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Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

Manifestazione regionale, il corteo è giunto in piazza Unità a Trieste. Gli studenti lanciano carote

Manifestazione regionale, il corteo è giunto in piazza Unità a Trieste. Gli studenti lanciano carote

Trieste - La manifestazione della CGIL regionale contro le politiche dell'austerità, in programma a Trieste, in piazza Verdi, a partire dalle 10, è giunta in piazza Unità d'Italia. Gli studenti si sono portati davanti alla Prefettura, dove stanno iniziando a lanciare carote e uova. Gli studenti vogliono entrare, ma c'è un cordone di polizia in tenuta anti sommossa davanti al portone.

La manifestazione è proseguita in direzione dell'Ufficio scolastico regionale, dove una delegazione è stata ricevuta dai funzionari, e si è conclusa presso l'Istituto Nautico, dove ha avuto luogo un'assemblea. In piazza Unità è rimasto un tappeto di uova e carote.

Il corteo nella mattinata si era snodato dalle scuole cittadine fino a congiungersi con i manifestanti della CGIL in piazza Verdi e poi confluire in piazza Unità passando per via Mazzini, le Rive e piazza della Borsa. Il corteo — riferisce una partecipante — è stato festoso e ordinato, con la presenza di molti genitori e insegnanti accanto agli operai della Sertubi e ai no-tav. C'è stata una sosta sotto la sede dell'Unione europea per protestare contro la politica comunitaria di austerità.

Notevoli i disagi al traffico cittadino. Alcune corse di autobus sono state deviate e si sono formate code.

 


Sertubi di Trieste: nuova protesta degli operai, incatenati ed in sciopero della fame

Sertubi di Trieste: nuova protesta degli operai, incatenati ed in sciopero della fame

Trieste - Si preparano a passare la seconda notte all'addiaccio e in sciopero della fame i 4 operai della Sertubi Jindal che da venerdì 9 novembre pomeriggio sono incatenati, alcuni al portone del Municipio, altri al container in piazza della Borsa, scelta come fulcro del presidio di protesta contro l'annunciata ristrutturazione aziendale che prevede 148 esuberi su 208.

Le condizioni dei manifestanti, legati con catene e lucchetti alle caviglie, vengono monitorate ogni 4-6 ore dai paramedici del 118.
Per tutta la giornata si sono susseguite manifestazioni di solidarietà dei cittadini.

Appoggio bipartisan del Consiglio comunale che convocherà una seduta straordinaria del Consiglio. Disponibilità del sindaco, Roberto Cosolini. I capigruppo comunali hanno chiesto la presenza del presidente della regione Tondo alla seduta del Consiglio.

I dipendenti della Sertubi rischiano di perdere non solo il lavoro ma anche il diritto alla cassa integrazione. L'esasperazione per le mancate risposte sulla nuova procedura di cassa integrazione e il piano di ristrutturazione aziendale sono le ragioni che hanno spinto alla nuova protesta.

La cassa integrazione scadrà a fine novembre e, se non sarà rinnovata, lascerà senza alcun ammortizzatore sociale 180 persone. Alcune settimane fa un gruppo di operai era salito sul tetto dello stabilimento, a 20 metri di altezza, per più di un giorno, per protestare contro il progetto di riduzione degli organici.

Al confine sloveno di Mattonaia arrestate sette persone in stato di clandestinità

Al confine sloveno di Mattonaia arrestate sette persone in stato di clandestinità

Trieste - La Polizia di frontiera ha rintracciato sette persone in stato di clandestinità, in località Mattonaia, a ridosso del confine sloveno. Sei di loro sono di nazionalità marocchina, di età tra i 22 e i 32 anni; il settimo, un uomo di cittadinanza pakistano di 32 anni, viaggiava a bordo di un pullman proveniente dalla Slovenia

Secondo i primi accertamenti, i giovani extracomunitari sarebbero arrivati in Italia dalla Grecia nascosti nel rimorchio di un autocarro. Una volta abbandonati dall'autista del veicolo, avrebbero proseguito il viaggio a piedi, finché non sono stati fermati da una pattuglia impegnata nelle attività di retrovalico.

Due giovani del Marocco hanno avanzato la richiesta di asilo politico e sono stati messi a disposizione del locale Ufficio Immigrazione, mentre gli altri quattro sono stati riammessi in Slovenia secondo i vigenti accordi.

Per quanto riguarda il cittadino pakistano, dalle verifiche è emerso che era privo dei requisiti per l'ingresso e il soggiorno sul territorio nazionale. È stato pertanto indagato per violazione della normativa sull'immigrazione e riammesso in Slovenia.

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Direttore: Maurizio Pertegato
Capo redattore: Tiziana Melloni
Redazione di Trieste: Serenella Dorigo
Redazione di Udine: Fabiana Dallavalle

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