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Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

Lo Sport riparte dal cuore grazie alla Fondazione Crt Trieste

Lo Sport riparte dal cuore grazie alla  Fondazione Crt Trieste

Trieste - Trentotto  impianti sportivi della provincia di Trieste a breve potranno disporre di altrettanti defibrillatori automatici ad accesso pubblico acquistati dal Coni – Comitato regionale del Friuli Venezia Giulia grazie a un contributo - a copertura totale della spesa - della Fondazione CRTrieste.

I dispositivi salvavita acquistati saranno ubicati negli impianti che sono stati selezionati tenendo conto del rispettivo bacino di utenza, di eventuali presenze di polisportivi e cercando di dare una copertura omogenea sul territorio. Tra essi molti saranno destinati alle palestre di istituti scolastici. Un intervento che va a coprire oltre la metà del fabbisogno che ha rilevato il Coni nella provincia di Trieste a seguito delle recenti disposizioni ministeriali in materia. 

<<Ancora una volta grazie alla generosità della Fondazione CRTrieste, da sempre attenta al bene della collettività e sensibile alla promozione sportiva, si è riusciti a dotare impianti sportivi e palestre scolastiche, distribuiti sull’intero territorio della Provincia, di 38 apparecchiature salvavita che permetteranno di proseguire le attività sportive nel rispetto della Legge >>  ha dichiarato Francesco Cipolla, Vicepresidente del Coni regionale FVG. 

Al fine di salvaguardare la salute dei cittadini che praticano un'attività sportiva non agonistica o amatoriale, infatti, nel 2013 il decreto Balduzzi, ha disposto alcune garanzie sanitarie; tra le varie, quella della dotazione e l'impiego, da parte delle società sportive sia professionistiche, entro 6 mesi, che dilettantistiche  - entro il mese di ottobre 2015 - di defibrillatori semiautomatici e di eventuali altri dispositivi salvavita. Restano escluse le società dilettantistiche che svolgono attività a ridotto impegno cardiocircolatorio. Un onere che resta a carico delle stesse società che però possono associarsi se operano nello stesso impianto o accordarsi con i gestori degli impianti. 

Le società sportive operanti nella provincia di Trieste sono circa 800, mentre le strutture dove vengono svolte le attività sono circa 66, in quanto ogni singolo impianto è normalmente utilizzato da più società sportive. Solo 8 di questi erano già attrezzati di defibrillatori.

A Trieste sono ventinove  le strutture che beneficeranno di questo intervento: Campo di Calcio Borgo S.Sergio, Polisportivo Comunale di Altura, Polisportivo Draghicchio di Cologna, Polisportivo Comunale Artistica '81, Pista in erba sintetica 3Camini, Polet, Palestra Scuola F.Levstik , Palestra Scuola Kosovel – Tommasini, Palestra Scuola Zupancich, Palestra Scuola C. Suvich, Pala Gioni, Polisportivo di Basovizza, L.S. Galilei, I.T.G. Max Fabiani, I.T.I. Volta, Polisportivo Comunale Bor, Polisportivo di Opicina, Pat, Ginnastica Triestina, L.G. Petrarca, L.S. Oberdan, I.T.C. L. Da Vinci, Salesiani - Don Bosco, Cus, Palestra Comunale di via Frescobaldi, Circolo Marina Mercantile, Società Triestina della Vela e due altre in definizione con il Comune di Trieste; due (2) defibrillatori andranno a impianti siti a Duino Aurisina alla Pietas Julia e al Polisportivo San Marco; uno (1) a Monrupino al campo Sportivo Comunale; tre (3) a Muggia al Bacino Canottaggio Pullino, allo Stadio Zaule - Calcio e uno in definizione con l’amministrazione comunale; per finiredue (2) sono destinati al Campo sportivo comunale e al Calcio - Domio - Barut di San Dorligo della Valle e uno (1) al Campo di calcio Primorje di Sgonico. 

<<La Fondazione CRTrieste crede in questa iniziativa – sottolinea Renzo Piccini, Vicepresidente del CdA della Fondazione CRTrieste – poiché si tratta di un intervento che consentirà a queste società sportive di proseguire con maggiore serenità la loro attività, rispettando le recenti disposizioni di legge. Oltre a questo la Fondazione ritiene che potrà contribuire alla promozione di una cultura della prevenzione e alla tutela della salute soprattutto in situazioni, come l'arresto cardiaco, dove la tempestività dell'intervento è fondamentale per aumentare le possibilità di sopravvivenza>>.

 

 

Vaccino antinfluenzale: i lotti bloccati non erano stati distribuiti in Friuli Venezia Giulia

Vaccino antinfluenzale: i lotti bloccati non erano stati distribuiti in Friuli Venezia Giulia

Trieste - "Da un approfondimento effettuato con la stessa Novartis e con il Dipartimento Servizi Condivisi, che provvede all'acquisizione dei vaccini in Friuli Venezia Giulia, è stato accertato che i lotti non sono stati acquistati né distribuiti nel nostro territorio. Le strutture sanitarie regionali, pertanto, non hanno mai avuto la disponibilità dei lotti in questione".

Lo rende noto in un comunicato diffuso il 28 novembre l'assessore regionale alla Salute Maria Sandra Telesca, a seguito delle segnalazioni di quattro eventi avversi gravi, di cui tre fatali, verificatisi in Italia, in concomitanza temporale con la somministrazione di dosi provenienti dai due lotti 142701 e 143301 del vaccino antinfluenzale FLUAD.

