Economia
Ex Ideal Standard e nuova Cooperativa Idealscala: la Regione convoca un tavolo di lavoro
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- Pubblicato Lunedì, 20 Ottobre 2014 23:38
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Pordenone - Un tavolo sul futuro della ex "Ideal Standard" sarà convocato venerdì prossimo 24 ottobre dalla Regione Friuli Venezia Giulia, per ascoltare le ragioni della nuova iniziativa imprenditoriale, promossa della Cooperativa Ceramiche Idealscala per continuare l'attività dello stabilimento di Orcenico di Zoppola (Pn), e verificarne il percorso.
Lo ha confermato l'assessore regionale al Lavoro Loredana Panariti, che sarà al Tavolo assieme alla direzione centrale Attività produttive della Regione FVG.
La richiesta di un intervento della Regione è arrivata dalle organizzazioni sindacali, che si sono mobilitate in questi ultimi giorni per impedire il trasferimento di alcuni macchinari da Orcenico a un altro stabilimento della Ideal Standard, deciso prima del confronto con la proprietà sul progetto di reindustrializzazione della Cooperativa.
"L'obiettivo di giungere ad una soluzione positiva della vertenza Ideal Standard - ha confermato Panariti - è stato ed è l'impegno della nostra Amministrazione che non ha mai mancato di portare il proprio fattivo contributo al Tavolo delle trattative".
"Credo vadano messi in evidenza - ha aggiunto Panariti - gli sforzi che la Regione ha fatto e continuerà a fare affinché, pur in un quadro di crisi, si trovino delle soluzioni positive per le lavoratrici e i lavoratori".
Economia regionale al palo, soffrono consumi e commercio. Fanno eccezione le esportazioni
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- Pubblicato Lunedì, 20 Ottobre 2014 13:05
- Scritto da Redazione Ilfriuliveneziagiulia
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Pordenone - Dopo la terza consecutiva valutazione negativa delle prospettive per la nostra Regione, con la tripla "B" di Standard & Poors, giungono altre notizie - buone e meno buone - sull'andamento dell'economia nelle nostre province.
Nella mattinata di lunedì 20 ottobre è stato presentato presso l'Ascom-Confcommercio il “Diario Economico Pordenone” con i principali indicatori congiunturali del 2° trimestre 2014 per l'Italia, il Friuli Venezia Giulia e la provincia di Pordenone.
Sono intervenuti il presidente provinciale Confcommercio Imprese per l’Italia, Alberto Marchiori e il responsabile del Centro studi ricerche e formazione-Format Pierluigi Ascani.
I dati elaborati dal Format hanno mostrato come la situazione di stagnazione, accompagnata da un indebitamento senza precedenti, tolga ossigeno alle imprese, strozzate dalle tasse.
Le aziende, in particolare quelle del commercio, continuano a chiudere e la disoccupazione aumenta: nel territorio, come d’altra parte nel resto d’Italia, quest'ultima, oggi, è raddoppiata rispetto al 2005.
È allarmante il dato diffuso di recente dalla Commissione UE (Rapporto sulla competitività) che sottolinea come la produzione industriale italiana sia calata del 25% dal 2007 ad oggi.
Il settore più in crisi è senz'altro quello del commercio. Le aziende continuano a chiudere a ritmo incalzante e non c'è bisogno di leggere le tabelle per rendersene conto, basta fare un giro in Regione: nei centri commerciali e nei centri storici ormai le saracinesche chiuse sono all'ordine del giorno. L’indice dei consumi elaborato da Confcommercio è sceso dal 94,5% di fine 2011 all'89% di ottobre 2014, lontanissimo dai livelli pre-crisi.
Le esportazioni restano l'ancora di salvezza. Merito di alcuni settori che riescono ad avere successo nei mercati esteri.
Lo evidenza il "report sull'economia regionale" dell'ufficio studi di Banca Popolare di Vicenza, uscito nella stessa giornata di lunedì 18. La produzione industriale è cresciuta con un +5,8% annuo, come il fatturato, +6,7% annuo, grazie al buon andamento registrato dalle vendite sia sul mercato interno sia su quello estero, e anche dei nuovi ordinativi, +4,4% annuo.
Si difendono bene le eccellenze nel campo manifatturiero, come il gruppo Danieli, che ha annunciato che crescerà nei prossimi anni a due cifre.
