista triestino Davide Del Degan , il corto prodotto dall’associazione Maremetraggio e ambientato a Lignano Sabbiadoro “La penna di Hemingway”, di Renzo Carbonera con Sergio Rubini e Christiane Filangieri e tanti altri. Storie di viaggi interstellari ma anche di piccoli problemi quotidiani e di grandi passioni, i cortometraggi in proiezione offriranno agli spettatori un insolito spaccato sull’attualità italiana.

Saranno proposti all’interno del Punto Enel anche nei giorni successivi, per una decina di giorni al mese, per addolcire le attese dei clienti.

Foto: tratta dal corto Habibi

Tre racconti sul tema della commedia a Far East Film Festival 2013

Tre racconti sul tema della commedia a Far East Film Festival 2013

 Tre racconti narrati sottovoce, 3 quadri dipinti ad acquerello: è l’estrema delicatezza, estetica ed emotiva, il filo rosso che congiunge tre dei film più rappresentativi del Far East Film Festival 2013. Una memorabile selezione giapponese dove incontreremo altrettanto memorabili variazioni sul tema della commedia: I Have to Buy New Shoes di Kitagawa Eriko, See You Tomorrow, Everyone di Nakamura Yoshihiro (uno dei grandi ospiti dell’imminente quindicesima edizione!) e A Story of Yonosuke di Okita Shuichi.

Scritto e diretto con felice mano femminile, I Have to Buy New Shoes (anteprima europea) è una ballata sentimentale priva di facili sdolcinatezze che, riflettendo sulle imprevedibili geometrie del destino, descrive in punta di piedi la magia e lo struggimento di un incontro d’amore. Come Prima dell’alba, ma con una Parigi davvero mozzafiato al posto di Vienna, e meglio di Prima dell’alba, perché i personaggi sanno dialogare senza sommergersi di parole! Valore aggiunto del film, che trova nell’eleganza visiva la sua cifra più immediata, la colonna sonora griffata dal sempre grande Ryuichi Sakamoto.

Dalla Parigi sfumata dei colori pastello si passa ai confini invalicabili, decisi, della città nella città descritta in See You Tomorrow, Everyone (anteprima internazionale). Con quest’opera Nakamura, uno dei registi-chiave del cinema giapponese contemporaneo, ritorna dopo il successo di Fish Story (FEFF 2009) e Golden Slumber (FEFF 2010) a uno dei suoi temi preferiti: il piccolo grande uomo che diventa eroe. È la storia di Satoru, nato e cresciuto in un affascinante complesso condominiale (The Projects/Danchi), ai margini della metropoli. Uno dei tanti progetti abitativi costruiti gli anni del boom del dopoguerra che, lentamente, saranno abbandonati diventando fatiscenti domicili per emigranti dell’ultima ora. Satoru presidia il Danchi con tutta la sua forza e la sua anima: per lui, “il complesso” è il paradiso sociale dove lavorare, innamorarsi, ricrearsi e dove veder finalmente coronato il suo sogno di felicità personale e collettiva… Nakamura, con abilità da vero maestro, spinge lo spettatore a parteggiare per Satoru, ad accettare la sua sfida, folle e visionaria, e lottare al suo fianco fino alla fine!

Come See You Tomorrow, Everyone, comincia negli anni Ottanta anche A Story of Yonosuke (anteprima europea), dolcissima lettura cinematografica di un fatto di cronaca che il regista, giocando con l’anima lucente dei personaggi e non certo con i freddi resoconti giornalistici, lascia irrompere nella rappresentazione solo attraverso minuscoli fast forward. Una malinconica e divertente riflessione sul tempo che passa affidata al teenager Yonosuke, tanto buffo e maldestro quanto incline all’altruismo, e all’irresistibile galleria di personaggi secondari. Una favola vera, semplice e quotidiana, che avvolge lo spettatore minuto dopo minuto e lo commuove, profondamente, mentre ancora sulle labbra gli si muove l’ennesimo sorriso…

Il Far East Film Festival 15, attesissimo a Udine dal 19 al 27 aprile prossimi, punterà lo sguardo sul presente e sul futuro del cinema popolare asiatico, attraverso 60 titoli che attingono alle migliori produzioni degli ultimi mesi. Hong Kong, Cina, Giappone, Corea del Sud, Thailandia, Indonesia, Filippine, Taiwan: tra anteprime europee e internazionali, tra potenti blockbuster e preziosi outsider, la ricca mappa 2013 non deluderà certo le aspettative del vastissimo Far East people.

 

"Confession": Gottardo , firma l'immagine che accompagnerà l'avventura italiana del film trionfatore del Far East film Festival 2011

Confession: Porta la firma dell’illustratore pordenonese Alessandro Gottardo , la splendida immagine

Porta la firma dell’illustratore pordenonese Alessandro Gottardo (Shout) la splendida immagine che accompagnerà l’avventura italiana di Confessions, distribuito in tutte le sale italiane dalla Tucker Film (a partire dal prossimo 9 maggio) dopo il trionfo al Far East Film Festival 2011 e dopo aver sfiorato la candidatura agli Oscar.

Per Michael Mann è «un capolavoro inquietante e assoluto», per gli spettatori del FEFF, che lo hanno premiato con il Black Dragon Audience Award, è un vero e proprio cult, per chiunque lo abbia visto è uno di quei rari film che non scivolano via. E ora, appunto, tocca al pubblico delle sale incontrare il capolavoro di Nakashima Tetsuya, presentato in anteprima italiana a Roma e, il prossimo 9 aprile, a Milano (assieme all’anteprima web di MyMoviesLive).

Un nerissimo capolavoro che Gottardo, avvalendosi dell’impaginazione grafica di Guido Scarabottolo (Bau), ha invece sapientemente restituito giocando su colori morbidi e sfumati, quasi ad agire in controcanto alla cupa e implacabile partitura del film. Una piscina, vista dall’alto, e un piccolo angelo che vi galleggia dentro: la sintesi perfetta, e poetica, di una storia che non fa prigionieri.

Nato a Pordenone nel 1977, Gottardo (Shout) vive e lavora a Milano, dove illustra per riviste, quotidiani, pubblicità, libri, poster e animazioni con numerosi clienti internazionali (tra cui il New York Times il Wall Street Journal). Il suo lavoro ha ricevuto numerosi riconoscimenti internazionali, tra cui tre Gold e tre Silver medals dalla Society of Illustrators NY e la Gold medal dalla Society of Pubblication Designers. Nel 2010 ha pubblicato Mono Shout una monografia sui 10 anni di attività con la casa editrice 279.

Ma torniamo, brevemente, a Confessions. Thriller? Revenge movie? Dramma psicologico? Le catalogazioni sono tutte valide e, al tempo stesso, tutte superflue, perché il film travalica i generi facendosi pura narrazione: il racconto, struggente e glaciale, di un omicidio e di una vendetta che diventa il racconto, feroce e spiazzante, di troppe vite bruciate…

Ricordiamo che la friulanissima Tucker Film, nata dall'unione tra il Centro Espressioni Cinematografiche di Udine (organizzatore del Far East Film Festival) e Cinemazero di Pordenone, ha distribuito con successo in Italia tre grandi titoli come Departures, Poetry e A Simple Life.

Chi siamo

Direttore: Maurizio Pertegato
Capo redattore: Tiziana Melloni
Redazione di Trieste: Serenella Dorigo
Redazione di Udine: Fabiana Dallavalle

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