Cultura
Donazione Mauro: sessanta opere d’arte contemporanea per la Fondazione Concordia Sette
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- Pubblicato Mercoledì, 14 Maggio 2014 17:51
- Scritto da Redazione ilfriuliveneziagiulia
Pordenone – E’ dedicata alla donazione di Egisto Mauro alla Fondazione Concordia Sette e al suo fondo artistico ormai ricco e prezioso, la 421^ mostra della Galleria Sagittaria di Casa Zanussi, che si aprirà sabato 17 maggio e resterà visitabile fino a domenica 26 luglio, con 60 importanti opere consegnate al nostro tempo da grandi voci dell’arte contemporanea, come Murtic, Cascella, Donadon, Bordini, Barborini, Guarneri, Vago, Nangeroni, Jacchetti, Olivieri e molti altri artisti. Ideale trait d’union è appunto la donazione Egisto Mauro, ora visitabile in un percorso espositivo aperto al pubblico, a cura di Giancarlo Pauletto, per il coordinamento di Maria Francesca Vassallo.
«Destinandole alla Fondazione Concordia Sette – spiega Giancarlo Pauletto - il donatario, l’amatore d’arte e collezionista pordenonese Egisto Mauro, intende partecipare con gesto concreto alla celebrazione dei 50 anni della fondazione del Centro Culturale di Pordenone, come peraltro stanno facendo diversi artisti e collezionisti privati. Gesti concreti non solo a riconoscimento del passato e garanzia di futuro della pluridecennale esistenza e presenza di Casa Zanussi, ma soprattutto a incoraggiamento della valorizzazione dell’arte contemporanea. In esposizione il pubblico troverà opere regionali, nazionali, internazionali, a testimonianza di un percorso-evento di caratura cosmopolita anziché ‘provinciale’, come peraltro la Galleria Sagittaria ha dimostrato con le sue oltre 400 mostre organizzate in quasi cinquant’anni di vita».
La mostra, con ingresso libero, sarà aperta al pubblico da martedì a domenica in orario 16/19 e prevede laboratori e visite guidate. informazioni presso CICP tel 0434 553205 |Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. | www.centroculturapordenone.it Chiuso le domeniche di luglio, tutti i sabati di luglio chiusura alle ore 18.00. Catalogo in galleria.
Vicino Lontano/ Mali points de vue: gli scatti di Moretti e Iacolutti in mostra
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- Pubblicato Giovedì, 08 Maggio 2014 08:43
- Scritto da Fabiana Dallavalle
Udine - La nuova mostra del fotografo friulano Alberto Moretti, e Giulia Iacolutti, a cura di Luca Bernardis e Federico Rizzi, dialoga attraverso un reportage internazionali con il Festival vicino/lontano, giunto alla sua decima edizione.
La mostra, che verrà inaugurata lunedì 12, alle ore 19.00, in Galleria Copetti Antivari, in via Paolo Sarpi, alla presenza del vice ambasciatore della Repubblica del Mali a Roma Mohamed T.F. Maiga, Antonella Freggiaro di Aberekà e Mah Aissata Fofana, nota scrittrice del Mali residente in Friuli, e dello stesso Moretti, racconta la realtà africana attraverso potenti scatti d'autore capaci di restituire la vita notturna di Bamako, ancora segnata dallo spirito del coprifuoco, e quella gioiosa e frenetica del giorno.”
Giulia Iacolutti esporrà invece una serie di ritratti di bambini, sostenuti dalla onlus Abarekà Nandree, un lavoro seriale tipico della giovane fotografia contemporanea.
Il Mali è uno stato immenso che sta cercando di superare la guerra del 2012. Il nord è molto inquieto e in mano ai movimenti del radicalismo wahabita/salafita che vogliono costruire uno stato islamico sul modello afghano-talebano pre 11 settembre.
Questi movimenti non sono esclusivamente figli di Al Qaeda, ma hanno radici profonde costituite dall’antica rivalità tra l’elemento arabo-africano e le popolazioni nilotiche sudsahariane.
