Al Filmforum Festival 2014 in anteprima il volume: “Sguardo, corpo, violenza. Sade e il cinema”
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- Categoria: Libri
- Pubblicato Lunedì, 31 Marzo 2014 19:27
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Udine/Gorizia - «Sono un libertino, lo riconosco: ho concepito tutto ciò che si può concepire in questo ambito, ma non ho certamente fatto tutto ciò che ho concepito. E non lo farò mai: sono un libertino, ma non sono un criminale né un assassino».
Questo di sé raccontava il Marchese De Sade, al secolo Donatien Alphonse François De Sade, classe 1740, morto nel manicomio di Charenton duecento anni fa, il 2 dicembre 1814, all'età di 74 anni. Trenta dei quali trascorsi in prigione. Le sue opere troveranno riabilitazione ufficiale solo cent’anni dopo, e non c’è dubbio che l’arte “regina” del ventesimo secolo, il cinema, abbia spesso cercato ispirazione nel mito e nell’opera del “Marchese”. Il suo universo letterario e biograficoha portatomolti registi– nomi fondamentalinella storia del cinema,quali Luis Buñuele Pier Paolo Pasolini, oltre ad outsider qualiPeter Brook e Jesús Franco – a muoversisui terreni dell’osceno, del proibito edell’irrappresentabile.
E’ proprio da questa premessa che nasce il saggio “Sguardo,corpo,violenza. Sade e il cinema”, firmato dallo studioso Alberto Brodesco, in uscita a 200 anni dalla morte di De Sade per la collana Mimesis Media/Erosdiretta da Giovanna Maina e Federico Zecca. Il volume sarà presentato in anteprima a FilmForum Festival 2014, in cartellone dal 2 all’11 aprile a Udine e Gorizia, nell’ambito del percorso dedicato alle ricerche di Porn Studies, in programma a Gorizia dal 5 aprile. «L’analisi dei testidel ‘Marchese’ – spiega l’autore, Alberto Brodesco - produce una costellazione in cui ogni filmdialoga con le altre pellicole:con l’operadi Sade nel suo complesso, con laletteratura critica su Sade e infine con spaziche fungono da cassa di risonanza per gliechi prodotti dai film. Nel bicentenario dellamorte Sade dimostra di essereancora un“prossimo nostro”, un autoreche continua a far capolino dall’oscuritàin cui è costretto e si costringe». Il volume dedicato a De Sade e il cinema rientra in un percorso più articolato del cartellone di Filmforum Festival 2014, che si apre mercoledì 2 aprile (Cinema Visionario di Udine, ore 21) con la prima nazionale di Nymphomaniac Parte 1, il film che riporta Lars Von Trier nei nostri cinema 2 anni e mezzo dopo Melancholia.
All’evento della prima serata farà seguito, giovedì 3 aprile, un’altra proiezione eccellente, quella – sempre al Cinema Visionario alle 21 – dello storico film ‘The Devils’ di Ken Russell in versione restaurata e X-rated con Vanessa Redgrave.Fra le proposte in cartellone, mercoledì 9 aprile (Kinemax di Gorizia, midnight event) anche la presentazione in prima assoluta, in collaborazione con il Museo del Cinema di Torino, di Italian classic hard-core movie trailers (1980-1990, 30’), un programma di trailers di film hard "classici" di produzione italiana e internazionale degli anni Ottanta, parte di un più ampio fondo di trailers pornografici archiviato presso il Museo del Cinema di Torino che sta provvedendo al loro riconoscimento e alla loro catalogazione. Fra i trailer spicca la produzione italo-spagnola Eva Man, che ha segnato l’esordio cinematografico di Eva Robin’s, proprio in un film dedicato al tema transgender. Lo stesso temavedrà protagonista al festival il cineasta transgender Hans Scheirl, al quale sarà dedicata la tavola rotonda di giovedì 8 aprile.
FilmForum Festival 2014 è promosso dall’Università degli Studi di Udine, per la direzione artistica del docente e storico del cinema Leonardo Quaresima e per il coordinamento dei ricercatori Sara Martin e Federico Zecca. La 21^ edizione è realizzata in sinergia con laRegione Friuli Venezia Giulia – Assessorato alla Cultura, la Fondazione CRUP, la Fondazione Carigo, il Ministero dei Beni e delle attività culturali – Direzione Generale per il Cinema, il Consorzio per lo sviluppo del Polo universitario di Gorizia, il Comune di Udine, il Comune di Gorizia. Info: www.filmforumfestival.it