Il tempestivo intervento dei Carabinieri di Trieste evita una tragedia
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- Pubblicato Martedì, 27 Novembre 2012 19:39
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Trieste - Mentre la città è attonita di fronte al tragico gesto della giovanissima studentessa, che stamattina alle 7.30 si è tolta la vita, ieri martedì 26 novembre un suicidio è stato sventato e una vita salvata grazie ad una telefonata.
Una donna aveva confidato ad un amico l’intenzione di togliersi la vita e questo, preoccupato, ha telefonato subito ai carabinieri della città. Le forze dell’ordine si sono avviate a tutta velocità verso l'abitazione della donna, mentre alcuni militari la raggiungevano al telefono.
Fortunatamente la donna ha risposto al telefono, ed i carabinieri hanno cercato di tranquillizzarla prendendo più tempo possibile, mentre la pattuglia si avvicinava a casa sua.
I carabinieri, tenuta la donna al telefono il tempo necessario alla volante di raggiungere la casa, sono poi riusciti a convincerla ad aprire la porta e a desistere dai suoi tragici intenti.
Sul luogo è poi giunto anche il 118 che ha trasportato la donna al pronto soccorso dell'ospedale di Cattinara.
Una ragazza di 15 anni si uccide con un colpo di pistola. La scuola all'origine del gesto disperato? Cordoglio a Trieste
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- Pubblicato Martedì, 27 Novembre 2012 13:56
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Trieste - Nella mattina del 27 novembre una ragazza di 15 anni si è suicidata nella villa di famiglia, lungo la Strada Costiera a Trieste. La giovane si è uccisa con un colpo di arma da fuoco. Secondo i primi accertamenti dei Carabinieri, la ragazza avrebbe utilizzato l'arma legalmente detenuta in casa dal padre.
I carabinieri sono alla ricerca del movente; potrebbero esserci problemi legati alla scuola. La ragazza, infatti, avrebbe lasciato un biglietto nel quale spiegherebbe il motivo del gesto disperato e questo sarebbe, appunto, legato alla scuola. La giovane frequentava il liceo "Petrarca". Secondo le prime informazioni, sarebbe stato fissato proprio per oggi un colloquio tra i genitori della vititma e i professori.
Su espressa richiesta e volontà della famiglia, che ha chiesto di rispettare il suo dolore, i militari dell'Arma di Trieste non intendono rilasciare ulteriori particolari sulla tragedia.
Spacciavano droga nel capoluogo, sgominata un'organizzazione di trafficanti
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- Pubblicato Martedì, 27 Novembre 2012 08:57
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Trieste - La polizia ha sgominato una banda di malviventi che aveva organizzato un'attività di spaccio di sostanze stupefacenti nel capoluogo, prevalentemente nei rioni di San Giacomo e Borgo San Sergio e nella zona di Piazza Garibaldi.
Gli agenti dei commissariati di Muggia e di San Sabba hanno eseguito 3 ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti di L.D., 34 anni, M.P., 36 anni, e del cittadino di origine colombiana A.C., 24 anni, già detenuto in passato presso il carcere locale. Gli arresti sono stati eseguiti il 26 novembre al termine di un'indagine coordinata da Maddalena Chergia, pm presso il tribunale locale.
Nel rione di San Giacomo il colombiano disponeva di una vera e propria base, dove custodiva un'ingente quantità di cocaina e marijuana, pronta per essere suddivisa in dosi da distribuire sul mercato locale.
Nel corso della perquisizione sono stati trovati due bilancini di precisione e 1.340 euro in contanti, ritenuti provento dello spaccio da parte del sudamericano, da tempo residente regolarmente in Italia. I tre gestivano a Trieste, ognuno per proprio conto, un'intensa attività di spaccio di cocaina, eroina e marijuana destinate a numerosi giovani triestini.
Questa attività di polizia giudiziaria segue di alcune settimane la conclusione di un'analoga operazione svoltasi nel rione di San Giovanni, che ha consentito di chiudere un'altra attività di spaccio allestita all'esterno di un esercizio pubblico da A.H., 41 anni, originario di Capodistria (Slovenia) da tempo residente in città.
L'attività di spaccio era emersa anche grazie alle segnalazioni alla polizia da parte di molti cittadini residenti nei rioni interessati, che avevano notato lo strano viavai dei giovani acquirenti.
Complessivamente, la polizia ha sequestrato 740 grammi di marijuana, 435 di cocaina e 60 di eroina. La droga proveniva in parte dalla Slovenia e dal nord Italia e sul mercato illegale avrebbe il valore di oltre 50 mila euro. Sono stati inoltre sequestrati 5 bilancini di precisione e sostanza da taglio. Le indagini non sono concluse e puntano a risalire alle origini del giro criminoso.
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