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Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

Star bene

Quelle scarpe vuote, simbolo delle tante violenze subite dalle donne

Quelle scarpe vuote, simbolo dei tanti tradimenti e delle violenze subite dalle donne

Un’installazione simbolica fatta con un centinaio di scarpe femminili appoggiate sul marciapiede.  Ognuna  simbolo di una storia finita male. Un segnale forte che Trieste, in via San Nicolò, attraverso l’iniziativa della Commissione Pari Opportunità del Comune, ha lanciato per dire basta alla violenza sulle donne.  

Quelle scarpe vuote, simbolo di una femminilità tradita, adagiate sul pavimento, circondate dal silenzio dei passanti, erano un monito, un invito a non dimenticare, un incoraggiamento a non cadere nella paura per chi oggi è vittima di soprusi “in nome dell’essere donna”. Una dramma fuori dal tempo che sa di medioevo più che di terzo millennio.

Una strage delle innocenti che presenta numeri da olocausto, in Italia, dove 3 milioni di donne hanno subito violenza, 120 sono le donne uccise nel 2011, 101 le donne uccise nel 2012 fino al 31 ottobre. 13.137 le donne che si sono rivolte ai Centri Antiviolenza in Italia nel 2011; il 68% sono donne italiane (Di.re- Associazione Nazionale dei Centri Antiviolenza, 2011).

La soluzione? Parità, condanne severe per i colpevoli ma anche nuove leggi, rapide e adeguate a tutela del mondo femminile contro questa forma di violenza che presenta mille sfumature e non solo fisiche. La violenza cammina su sentieri oscuri e inimmaginabili difficili da capire ma va fermata senza aspettare altre vittime.

Ieri, domenica 25 novembre, si celebrava la giornata mondiale contro la violenza sulle donne e oggi cosa resta? Quante donne ancora dovranno morire, quante saranno solo carne da macello in nome di quello che un uomo chiama amore? L’emergenza di questo dramma non va dimenticato fuori dalle celebrazioni. Questo martirio che ieri riempiva le pagine dei social network, domani con il suo bagaglio di vigliaccheria si anniderà di nuovo nelle case, nelle famiglie, lungo le strade. Fino ad allora, per molte donne, l’uomo nero esisterà ancora. 

Addio alla benzina agevolata: un motivo in più per scegliere il metano

Addio alla benzina agevolata: un motivo in più per scegliere il metano

Risale al 1996 il provvedimento con si concedeva la tariffa agevolata sul carburante in Friuli Venezia Giulia, grazie ad uno sconto sul prezzo della benzina. Oggi, dopo vent'anni, l'Unione Europea, decide di abolire questa condizione, ritenendo la manovra, che ha un costo di 56 milioni l'anno, ormai non sufficiente a evitare la concorrenza con i vicini Stati europei, né quella delle altre regioni italiane: basti pensare che in Veneto la benzina ha stesso costo che in Friuli, senza l'applicazione di nessuno sconto.

Oggi più che mai quindi è il momento di pensare a una vettura a metano, che offre notevoli vantaggi, non solo in termini economici. 
Tra le auto più performanti di questa categoria ci sono sicuramente le Skoda a metano, che
portali come Autoscout24.it propongono in vari modelli. Utilizzare il metano come carburante permette un risparmio netto sul costo di un pieno, visto che questo tipo di alimentazione costa il 65% in meno rispetto alla benzina: ciò significa che si possono percorrere fino a 400 Km spendendo solo15 €. A questo si aggiunge il vantaggio per l'ambiente, poiché essendo il metano un gas naturale, non provoca emissioni nocive come la benzina e produce il 20% in meno di anidride carbonica.

Il metano viene immesso direttamente nei metanodotti e distribuito nella rete cittadina, pertanto non sono previste operazioni di estrazioni, lavorazioni, zone di stoccaggio come per la benzina; inoltre, se il rifornimento è distante o fuori mano (o in caso di scarsi punti di distribuzione), si può istallare un compressore domestico nel proprio garage e di fare il pieno in sole otto ore, direttamente da casa, pagando il corrispettivo con la regolare bolletta.

