• Home
  • Attualità
  • Cronaca
  • Spettacoli
  • Cultura
  • Benessere
  • Magazine
  • Video
  • EN_blog

Ven09202024

Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

Salute in Europa, Italia seconda per speranza di vita: merito delle buone abitudini alimentari

Salute in Europa, Italia seconda per speranza di vita: merito delle buone abitudini alimentari

Bruxelles - Vytenis Andriukaitis, commissario europeo per la Salute e la sicurezza alimentare, e Angel Gurría, segretario generale dell'Organizzazione per la Cooperazione Economica e lo Sviluppo, hanno presentato il 3 dicembre i dati comparativi sui sistemi sanitari e la salute nei 28 Stati membri dell'Ue contenuti nel rapporto "Health at a Glance: Europe 2014".

Il rapporto mette in evidenza le tendenze principali dello stato di salute, la spesa sanitaria, le disuguaglianze sanitarie, la qualità delle cure e di accesso alle cure.

Ci sono molti dati interessanti. Ad esempio, l'aspettativa di vita è in costante aumento in Europa, raggiungendo 79,2 anni in media nel 2012 (82,2 anni per le donne e 76,1 per gli uomini). L'aumento è stato di 5,1 anni a partire dal 1990.

Tuttavia, le disparità persistono, con un distacco di 8,4 anni tra il massimo e il minimo tra gli stati membri.

Il capitolo sulla spesa sanitaria è estremamente rilevante: la stretta sui bilanci della sanità continua in molti paesi europei. La spesa media sanitaria nell'Ue era 8,7% del Pil nel 2012. La spesa sanitaria pro capite è diminuita in media del 0,6% l'anno a partire dal 2009, al netto dell'inflazione.

I Paesi che hanno ridotto la spesa sanitaria fatti tagli principalmente ai compensi riconosciuti a fornitori di salute, la spesa farmaceutica e del personale sanitario e dei salari.

In Italia tra il 2003 e il 2013 la spesa sanitaria è cresciuta del 32,7%: un ritmo doppio rispetto all’aumento del Pil nel medesimo periodo, pari al 16,3%, ma già dal 2009 vi è stata un'inversione di tendenza.

Le Regioni che hanno aumentato maggiormente la loro spesa sanitaria nel decennio 2003-2013 sono state quelle del Nord. A guidare la classifica è stato il Friuli-Venezia Giulia.

Dal 2000, il numero di medici pro capite è aumentato in tutti i paesi dell'Ue ad eccezione della Francia, dove è rimasto stabile, e il numero di infermieri praticanti è aumentato in tutti gli Stati membri.

I Paesi Ue adottano tutti la copertura universale per i servizi sanitari essenziali, ad eccezione di Bulgaria, Grecia e Cipro dove una quota significativa della popolazione resta priva di assicurazione. Esiste quasi ovunque il nodo delle lunghe liste d'attesa.

Sono il sovrappeso e l'obesità le situazioni più preoccupanti per l'Ue, assieme all'alcolismo. L'Italia, nonostante sia il principale produttore di vino, con 6,1 litri di alcol pro capite, è ultima in classifica. Prima è la Lituania, che ha un consumo di alcolici doppio rispetto al nostro.

In Europa comunque, secondo il rapporto, c’è un elevato consumo di alcol, il più alto al mondo, pari a oltre 10 litri pro capite l’anno.

L’Italia è al primo posto per il consumo di frutta e la percentuale di obesi sopra i 15 anni è del 10,1%, rispetto al 16,7% della media Ue. Secondo il rapporto quindi l’Italia continua a mantenere buoni indicatori di salute. Non è un caso quindi che il nostro Paese è al secondo posto per longevità con un'aspettativa di vita di 82,4 anni, poco dietro la Spagna che è prima con 82,5 anni, mentre è ultima la Lituania con 74,1 anni.

Per l'Ue, sono necessarie politiche e strategie comunitarie per promuovere stili di vita sani, migliorare la prevenzione, la diagnosi precoce e il trattamento delle malattie nei Paesi che sono più indietro.

Ebola: a Trieste incontro tenuto da Chiara Castellani, medico presso l'ospedale di Kimbau in Congo

Ebola: a Trieste incontro tenuto da Chiara Castellani, medico presso l'ospedale di Kimbau in Congo

Trieste - Quello dell'ebola è un virus estremamente aggressivo ed è molto infettivo. Provoca una serie complessa e rapidissima di sintomi, dalle febbri emorragiche al dolore ai muscoli e agli arti e numerosi problemi al sistema nervoso centrale. La prima scoperta del virus risale al 1976, in Congo e Sud Sudan.

