Cultura
Sergio Zavoli per il libro "Il pensiero lungo. Franco Basaglia e la Costituzione" a Trieste.
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- Pubblicato Lunedì, 17 Marzo 2014 18:28
Trieste - Venerdì 21 marzo alle ore 18 al Museo Revoltella di Trieste, si terrà la presentazione del libro "Il pensiero lungo. Franco Basaglia e la Costituzione", della collana 180 - Archivio critico della salute mentale, Edizioni alphabeta Verlag, che porterà a Trieste Sergio Zavoli, giornalista, scrittore, Senatore e già Presidente della Commissione bicamerale per l’indirizzo e la vigilanza Rai e l'autore Daniele Piccione, giovane costituzionalista italiano.
Gli ospiti saranno moderati da Cristiano Degano, giornalista RAI e Presidente dell'Ordine dei Giornalisti del Friuli Venezia. Con loroPeppe Dell'Acqua, direttore della Collana180, recentemente insignito del Premio Nonino 2014.
“Il pensiero lungo” è un libro che nasce da due passioni, il Costituzionalismo e la psichiatria di Franco Basaglia, che si incontrarono e dialogarono conferendo una densità tutta particolare alla legislazione italiana per i servizi e l’assistenza alle persone con disturbo mentale, sul finire degli anni settanta. La sfida di questo libro risiede nell’illustrare come il processo di liberazione di chi soffre di disturbi mentali sia stato allora compiuto e vada oggi difeso nel nome della nostra Carta fondamentale, le cui norme di riferimento legate alla salute mentale, hanno donato senso, vigore e forza ad un’impresa storica quale quella del superamento dell’ospedale psichiatrico di Trieste e poi all’approvazione della legge 180.
Il libro, recentemente uscito nelle librerie, sarà presentato al pubblico per la prima volta, proprio a Trieste. Immagini e letture accompagneranno l'incontro.
Info: 040 362636 – Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. - www.edizionialphabeta.it/180
Pagina Facebook: “Collana180”
L'incontro è organizzato da Copersarsamm - Conferenza Permanente per la salute mentale nel mondo Franco Basaglia – Onlus, Edizioni alphabeta Verlag di Merano ed Comune di Trieste – Assessorato all'Educazione, Scuola e Università e Ricerca.
Premio Terzani ex aequo allo scrittore pakistano Mohsin Hamid ed al poeta friulano Pierluigi Cappello
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- Categoria: Libri
- Pubblicato Lunedì, 17 Marzo 2014 15:50
- Scritto da Redazione Ilfriuliveneziagiulia
Udine - Il premio letterario internazionale Tiziano Terzani quest'anno ricorda il decennale della morte dello scrittore e giornalista toscano, stroncato da un tumore all'età di 66 anni.
Il prestigioso riconoscimento, promosso dall’associazione culturale Vicino/Lontano di Udine e dalla famiglia Terzani, è stato conferito, per l’edizione 2014, a due vincitori ex aequo: Mohsin Hamid, scrittore pakistano, e Pierluigi Cappello, poeta friulano.
Lo ha deciso lunedì 17 marzo la Giuria presieduta da Angela Staude Terzani e composta da Giulio Anselmi, Toni Capuozzo, Andrea Filippi, Milena Gabanelli, Fabrizio Gatti, Ettore Mo, Paolo Pecile, Valerio Pellizzari, Peter Popham e Marino Sinibaldi. L'anno scorso il riconoscimento andò all'economista ungherese George Soros.
Il premio è stato assegnato ad Hamid per il romanzo "Come diventare ricchi sfondati nell’Asia emergente" (Einaudi 2013) e a Cappello per "Questa libertà" (RCS Libri S.p.A., Milano 2013)
La cerimonia di consegna si svolgerà sabato 17 maggio al Teatro Nuovo Giovanni da Udine, alle 21: la serata ricorderà Tiziano Terzani nel 10° anniversario, con la presentazione in anteprima dei suoi diari inediti, che saranno pubblicati a breve in una raccolta intitolata "Un’idea di destino" (Longanesi).
Tiziano Terzani aveva scritto fino ai suoi ultimi giorni delle sue note personali, che ora vengono rese pubbliche grazie al lavoro di riordino curato dalla moglie Angela Terzani Staude con Álen Loreti.
In collegamento con il Premio Terzani 2014 si svolgeranno a Udine due incontri nell'ambito del festival Vicino/Lontano: sabato 17 maggio alle 17 nella Chiesa di san Francesco, il vincitore Moshid Hamid e lo storico Michelguglielmo Torri parleranno delle nuove dinamiche economiche e geopolitiche del continente asiatico; mercoledì 14 maggio verrà proiettato in anteprima nazionale il documentario “Parole povere” - una coproduzione Agherose/Tucker Film - diretto dalla registra Francesca Archibugi e dedicato a Pierluigi Cappello.
Lo scrittore Mauro Corona con "La voce degli uomini freddi" ha vinto il premio Rigoni Stern
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- Pubblicato Sabato, 15 Marzo 2014 19:10
- Scritto da Redazione Ilfriuliveneziagiulia
Trento - Mauro Corona ha vinto l'edizione 2014 del "Premio Mario Rigoni Stern per la letteratura multilingue delle Alpi" - sezione narrativa - per "La voce degli uomini freddi" (Mondadori). Lo ha deciso la giuria composta da Eraldo Affinati, Marie Hélène Angelini, Margherita Detomas, Paola Maria Filippi, Paolo Rumiz e Graziano Riccadonna (coordinatore).
Mauro Corona, scultore, alpinista e scrittore, è nato a Baselga di Piné (Tn) nel 1950 e vive ormai da molti anni ad Erto (Pn), nel Friuli Occidentale.
Questa la motivazione della Giuria: "La voce degli uomini freddi di Mauro Corona rappresenta l'epopea delle genti di montagna, avvezze al pericolo e al sacrificio. Il cantore di queste genti non deve inventare nulla, ma riferirsi liberamente alla propria gente, quella di Erto e Casso, insomma della valle del Vajont".
"Emblema della catastrofe di origine umana, la frana del Vajont è ancora oggi oggetto di dibattito e riflessione scientifica, a cinquanta anni da quella sera del 9 ottobre 1963".
"Ma anche di racconto e di immaginario collettivo: dentro questa catastrofe è possibile ripercorrere gli infiniti percorsi del moderno piegato agli interessi consumistici e all'ansia di progresso a costo dei sacrifici umani. Uomini freddi come aggettivo di loco, non come aggettivo qualificativo".
"Un'umanità costretta a vivere nel luogo freddo, ma che da questa caratteristica non solo non è schiacciata, ma la trasforma in elemento positivo: gente che aveva fatto della sfortuna la gioia di stare al mondo. L'unica gioia era quella. Gente che s'accontentava. Tutto qui".
"La neve poi è una metafora dell'esistenza e soprattutto della valanga che ha coperto la valle. Resistenza, fatica, tenacia, sofferenza sono la cifra di una vita che si perpetua nelle avversità, traendone forza e nutrimento. L'autore con la sua opera rappresenta, nel contesto culturale che fa riferimento all'arco alpino, un'espressione particolarmente significativa del territorio e delle sue genti, bene cogliendo il messaggio del Premio intitolato a Mario Rigoni Stern, inteso a perpetuarne i valori di fratellanza, di rispetto per l'ambiente, di umanità alpina".
L’entità del premio, sia per la sezione saggistica sia per la sezione narrativa, è di € 10.000. La premiazione si terrà il 29 marzo alle 17 a Riva del Garda presso il Palazzo dei Congressi.
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