“Il viaggio verticale” di Enrico Camanni
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- Categoria: Libri
- Pubblicato Lunedì, 17 Febbraio 2014 10:23
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Trieste - «Per arrampicare bastano poche cose: un soffitto di cielo, una verticale che lo corteggi, qualche ruga su cui stringere le dita e la vertigine del vuoto intorno. Non serve altro. La scalata è un sogno primitivo sotto il grande blu. Il modo più umano per andare su.»
Appena uscito con Ediciclo Nuovadimensione editore “Il viaggio verticale. Breviario di uno scalatore” di Camanni narra dell’esperienza della scalata in una dimensione non solo come esperienza puramente fisica, ma come esperienza del "sentire".
Ma che cos’è la scalata, se non un viaggio verticale? L’uomo o la donna che si sollevano da terra e intraprendono una scalata sono esploratori di uno spazio che non appartiene loro.
Scalare e viaggiare nascondono lo stesso segreto, rispondono alla stessa parola d’ordine: leggerezza.
Proprio la leggerezza è la cifra di questo libro. Enrico Camanni, con parole che assomigliano ai gesti leggeri e sicuri di chi sale in parete, spiega come l’esperienza di un “viaggiatore verticale” abbia molteplici dimensioni: quella fisica, legata al peso del corpo, all’inesorabile legge di gravità, e alle buone pratiche per affrontarla con successo; quella sensoriale, che allena oltre ai muscoli anche lo sguardo, il tatto, l’udito, e analizza tutte le relazioni con la materia circostante, sia essa la roccia
o l’aria; e soprattutto, quella spirituale che indaga e interroga i movimenti dell’anima che preparano e accompagnano
l’esperienza della scalata.
“Il viaggio verticale. Breviario di uno scalatore” di Enrico Camanni
pag. 144 euro 14.50 isbn 978-88-6549-107-2
Enrico Camanni, alpinista e giornalista torinese, ha fondato il mensile “Alp” e la rivista internazionale “L’Alpe”. Oggi dirige il trimestrale “Turin” e collabora con “La Stampa”. Ha scritto Di roccia e di ghiaccio. La storia dell’alpinismo in 12 gradi (Laterza, 2013) e aggiornato La storia dell’alpinismo di Gian Piero Motti (Priuli & Verlucca, 2013). Ha trattato le Alpi contemporanee ne La nuova vita delle Alpi (Bollati Boringhieri, 2002), Il Cervino è nudo (Liaison, 2008) e Ghiaccio vivo. Storia e antropologia dei ghiacciai alpini (Priuli & Verlucca, 2010). Ha scritto sei romanzi ambientati in diversi periodi storici e ha curato i progetti del Museo delle Alpi al Forte di Bard, del Museo interattivo al Forte di Vinadio e del Museo della Montagna di Torino. È vicepresidente dell’associazione “Dislivelli”.
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