Cultura
“Semaforo Rosso” di Juan Carlos Calderon allo spazio espositivo Econtemporary
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- Categoria: Arte
- Pubblicato Lunedì, 14 Luglio 2014 12:48
- Scritto da Cristina Degrassi
Trieste - Intensi e sofisticati gli scatti di Juan Carlos Calderon, fotografo, scrittore e filosofo messicano, che ha inaugurato la sua personale intitolata “Semaforo Rosso” allo spazio espositivo Econtemporary di Via Crispi, 28 a Trieste.
Quindici fotografie in bianco e nero realizzate nell'attimo di attesa al semaforo rosso, quando spesso ci si perde in pensieri quotidiani, che come ha modo di dire lo stesso Calderon, riflettono sguardi intrisi di ricordi, desideri, sogni ma anche tristezze, sconfitte e preghiere.
È semplice ed immediato identificarsi in queste immagini che ritraggono un momento di vita comune a tutti noi e che ci permettono, in fondo, di guardarci vivere. Questo accade perchè i soggetti fotografati sono completamente ignari, in quanto ripresi da una distanza di 400 metri con un potente obbiettivo, e quindi liberi completamente da quelle sovrastrutture che inevitabilmente si mettono in atto quando si sa di essere osservati e fotografati.
Gioia e felicità mancano in questa raccolta di fotografie, e sembra essere una precisa scelta dell’artista che fra i molti ritratti intende cogliere l’attimo forse più intimo e introspettivo proprio per regalare un impatto riflessivo e leggermente mistico.
Le foto, effettuate in molte capitali tra le quali Berlino, Roma, New York, Città del Messico e Lubiana, fanno parte di un progetto "work in progress", iniziato nel 2010, di questo artista poliedrico che ha scelto come capisaldi della sua formazione il tedesco Helmut Newton (per la tecnica e la sfrontatezza) e l'italo-messicana Tina Modotti (per la sua costante ricerca artistica).
La personale, inaugurata giovedì 10 luglio, sarà visitabile dal giovedì al sabato dalle 17 alle 20.
“Semaforo Rosso”: mostra personale di Juan Carlos Calderón allo Spazio Espositivo EContemporary
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- Categoria: Arte
- Pubblicato Mercoledì, 09 Luglio 2014 16:00
- Scritto da serenella dorigo
Trieste – Elena Cantori, curatrice della mostra nonché titolare dello spazio espositivo, fa centro di nuovo con la mostra “Semaforo Rosso” del fotografo messicano Juan Carlos Calderón, che s’inaugura domani giovedì 10 luglio alle ore 19.
Si propongono una quindicina di scatti in bianco e nero - scelti tra una trentina- che immortalano alcuni soggetti fermi al semaforo in attesa di scattare verso la propria destinazione, ma per qualche secondo ancorati al presente o forse al passato, un progetto working in progress che si amplia, si evolve, si arricchisce di anno in anno dal 2010.
<<E' difficile spiegare cosa mi abbia colpito di questo progetto fotografico>>, così commenta Elena Cantori, <<e per questo inizierei da uno spunto suggeritomi da una frase dello scrittore Paulo Coelho “possiamo avere tutti i mezzi di comunicazione del mondo, ma niente, assolutamente niente, sostituisce lo sguardo dell’essere umano”>>.
Continua Cantori, l'artista nel mettere in pratica questa iniziativa si è posto molte domande: Quanti sguardi ci sono in una strada? Quanti ricordi arrivano in poco meno di un minuto? Quanti desideri compaiono in un attimo? Quanta tristezza può fiorire in secondi? Quanti sogni danzano di fronte al volante? Quante sconfitte piovono in un breve spazio? Quante preghiere si sussurrano prima di accelerare? Sguardi, ricordi, desideri, tristezze, sogni, sconfitte, preghiere. In altre parole, quanti mondi si trovano in un semaforo rosso?