Sul mercato esistono oltre 26000 modelli di auto con la doppia alimentazione, dalla Skoda "Citygo" alla Mercedes "Classe E" dunque non mancano le possibilità di trovare la vettura più adatta ai propri gusti. Chi invece intende solo modificare l'alimentazione della propria vettura, può optare per l'acquisto di un kit "after market", a soli 2 000 €. 

Tra gli innumerevoli vantaggi derivanti dall'uso di una vettura a metano, vi è quello di poter viaggiare anche in zone a traffico limitato, in quanto questo gas è ecologicamente sicuro e inoltre si può parcheggiare in qualsiasi punto senza nessuna limitazione. Infatti le auto a metano sono più sicure: questo gas naturale ha un livello di infiammabilità molto alto, considerato che la sua temperatura di accensione è sui 500°C contro i 250°C della benzina e come già ricordato non è un gas tossico.


La doppia alimentazione è progettata per garantire la giusta lubrificazione alle parti del motore, che avviene grazie alla benzina e nella auto di ultima concezione sono previste iniezioni miste automatiche. Va poi aggiunto che il metano richiede una temperatura di denotazione più bassa rispetto alla benzina e se ne deduce che in auto così concepite il motore ha una durata maggiore. 

Passare a un'auto a metano è un ottimo investimento, soprattutto in quelle regioni che prevedono incentivi e sconti sul prezzo del bollo.

 

I trend del settore vendita auto sono in espansione

I trend del settore vendita auto sono in espansione

Sarà per merito di una piccola ripresa dell’economia italiana, sarà perché l’italiano medio non sa rinunciare a possedere l’automobile, ma quest’anno nel nostro Paese sono state vendute molte automobili. I numeri parlano chiaro: gli acquisti delle vetture sono in rialzo e questo trend riguarda in particolare la vendita di auto online.

Nel periodo che va da gennaio ad ottobre 2015 sono stati circa 1.330.005 gli autoveicoli venduti, un +14,67% rispetto al medesimo periodo del 2014. La particolarità riguarda il fatto che la maggior parte di queste vendite è avvenuta online. Questa tendenza è dettata dal fatto che le persone trovano nel web una possibilità di risparmio.

Online, tramite un confronto tra vetture a chilometro zero e di recente immatricolazione disponibili nei concessionari di tutta Italia, si possono fare affari di ogni tipo dalle berline a quelle più lussuose. In rialzo anche i siti per la vendita della propria vettura come il portale noicompriamoauto.it. La tendenza è così predominante che a conclusione del 2015, a fine novembre, il mercato delle auto in Italia ha registrato un incremento complessivo delle vendite rispetto all’anno precedente del +23,5%, portando le immatricolazioni complessive a quota 2 milioni e 464 mila vetture (+15,5%). Dall’analisi delle immatricolazioni durante gli 11 mesi, relativamente allo stesso periodo del 2014, la tipologia di auto acquistate rivela un aumento relativo a crossover e multispazio, con un incremento, rispettivamente, del 40% e del 23%.  

Crollano, invece, le cabrio, i cupè e le monovolume. Per quanto riguarda le alimentazioni, i valori sono positivi per tutte meno per le bifuel. Le benzina-gpl presentano una leggera flessione, -0,8%, le auto a metano registrano un pesante -11%, mentre i motori turbodiesel, rispetto a novembre 2014, impennano con un + 28,4%.  Per quanto riguarda le case automobilistiche si registra, nonostante lo scandalo, un più +9,3% per Volkswagen, per FCA un +17,6%, per il gruppo PSA un +13,8%, un +18,8% per Ford e Opel, un 15% per Renault e un +27,3% per Daimler. «Siamo di fronte a segnali incoraggianti – ha detto Massimo Nordio, presidente dell’UNRAE– capaci finalmente di alimentare una spirale positiva di propensione alla sostituzione dell’auto, soprattutto in ragione della vetustà del parco circolante. Resta aperto il tema delle vendite a società che ristagnano con modeste performance, sintomo di una sofferenza fiscale ancora forte da parte delle piccole e medie aziende».

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Direttore: Maurizio Pertegato
Capo redattore: Tiziana Melloni
Redazione di Trieste: Serenella Dorigo
Redazione di Udine: Fabiana Dallavalle

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