Inoltre il nord del paese, islamico, è abitato dai nomadi Tuareg, che non hanno mai accettato il lascito che i vecchi padroni francesi hanno concesso agli abitanti del sud; né hanno mai accettato la centralizzazioni amministrativa portata avanti da Bamako, la capitale maliana.
Odi atavici, mai sopiti, che hanno semplicemente trovato una nuova colorazione: quella del radicalismo religioso. Il sud invece, al cui centro si trova la capitale Bamako, è oggi relativamente tranquillo. In questi territori opera la Abarekà Nandree onlus, che si occupa di costruzione di pozzi e potabilizzazione dell’acqua, di sostegno allo studio e di educazione scolastica secondo il principio della responsabilizzazione e autorganizzazione.
Al seguito di questa onlus hanno nei mesi scorsi lavorato proprio gli autori della mostra, visitabile gratuitamente fino al 18 maggio. Durante il vernissage e per tutta la durata della mostra, fino al 18 maggio, verrà proiettato il video girato dai due fotografi, per restituire e far vedere, mediante alcune interviste, lo spirito dei volontari del Mali impegnati nello sviluppo del loro amatissimo Paese.
Alberto Moretti, fotografo free-lance, ha come tema centrale nella sua espressione fotografica il corpo nelle sue possibilità e diversità emotive. Tra le ultime esposizioni si segnala: Shangai, Milano, San Pietroburgo, Mosca, New York City. Giulia Iacolutti è diploma in fotografia di scena e video design presso l’Accademia del Teatro alla Scala.
Tra le ultime esposizioni si segnala Photolux a Lucca a cura di PhotoVogue, Villa Manin di Passariano a cura di Antonio Giusa e a Milano a cura di Roberto Mutti.“Mali points de vue”,
Vajont, l’onda lunga. Lo sguardo dei superstiti al Visionario
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- Pubblicato Martedì, 06 Maggio 2014 18:02
- Scritto da Fabiana Dallavalle
La sofferenza di chi la tragedia l’ha vissuta, di una generazione che, nel disastro del Vajont, ha perso familiari e amici. Superstiti che nell'animo ne portano ancora i segni: è l’onda lunga di quell’immane dramma, un’onda che continua a 51 anni di distanza. A darne testimonianza, dopo le celebrazioni del 50° anniversario, sono le immagini di Andrea Bernardis in esposizione -curata da InterAZIONI- al bookshop del Visionario dal 9 maggio: una cinquantina di immagini in bianco e nero che raccontano il dolore dei sopravvissuti e i luoghi simbolo della tragedia, per non dimenticare quell’oltraggio ambientale e umano e la lunga odissea dei sopravvissuti ancora non conclusa.
All’inaugurazione, prevista alle ore 18, oltre ad Andrea Bernardis e a Paolo Sacco per il gruppo organizzatore, saranno presenti alcuni dei superstiti della tragedia assieme alla giornalista e inviata di guerra Lucia Vastano, impegnata da tempo nel raccontare e tener viva la storia del disastro ma soprattutto a sostenere la lunga e controversa vicenda dei sopravvissuti, nonché autrice del libro “Vajont, l’onda lunga” che dà il titolo all’esposizione.
A Claudio Moretti il compito di riportarci nella storia con una breve lettura dagli articoli realizzati al tempo da Tina Merlin. Il progetto ha coinvolto anche diverse scuole superiori udinesi che saranno portate in visita all’esposizione e potranno partecipare agli incontri sul tema con la Vastano. A completare la mostra, inoltre, saranno proiettati (sempre il 9 maggio) filmati e documentari sul disastro del Vajont, grazie alla collaborazione offerta dalla Cineteca del Friuli. Sul sito internet vajont.spaziocultura.it verrà inoltre realizzata una mostra virtuale delle fotografie realizzate dallo studio Pavonello nel 1963 subito dopo la tragedia. La mostra, che si inserisce nel calendario della X° edizione di Vicino/Lontano, è stata realizzata in collaborazione tra Centro Arti Visive- Mediateca Mario Quargnolo, InterAzioni, Cooperativa Guarnerio, Cineteca del Friuli, Vicino/lontano, resterà visitabile fino all’8 giugno negli orari della programmazione cinematografica presso il Visionario.
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