Cultura
La scrittrice ticinese Manuela Mazzi in Friuli Venezia Giulia per presentare i suoi gialli
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- Pubblicato Lunedì, 28 Aprile 2014 14:55
- Scritto da Redazione Ilfriuliveneziagiulia
Trieste - Lunedì 28 aprile alle ore 18 la giornalista e scrittrice Manuela Mazzi presenta al pubblico di Trieste il suo ultimo romanzo giallo: "L'Ancora insanguinata", edita dalla pordenonese Safarà. Nei giorni scorsi la scrittrice aveva presentato il volume anche a Portogruaro.
Il protagonista dei suoi romanzi, Sir TJ, ha radici triestine perché nato dall’intervista con un personaggio di Trieste: sarebbe infatti il figlio immaginario di un noto signore che fu a capo dei Servizi di Sicurezza ONU. L’incontro si svolge alla libreria Lovat di Trieste.
L'autrice avrebbe voluto far diventare direttamente lui protagonista, ma non le sembrava corretto "usare" la vita di un'altra persona. Non volendo tuttavia abbandonare l'affascinante storia di Bob (che è poi finito a vivere a Locarno, proprio come Sir TJ), immaginò come sarebbe potuto diventare il figlio di un uomo simile...
Quel figlio è Sir TJ, il protagonista scrittore-detective-spilungone di "Un giallo da concorso" (Safarà Editore, ottobre 2012) e de "L'ancora insanguinata" (Safarà Editore, dicembre 2013), i quali hanno - appunto - entrambi come sottotitolo "Le avventure in giallo di Sir TJ".
Lo stile vivace di Manuela Mazzi, accompagnato dai colori delicati e dalle matite di Liza Schiavi, regala al lettore un’avventura magica e profonda, per un nuovo capitolo de L’Uomo di Sabbia, la collana sempreverde di Safarà Editore. I libri sono acquistabili nelle migliori librerie d’Italia e anche dal sito www.safaraeditore.com
“L’ancora insanguinata. Le avventure in giallo di Sir TJ” - è il secondo ed emozionante capitolo de “Le avventure in giallo di Sir TJ”. Alla fine del suo primo, inquietante caso di “Un giallo da concorso” (Safarà Editore, 2012), avevamo lasciato quell’affascinante scrittore-detective sulla riva del Lago Maggiore tra i canneti della Lanca degli Stornazzi, accompagnato dall’amico consigliere Don Cesar e dalla gentile e incantevole Lory.
Dall’intimo porticciolo elvetico i tre sono ora salpati alla volta di Venezia, e durante il viaggio saranno destinati ad affrontare due nuovi ed enigmatici crimini. Dopo una prima tappa nei pressi dei Castelli di Cannero - dai cui abissi antiche leggende e quasi dimenticate battaglie riemergeranno a evocare il ricordo di un terribile assassinio - i tre compagni di viaggio si dirigeranno verso la medioevale Idrovia Locarno-Milano-Venezia.
Si troveranno tuttavia implicati in un crimine che vedrà protagonista Natan, un ragazzino avventuroso e i suoi grandi sogni, che trascineranno i lettori in un’avventura a tinte gialle tra secche e pescaie, moli azzurri e case galleggianti, cadaveri, cartomanti e cercatori d’oro. Anche questa volta sarà il lettore a dover aiutare lo scrittore a dare caccia serrata ai colpevoli; servendosi degli appunti e delle mappe in fondo al volume.
L’autrice, Manuela Mazzi è nata a Locarno (Svizzera) nel 1971. Giornalista professionista, ha scritto per molte testate ticinesi e collaborato con Il Giornale di Milano come corrispondente dalla Svizzera di lingua italiana. Dal 2004 lavora per il settimanale d’approfondimento Azione. Otto sono i libri già pubblicati, fra i quali: Il Segreto della Colomba; Di brogli, di risate e di altre storie – Le avventure di Giacomino, un ragazzo degli anni Cinquanta; L’angelo apprendista; Un caffè a Kathmandu; Un gigolo in doppiopetto e Guardie, ladri e tracciatori.