Aggiunge che ciascuno di noi può ritrovarsi in una di queste fotografie dove il contrasto dell’intensità dello sguardo e gli effetti del riverbero della luce sul finestrino crea una specie di sospensione temporale che viviamo inconsapevolmente ogni volta che ci fermiamo con la nostra autovettura ad un semaforo rosso.
Le foto sono state effettuate da una distanza media di 400 metri e provengono da numerose capitali nel mondo in particolare da Berlino, Roma, New York, Città del Messico e Lubiana.
La mostra sarà visitabile sino al 13 settembre 2014
In collaborazione con AcegasAps SpA.
Spazio Espositivo EContemporary
(Elena Cantori Contemporary)
Via Crispi, 28 – Trieste www.elenacantori.com orario: dal giovedì al sabato dalle 17 alle 20 gli altri giorni su appuntamento
On Hair : Arti Visive da Malisano by a Udine
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- Categoria: Arte
- Pubblicato Giovedì, 26 Giugno 2014 21:24
- Scritto da redazione ilfriuliveneziagiulia
Udine - Un luogo di registrazione in tempo reale dell’incontro tra arte e lavoro: questo lo spirito del progetto “On Hair”, da venerdì 27 giugno nel salone Malisano by, di Vicolo Pulesi, 1 a Udine.
Dodici artisti esporranno mensilmente in questo luogo di lavoro – un negozio arredato dall’architetto Enrico Franzolini nel centro storico di Udine, all’interno di un’architettura esemplare del ‘900 disegnata da Gino Valle – e si applicheranno nell’esplorazione/esposizione di un’ultima frontiera aperta tra autori, committenti, pubblico, con dispositivi, atti, comunicazione e feedback commerciali, strettamente intrecciati e annodati tra loro.
«Per noi è un onore e soprattutto un piacere – racconta Sheila Puntel, una delle titolari di Malisano by – ospitare iniziative artistiche in un'attività storica iniziata da Bruno Malisano negli anni ’70: la sua attenzione e il suo amore per il bello hanno infatti permesso al brand di proseguire la sua storia, fatta di passione e successi. Siamo felici ora di aprire il nostro spazio anche a collaborazioni e iniziative culturali».
On Hairpresuppone che in partenza ci sia un negozio, o un’attività commerciale, dedita alla definizione di un’estetica del corpo attraverso la modellazione dei capelli. Attorno a questa attività, fatta di clienti, lavoranti, immaginario pubblico, strategie commerciali, artigianato, professionalità, relazioni, si parassitano gli artisti, che attingono spunti, strumenti, gesti, processi, forme, contenuti per approntare una deriva al linguaggio dell’arte prodotta dai nuovi processi produttivi e dalla loro comunicazione.
La ricerca della bellezza all’interno di Malisano by coinvolgerà nel 2014 gli artisti Sara Busiol, Massimo Rizzi, Alice Biondin, Agostino Mansutti, Serena Osti, Francesco Poiana.
«Una sfida per me e gli artisti invitati – spiega Paolo Toffolutti, curatore di On Hair – a sperimentare attraverso il corpo, il concetto di arte “spiaccicata all’industria”, e affermare l’avvenuta emancipazione col corpo e la corporeità - sia esso considerato a partire dalle sue terminazioni più estreme: i capelli - dall’arte applicata all’industria di modernistica memoria».
Sara Busiol sarà dunque la prima artista che esporrà le sue opere a partire da venerdì 27 giugno fino al 24 luglio. Fotografa classe 1989, è nata a Udine e ora vive a Milano.
On Hair– a cura Paolo Toffolutti con Malisano by – prosegue con le esposizioni fino a dicembre quando sarà presentato anche un catalogo in forma di calendario in tiratura limitata e dedicato agli artisti e ai clienti dello spazio, che restituirà il tempo degli avvenimenti che nasceranno. Nello spazio Malisano by la mescolanza fra gli artisti con le loro opere, il lavoro e i clienti potrà fare accadere qualcosa di nuovo che sarà registrato in tempo reale: l’incrocio dell’arte con il lavoro quotidiano.
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