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Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

Elena Commessatti: a Trieste e Udine per presentare "Femmine un giorno"

Elena Commessatti: a Trieste e Udine per presentare

Giovedì 6 marzo, sarà alla Ubik di Trieste alle 18. L’otto marzo, festa della donna, sarà alla Feltrinelli, a Udine, stesso orario: Elena Commessatti scrittrice e giornalista udinese, autrice anche di Genius Loci (Forum editrice), racconta per la prima volta, con una scrittura originale che contamina giallo e reportage giornalistico, la storia di femminicidi realmente avvenuti negli anni Ottanta nel Nordest d’Italia.

"Femmine un giorno", questo il titolo del libro che verrà presentato nelle due librerie, a Trieste prima e a Udine poi, con la prefazione di Pino Roveredo, edito da bébert edizioni (casa editrice indipendente nata a Bologna nel 2012), segue nell’invenzione il racconto corale di una città come Udine, città di provincia che ricorda “Peyton Place”, con il cielo “blu fluo” nelle giornate fredde, molte omissioni e tanti “si dice” che divenne negli anni Ottanta, suo malgrado, involontaria protagonista di una strage seriale di donne ai margini della società.

Dal 1971 al 1989 sono state infatti uccise a Udine e dintorni 15 donne, la maggior parte prostitute, di cui 4 molto probabilmente da un’unica mano, come stabilisce un dossier medico realizzato nel 1995. Al tempo, i media locali e gli inquirenti si occuparono a lungo della vicenda, senza però risolvere i casi che rimangono ancora ad oggi senza colpevole.

Nel libro, Elena Commessatti mescola cronaca nera a finzione, non strilla, non ricerca effetti, non sente il bisogno di sovraesporsi per esporsi e soprattutto scrive bene. La forma della narrazione è particolare:inserti di cronaca tratti dalle pagine del Messaggero Veneto e storia inventata. Descrizioni accurate di locali storici del centro, e abitudini dei suoi abitanti, vizi e virtù della borghesia, ed “innesti” che presentano le vittime e una risoluzione di un’identità, singola e femminile, che rivendica quella di tutte le altre sue compagne: l’identità collettiva delle “femmine un giorno/e madri per sempre” cantate da De André.

L'autrice come ha scritto Pino Roveredo, restituisce memoria alle sofferenze ignorate. “Denunciando con la razionalità di un discorso pacato - ma non per questo privo di guizzi - ciò che i silenzi ostinati e le urlanti richieste d’attenzione hanno sepolto. E puntando il dito contro, finalmente, a qualcosa e a qualcuno: come la mancanza di solidarietà e chi ne è responsabile”.

Il lettore non si aspetti un’inchiesta tecnica. Il bello del libro è che romanzo e realtà convivono in armonia. La scrittura non priva di colpi di scena, pressa il lettore ad arrivare alla fine per scogliere l’enigma e la detective Agata Est, alla sua prima apparizione su carta è un personaggio al quale chi legge, si affeziona fin dalle prime righe.

Chi siamo

Direttore: Maurizio Pertegato
Capo redattore: Tiziana Melloni
Redazione di Trieste: Serenella Dorigo
Redazione di Udine: Fabiana Dallavalle

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