“Il viaggio della signorina Vila” inaugura la 24^ edizione del Trieste Film Festival
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- Categoria: Cinema
- Pubblicato Mercoledì, 16 Gennaio 2013 22:44
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Trieste – Non fa segreto Fabrizio Grosoli, - che da quest’anno affianca nella direzione del Trieste Film Festival Annamaria Percavassi - sottolineando le difficoltà oggettive del momento e l’incertezza per il futuro del mondo della cultura penalizzata dalla crisi politica ed economica in atto, come forse nessun altro dei settori sostenuti dalle pubbliche istituzioni, ma si ritiene soddisfatto, pur non essendo cambiata la gravità della situazione, di poter considerare positivo il bilancio con cui viene presentato al pubblico anche quest’anno il Festival, dopo un 2012 pieno di suspense.
A far decollare il festival nella sua serata inaugurale sarà l’evento speciale “Il viaggio della signorina Vila” di Elisabetta Sgarbi, nella Sala Tripcovich di Largo Santos - che da quest’anno si affianca al Teatro Miela come sede delle proiezioni - alle ore 20. Non mancheranno nell’introdurre Il film i direttori del festival, Annamaria Percavassi e Fabrizio Grosoli, insieme alla regista.
Il viaggio della signorina Vila, della durata 60’, è girato interamente a Trieste, è sceneggiato dalla regista insieme a Eugenio Lio, con le musiche di Franco Battiato: una storia d’amore tra un uomo e una donna di un altro tempo caduti nella Trieste di oggi. Al termine della proiezione interverranno fra gli altri alcuni dei volti noti del film, come Claudio Magris, Susanna Tamaro, Boris Pahor, Giorgio Pressburger, Pino Roveredo, Giuseppe Dell’Acqua, Lučka Počkaj, che del film è voce narrante insieme a Toni Servillo, Sara Gruden e Vittorio Sgarbi.
Alle ore 22, sempre alla Sala Tripcovich, l’evento speciale della nuova sezione Sorprese di genere “Vaje v Objemu Tango Abrazos” di Metod Pevec , che vinse lo scorso anno la sezione documentari del festival con il suo acclamato Aleksandrinke , in anteprima nazionale. Una storia che attraverso la danza analizza i rapporti personali: due coppie apparentemente serene scoprono lati inediti quando decidono di dedicarsi al tango, che comporta l’esplorazione della cultura latina del “toccarsi” e la regola base del tango, il cambio di partner. “Difficilmente riesco a fare un film senza una scena di danza. Questa volta la storia va a ritmo di tango, ma il mio non è un film sulla danza …è un film sui rapporti fra persone” (M. Pevec)
Sorprese di genere, che si affianca alle sezioni competitive, è la sezione che da questa edizione intende allargare lo sguardo verso nuove tendenze "popolari" all'interno della produzione cinematografica dell'Europa Centrale e Orientale. La sezione offrirà la visione di film di fantascienza lituani, thriller serbi, commedie sentimentali slovene e così via, che rappresentano la conferma che in quelle aree geografiche lavorano produttori e cineasti in grado di inserirsi con consapevolezza in quel circuito internazionale globale che non guarda alle singole nazionalità, ma semplicemente alle idee di nuovi talenti ovunque essi si trovino.