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Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

"Confession": Gottardo , firma l'immagine che accompagnerà l'avventura italiana del film trionfatore del Far East film Festival 2011

Confession: Porta la firma dell’illustratore pordenonese Alessandro Gottardo , la splendida immagine

Porta la firma dell’illustratore pordenonese Alessandro Gottardo (Shout) la splendida immagine che accompagnerà l’avventura italiana di Confessions, distribuito in tutte le sale italiane dalla Tucker Film (a partire dal prossimo 9 maggio) dopo il trionfo al Far East Film Festival 2011 e dopo aver sfiorato la candidatura agli Oscar.

Per Michael Mann è «un capolavoro inquietante e assoluto», per gli spettatori del FEFF, che lo hanno premiato con il Black Dragon Audience Award, è un vero e proprio cult, per chiunque lo abbia visto è uno di quei rari film che non scivolano via. E ora, appunto, tocca al pubblico delle sale incontrare il capolavoro di Nakashima Tetsuya, presentato in anteprima italiana a Roma e, il prossimo 9 aprile, a Milano (assieme all’anteprima web di MyMoviesLive).

Un nerissimo capolavoro che Gottardo, avvalendosi dell’impaginazione grafica di Guido Scarabottolo (Bau), ha invece sapientemente restituito giocando su colori morbidi e sfumati, quasi ad agire in controcanto alla cupa e implacabile partitura del film. Una piscina, vista dall’alto, e un piccolo angelo che vi galleggia dentro: la sintesi perfetta, e poetica, di una storia che non fa prigionieri.

Nato a Pordenone nel 1977, Gottardo (Shout) vive e lavora a Milano, dove illustra per riviste, quotidiani, pubblicità, libri, poster e animazioni con numerosi clienti internazionali (tra cui il New York Times il Wall Street Journal). Il suo lavoro ha ricevuto numerosi riconoscimenti internazionali, tra cui tre Gold e tre Silver medals dalla Society of Illustrators NY e la Gold medal dalla Society of Pubblication Designers. Nel 2010 ha pubblicato Mono Shout una monografia sui 10 anni di attività con la casa editrice 279.

Ma torniamo, brevemente, a Confessions. Thriller? Revenge movie? Dramma psicologico? Le catalogazioni sono tutte valide e, al tempo stesso, tutte superflue, perché il film travalica i generi facendosi pura narrazione: il racconto, struggente e glaciale, di un omicidio e di una vendetta che diventa il racconto, feroce e spiazzante, di troppe vite bruciate…

Ricordiamo che la friulanissima Tucker Film, nata dall'unione tra il Centro Espressioni Cinematografiche di Udine (organizzatore del Far East Film Festival) e Cinemazero di Pordenone, ha distribuito con successo in Italia tre grandi titoli come Departures, Poetry e A Simple Life.

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Direttore: Maurizio Pertegato
Capo redattore: Tiziana Melloni
Redazione di Trieste: Serenella Dorigo
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