Per parlare del virus Ebola, è a Trieste il 5 dicembre Chiara Castellani, medico e missionaria laica, che dagli anni Novanta cura un piccolo ospedale a Kimbau, regione del Bandundu, nello Zaire (oggi Repubblica Democratica del Congo).

In Congo è impegnata nelle emergenze sanitarie come l'epidemia di ebola, il diffondersi della tubercolosi e dell'Aids.

Nel dicembre del 1992, percorrendo in autoambulanza una strada dissestata, rimase vittima di un incidente stradale che le provocò gravissime lesioni al braccio destro. A Kinshasa ha subìto l'amputazione dell'arto.

La mutilazione non limita la sua attività poiché impara a scrivere con la mano sinistra e ad usare la protesi nella quotidianità della sua vita professionale di medico e di chirurgo.

L'incontro, aperto a tutti, si svolge venerdì 5 dicembre alle ore 9.00 presso l'Ateneo triestino.

Vaccino antinfluenzale: attivo da sabato 29 novembre il numero verde 1500

Vaccino antinfluenzale: attivo da sabato 29 novembre il numero verde 1500

Trieste - Da sabato 29 novembre è attivo il numero verde 1500 del ministero della Salute per avere informazioni sui vaccini antinfluenzali.

Sono salite ad 11 le morti di persone anziane per le quali viene presunta una correlazione con l'uso del vaccino Fluad.

L'Agenzia Italiana del Farmaco finora ha bloccato i lotti 142701 e 143301 del vaccino antinfluenzale della Novartis.

Nel frattempo proseguono le indagini sui casi sospetti. A Trieste un'anziana donna è in coma da giorni dopo la somministrazione del vaccino.

Tuttavia l'assessore alla Salute del Friuli Venezia Giulia, Maria Sandra Telesca, nei giorni scorsi, aveva rassicurato sul fatto che in regione non siano stati utilizzati i lotti dei vaccini ritirati.

"Un caso isolato su migliaia fa pensare che non ci sia un collegamento" ha detto l'assessore Telesca.

Nuove evenienze si segnalano in Piemonte e in Toscana. Si tratta di tre persone molto anziane, ultraottantenni, con problemi di salute pregressi.

I carabinieri del Nas di Firenze nel frattempo si sono presentati nella sede della Novartis a Rosia (Siena). Secondo quanto appreso, i militari si sarebbero recati nello stabilimento per sequestrare eventuali giacenze dei due lotti di vaccino ritirati. Nei magazzini dell'azienda tuttavia non sarebbe stata trovata nessuna confezione.

"Non c'è finora nessuna evidenza a suggerire un nesso di causalità tra il vaccino e gli eventi avversi riportati": lo sostiene l'agenzia europea del farmaco Ema che ha aperto una indagine. "La sospensione è precauzionale, i test sui lotti sono in corso e vi è un'analisi dettagliata delle relazioni che arrivano dall'Italia".

È quanto emerge da una nota diffusa dalla stessa agenzia. "L'Agenzia europea per i medicinali (Ema), sta lavorando con l' agenzia italiana del farmaco (Aifa) e altre autorità regolatorie del farmaco dell'Ue per indagare sulle cause di eventi avversi gravi, inclusi decessi, in un numero ridotto di pazienti anziani che avevano ricevuto il vaccino antinfluenzale Fluad" si legge nella nota.

La questione sarà discussa dal comitato di farmacovigilanza e valutazione del rischio, un organismo scientifico che riunisce gli esperti europei sulla sicurezza dei medicinali, a partire da lunedì 1 dicembre si legge ancora nella nota, in cui si sottolinea che "gli Stati membri dell'Ue continuano con le loro campagne di vaccinazione antinfluenzale, in quanto l'influenza può causare malattie gravi o la morte soprattutto negli anziani e nelle persone con malattie croniche".

Chi siamo

Direttore: Maurizio Pertegato
Capo redattore: Tiziana Melloni
Redazione di Trieste: Serenella Dorigo
Redazione di Udine: Fabiana Dallavalle

Pubblicità

Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 

Privacy e cookies

Privacy policy e cookies

Questo sito è impostato per consentire l'utilizzo di tutti i cookie al fine di garantire una migliore navigazione. Se si continua a navigare si acconsente automaticamente all'utilizzo. Per comprendere altro sui cookie e scoprire come cancellarli clicca qui.

Accetto i cookie da questo sito.