Quest’ultimo romanzo nel 2010 è stato selezionato tra i venti partecipanti al Premio Bancarellino, ricevendo la menzione speciale per la «Migliore opera di narrativa di autore straniero di lingua italiana destinata a ragazzi dai 12 ai 16 anni» dalla giuria della III edizione del Premio di Letteratura per ragazzi Mariele Ventre. Ha inoltre ricevuto una targa speciale dalla giuria del Premio Stresa di Narrativa. Recentemente ha pubblicato "Un giallo da concorso", primo episodio della serie Le avventure in giallo di Sir TJ, di cui il presente romanzo è il seguito.
Il sito: www.manuelamazzi.ch
Una città vista dall'alto e da vivere camminandoci a piedi: esce la nuova "Guida alla città di Pordenone"
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- Pubblicato Giovedì, 17 Aprile 2014 19:13
- Scritto da Redazione Ilfriuliveneziagiulia
Pordenone - Sabato 26 aprile, alle 18.00, nella sede prestigiosa di Palazzo Badini, in via Mazzini 2 a Pordenone, si presenta la nuova “Guida alla città di Pordenone”, curata dal giornalista pubblicista Lorenzo Cardin, già autore del fortunato libro Guida alle Valli del Friuli Occidentale. Il volume è edito dalla Biblioteca dell’Immagine di Pordenone.
Alla presentazione intervengono il sindaco Claudio Pedrotti, l’assessore alla Cultura Claudio Cattaruzza, l’editore Giovanni Santarossa, oltre all'autore Lorenzo Cardin. L'incontro è moderato dal capo servizio del Messaggero Veneto di Pordenone, Antonio Bacci.
La Guida, composta da sei capitoli, è uno spaccato della città vista dall’alto che fa comprendere la sua complessità, la sua architettura e la sua urbanistica. Ma la sua voce, i suoi profumi, il suo calore, quindi l’anima della città, vengono compresi solo camminandoci a piedi.
Laboratorio di lettura per bambini alla libreria Feltrinelli di Trieste con un approccio metacognitivo
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- Pubblicato Martedì, 08 Aprile 2014 23:46
- Scritto da Redazione Ilfriuliveneziagiulia
Trieste - Giovedì 10 aprile alle 17.30 all'interno della libreria La feltrinelli Libri e Musica di Trieste, in via Mazzini, si svolge "Leggere è Giocare", laboratorio di lettura con Paola Pini.
Si tratta di un'iniziativa destinata ai più piccoli per imparare a leggere giocando. I libri della serie "Leggere è giocare" sono concepiti per accompagnare i primi passi dei bambini nel mondo della lettura in modo da rendere questo percorso divertente e stimolante, ma non solo.
La storia prevede dei giochi in cui il bambino possa riflettere su ciò che ha letto, in modo che impari a imparare.
Se ognuno di noi, dopo aver letto dei concetti nuovi, si ferma un momento e pensa a come integrarli con quello che già sa, costruendo nuovi collegamenti anche tra le conoscenze ormai note, si trova innanzitutto a ricordare meglio, ma soprattutto ha innescato un processo che lo porterà a essere sempre più consapevole rispetto al proprio modo di ragionare.
L’approccio metacognitivo (perché è di questo che si sta parlando) può essere una bellissima scoperta per un bambino che sta cominciando a conoscere il mondo e può aiutarlo a vivere l’apprendimento come una sfida da giocare con se stesso, avendo verso la novità un atteggiamento curioso e positivo, conscio fin da piccolo che vale la pena affrontare lo sforzo necessario per raggiungere un obiettivo quando la passione per ciò che si fa lo sorregge.
Paola Pini, dottore in tecniche psicologiche, e Aurora Biancardi, visual designer, hanno collaborato alla progettazione della collana.
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