È di qualche giorno fa la celebrazione, a Buttrio (Ud) del centenario dell'azienda, che è nata nel 1914 a Brescia. L'amministratore delegato Gianpietro Benedetti in tale occasione ha detto che "da oltre un decennio cresciamo bene e da alcuni esercizi ci siamo stabilizzati sui 3 miliardi di fatturato. Ma non ci possiamo permettere di stare fermi".
Benedetti in particolare si è detto soddisfatto del business nel settore dell'alluminio e in particolare in Austria, dove il gruppo friulano ha installato due impianti.
Riuscirà il nuovo Piano di sviluppo delle politiche industriali della Giunta a dare una svolta al futuro della nostra regione? L'assessore Bolzonello confida nei Consorzi industriali, che debbono tornare alla loro vocazione originaria "di attrarre impresa, di fare impresa".
Il sistema dei Consorzi in regione oggi rappresenta solo il 6 per cento dell'industria del Friuli Venezia Giulia. Per Bolzonello "occorre raddoppiare la presenza delle industrie all'interno dei Consorzi, che verranno semplificati ed a cui verrà data una nuova 'mission' ".
Un discorso analogo riguarderà anche i Distretti, "che saranno rivisti e che subiranno una significativa trasformazione portando le aziende all'interno delle nostre grandi filiere".
Le altre "parole d'ordine" saranno quindi competitività, in particolare in prospettiva export, e la conferma dell'attenzione sugli investimenti in Ricerca e Sviluppo e sulla qualificazione formativa di imprenditori e lavoratori.
Per fare ciò "abbiamo però bisogno anche di grandi semplificazioni; di una riscrittura completa, non un semplice rattoppo, delle normative che riguardano il settore manifatturiero", ha detto Bolzonello.
La Procura della Repubblica presenta istanza di fallimento nei confronti delle Coop
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- Pubblicato Venerdì, 17 Ottobre 2014 23:55
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Trieste - La Procura della Repubblica di Trieste ha presentato istanza di fallimento nei confronti delle Cooperative Operaie di Trieste, Istria e Friuli, in quanto la società "non è più in grado di far fronte alle proprie obbligazioni". Lo comunica la stessa Procura in una nota del 17 ottobre.
Nel comunicato si legge che "Scopo della procedura avviata è il salvataggio di Coop, con particolare attenzione all'esigenza di garantire l'interesse dei soggetti deboli: i 600 e più lavoratori, e i titolari del prestito sociale, decine di migliaia di piccoli risparmiatori, molti di loro probabilmente non giovani, cui il default arrecherebbe un nocumento patrimoniale ma anche emotivo; senza scordare che l'onda lunga della loro incapienza economica si propagherebbe a lungo e lontano, e coinvolgerebbe l'intera città".
"La Procura della Repubblica - prosegue la nota - è fiduciosa nel buon esito della vicenda, nel raggiungimento dell'obiettivo, che è salvare Cooperative Operaie; ma deve essere chiaro che è un obiettivo raggiungibile solo con un'ampia collaborazione di tutte le istituzioni e di soggetti imprenditoriali esterni".
Lo stato di dissesto dei bilanci delle Coop era stato denunciato già due anni fa dal comitato indipendente di soci denominato "Difendiamo le Cooperative Operaie di Trieste Istria e Friuli", sostenendo l'ipotesi che vi fossero anomalie nella gestione.
Per il comitato sarebbero innegabili le responsabilità dei 18 amministratori della cooperativa, che hanno mantenuto per anni le proprie cariche. Secondo i promotori del comitato, essi avrebbero trascinato l'azienda in un indebitamento incontrollato nascondendo alla più parte dei soci la reale situazione.
Da parte sua l'amministrazione regionale, per voce del competente assessore e vicepresidente Sergio Bolzonello, ha dichiarato che "I nostri uffici sono stati già attivati per seguire la vicenda delle Cooperative Operaie, che stavamo del resto monitorando da mesi. Siamo al lavoro da tempo e le soluzioni per affrontare questa fase di difficoltà sono perciò già all'esame dell'Amministrazione regionale. Il nostro impegno c'è stato, c'è e ci sarà nei confronti delle Cooperative Operaie".
"Cercheremo di capire meglio il tipo di provvedimento assunto dalla Procura - ha aggiunto Bolzonello - ma comunque lo spirito è quello di risolvere i problemi e siamo fiduciosi che le difficoltà possano essere superate".
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