In attesa di disporre degli elementi necessari per valutare un eventuale nesso di causalità, nel pomeriggio di giovedì 27 novembre il Ministero della Salute e l'Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) ne hanno disposto, in via cautelativa, il divieto di utilizzo.

Tale blocco è stato disposto in quanto sono state ritenute necessarie alcune verifiche per garantire la sicurezza delle persone.

Il direttore dell’Agenzia del Farmaco (Aifa), Luca Pani, in un'intervista al "Corriere della Sera" ha dichiarato che "stanno arrivando segnalazioni anche in relazione ad altri lotti del vaccino antinfluenzale Fluad. Tuttavia, dobbiamo confermarle".

L'Aifa si attende ora altre segnalazioni, anche per "la fobia dovuta all’esposizione mediatica".

"Non c’è una relazione diretta fra la somministrazione del vaccino e le morti" ma "c’è una concordanza sospetta" ha detto Luca Pani.

"Si tratta comunque di un evento limitato e circoscritto il cui eventuale nesso di causalità deve essere ancora dimostrato" scrive ancora l'assessore Telesca nel comunicato, rassicurando i cittadini sul fatto che "da parte della Regione Friuli Venezia Giulia è stata immediatamente richiesta al Ministero della Salute ogni informazione utile in merito ai vaccini".

Anche i medici di medicina generale, i dipartimenti di prevenzione e tutti gli organismi interessati sono già stati avvertiti.

Trieste capitale della Medicina Complessa: passo in avanti nel dialogo fra le varie discipline scientifiche

Trieste capitale della Medicina Complessa passo in avanti nel dialogo fra le varie discipline scient

Trieste – Trieste diventa riferimento internazionale per la medicina “complessa” e le scoperte, di primaria importanza per la salute, che possono derivare dal “dialogo” fra la medicina, la fisica, la psicologia, la biofilia, la spiritualità e l’arte.

Sono entusiasmanti i risultati del convegno “La fisica comunica con medicina, arte e spiritualità”, una “due giorni” curata da AMeC con Smile Tech, che si è conclusa, domenica 23 novembre, al Centro Internazionale di Fusica Teorica di Miramare. Esperti italiani e stranieri si sono alternati illustrando e dimostrando la possibilità di intervenire e curare le malattie croniche degenerative grazie all’interdisciplinarietà delle ricerche, potenziando l’azione delle terapie nel quadro di un intervento di medicina “complessa”.

Lo ha evidenziato il medico gastroenterologo Fabio Burigana, promotore del convegno: Esistono ipotesi innovative di cura a partire dall'osservazione delle analogie fra fisica e medicina? La risposta è senz’altro affermativa, come hanno dimostrato i lavori delle due giornata del convegno.

«Le leggi della fisica quantistica sono attive nella regolazione del genoma e questo potrà aprire nuove prospettive nella terapia delle malattie cronico degenerative – ha spiegato Burigana -una delle novità più rilevanti emerse nell’ambito del convegno  è l’incidenza della fisica quantistica anche sul piano biologico».

Gli ha fatto eco il fisico e docente Claudio Verzegnassi, fra i curatori del convegno, con un intervento che ha valorizzato l’apporto a Trieste del fisico di Washington Philip Kurian in relazione alle potenzialità dischiuse dalla fisica quantistica sul piano terapeutico. «Le nuove ricerche di AMec Trieste dimostrano la possibilita’ di intervenire sul genoma umano attraverso specifici fattori di regolazione così come attraverso lo studio e la modulazione dei campi elettromagnetici».

Davvero notevole la relazione dello psicologo Paolo Zucca, che ha illustrato le novità legate ai suoi studi di biofilia: «L’importanza della relazione dell’uomo con il mondo naturale ha la stessa importanza del comportamento sociale della nostra specie e le conseguenze di questa privazione sono molto gravi a livello emozionale, cognitivo, estetico e spirituale. La sola visione di stimolazioni “naturali” in seguito alla somministrazione di un evento stressante produce un recupero significativo di vari parametri fisiologici (pressione arteriosa, attività cardiaca, tensione muscolare, etc.) in un tempo molto breve. Questo significa che l'ambiente in cui si vive ha ricadute importanti: se due pazienti sono ricoverati nella stessa stanza e nelle stesse condizioni (stessa operazione, stessa equipe ecc), si è verificato che il paziente con vista sul giardino necessita di un numero inferiore di antidolorifici e viene dimesso prima del paziente col letto esposto verso il corridoio».

A conclusione del convegno AMec ha annunciato che l’appuntamento dedicato alla medicina complessa diventerà annuale, sempre con sede a Trieste, e di aver avviato una ricerca condotta in partnership con l’Università di Bologna e con il sostegno di Wartsila: i risultati saranno presentati a breve, a conclusione dell’iter di studio. Fra i relatori  anche il saggista e teologo Vito Mancuso, il fisico e studioso di genoma di Washington Philip Kurian, il teorico dell’informazioneGiuseppe O. Longo, il fisicoHans Grassmann, lo psichiatra Diego Frigoli, il Direttore del servizio di Psicologia Clinica Ospedaliera del Dipartimento Oncologico AUSL di Bologna Gioacchino Pagliaro e molti altri.

 Il convegno di Trieste suggella l’ampio progetto “Esplorando nuove vie: la complessità” che nelle scorse settimane aveva proposto, a Trieste, diverse conferenze aperte al pubblico. Info www.smileservice.it.: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. tel 040 3481631.

 

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