Economia
Piani della cooperativa Ideal Scala valutati positivamente da Ministero, Regione e parti sociali
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- Pubblicato Giovedì, 30 Ottobre 2014 21:46
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Pordenone - Si è svolto il 30 ottobre presso il Ministero dello Sviluppo Economico un incontro finalizzato al sostegno della neocostituita cooperativa Ideal Scala.
"Il documento condiviso oggi a Roma è un percorso positivo da portare avanti con il comune impegno di tutte le parti".
Così ha dichiarato la presidente della Regione Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani, che era accompagnata dall’assessore al Lavoro Loredana Panariti, al termine dell’incontro al Ministero Sviluppo economico rispetto al piano industriale della cooperativa ceramiche Ideal Scala, destinata a subentrare nella gestione dello stabilimento di Orcenico della Ideal Standard.
La Confcooperative di Pordenone a sua volta ha ritenuto l’incontro costruttivo. Il Ministero ha condiviso il piano aziendale della cooperativa, c’è la conferma della validità degli accordi presi nei precedenti tavoli negoziali sia per la proroga della cassa integrazione che della fase di avviamento della nuova realtà imprenditoriale della cooperativa.
"Anzi, da Roma sono pronti a supportare la fase di avvio, riconoscendo la validità del progetto della cooperativa”. Ha detto il Direttore di Confcooperative Pordenone Marco Bagnariol, presente all’incontro al Ministero.
Lo stesso Bagnariol ha parlato di un “incontro positivo”. Al Mise erano presenti anche il Presidente di Unindustria Pordenone, Michelangelo Agrusti, e l’amministratore delegato di Bpi Italia, Maurizio Mirri, oltre alle rappresentanze sindacali territoriali.
Il prossimo appuntamento a breve è fissato per lunedì 3 novembre al Ministero del Lavoro per la proroga della cassa integrazione a favore dei lavoratori Ideal Standard, successivamente ci sarà un nuovo incontro tra la cooperativa Idealscala e l’azienda Ideal Standard.
Complessa trattativa tra Ideal Scala e Ideal Standard: la cooperativa chiede il 60% degli impianti
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- Pubblicato Mercoledì, 29 Ottobre 2014 21:48
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Pordenone - La cooperativa Ideal Scala ha partecipato il 29 ottobre a Milano ad un incontro con Ideal Standard ed ha presentato ufficialmente all'azienda una serie di richieste per il subentro nella gestione dello stabilimento di Orcenico di Zoppola, con l'obiettivo di salvaguardare i 400 posti di lavoro attualmente a rischio.
La richiesta, illustrata nel vertice di Milano, è stata inviata anche alla Regione Friuli Venezia Giulia e al Ministero dello Sviluppo economico.
Da quanto si è appreso, Ideal Scala ha sollecitato precise garanzie circa l'utilizzo dei marchi, la cessione di una quota di volumi produttivi e sopratutto per quanto riguarda la disponibilità degli impianti, annunciando che al nuovo soggetto servirebbe l'utilizzo di almeno il 60% di quelli attuali.
I vertici di Ideal Standard hanno preso atto delle richieste, riservandosi di comunicare la propria decisione dopo il summit in programma giovedì 30 ottobre al Mise, dove si affronta il tema della reindustrializzazione del sito produttivo, e al quale l'azienda non è stata invitata.
Ideal Standard, in un comunicato stampa emesso al termine dell'incontro svoltosi a Milano "conferma che nel corso dell'incontro odierno con rappresentanti della Cooperativa Ceramica IdealScala non è stato presentato alcun piano industriale e commerciale ma solo una lista preliminare di macchinari".
"Tale lista - prosegue la nota - non è compatibile con l'implementazione del piano industriale degli stabilimenti di Trichiana e Roccasecca, presentato 15 mesi fa. Qualunque sia il piano industriale della cooperativa, la sua compatibilità con il piano di Ideal Standard e il trasferimento sollecito degli impianti da Orcenico, prima di lunedì - conclude - rappresentano le condizioni da soddisfare per la prosecuzione del negoziato".
Ideal Standard chiede inoltre di separare la trattativa sulla cessione dello stabilimento di Orcenico da quella con i sindacati sulla proroga della cassa integrazione. Lo rende noto il direttore di Confcooperative Pordenone, Marco Bagnariol, presente anche lui a Milano, e che giovedì 30 è a Roma al nuovo incontro programmato tra le parti al Ministero dello sviluppo economico.
"Si è trattato di un incontro costruttivo - ha commentato Bagnariol -: a parte alcune riserve reciproche c'è la volontà di raggiungere presto l'intesa sulla prosecuzione dell'attività di produzione, incaricandone la cooperativa di lavoratori. Da parte dell'azienda è stato chiesto di separare questa trattativa dall'altra in corso con i sindacati sulla proroga della cassa integrazione. Sotto questi auspici - conclude - ci prepariamo al nuovo incontro al Ministero".
Cooperative Operaie: non disperdere patrimonio, valore e competenze. Al vaglio piano di salvataggio
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- Pubblicato Mercoledì, 29 Ottobre 2014 14:32
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Trieste - Il 28 ottobre il collegio giudicante del Tribunale fallimentare di Trieste, presieduto dal dott. Arturo Picciotto, ha rinviato la decisione sull’istanza di fallimento delle Cooperative Operaie. Ne dà notizia un comunicato ufficiale dell'azienda.
Il provvedimento è stato preso – si legge nel dispositivo del Tribunale di Trieste - “in considerazione delle prospettive di possibile superamento della crisi aziendale evidenziate nella relazione depositata lo scorso 24 ottobre dall’amministratore giudiziario”. L’incarico di Amministratore Giudiziario delle Cooperative Operaie all’avv. Maurizio Consoli è stato quindi confermato in funzione del raggiungimento di questi obiettivi.
Come si legge nel dispositivo del collegio giudicante, pronunciato dai magistrati dott. Arturo Picciotto (presidente), dott. Riccardo Merluzzi e dott. Daniele Venier (relatore), il Tribunale ha riconosciuto come “l’attività concretamente espletata dall’amministratore giudiziario stia garantendo, proprio nell’ottica della tutela dell’integrità dell’impresa e del patrimonio e nella piena trasparenza degli elementi raccolti, il mantenimento dell’operatività aziendale, favorendo nel contempo serie prospettive di composizione della crisi”.
Sottolineando altresì che l'ipotesi di piano di salvataggio, “di contenuto apprezzabilmente migliorativo rispetto a quello prospettato anteriormente alla presentazione dell’istanza di fallimento del P.M., appare rispondere agli interessi generali relativi alla tutela della garanzia patrimoniale dei creditori”.
“I giudici del Tribunale fallimentare – ha commentato l’avv. Maurizio Consoli - hanno riconosciuto che vi è la concreta possibilità di risolvere la crisi delle Cooperative Operaie, ed è su questo tema che ora è necessario lavorare e focalizzare l’attenzione generale. È questo un segno evidente di fiducia nella possibilità di recuperare l’azienda”.
“Risolvere la crisi delle Cooperative Operaie significa trovare una soluzione per non disperderne il valore e le competenze: ciò permetterà ai soci prestatori di vedere garantiti i propri risparmi e al sistema economico locale di non perdere risorse in termini di posti di lavoro e di servizi sul territorio. Si tratta di un percorso molto complesso – ha precisato l’avv. Consoli – che ha bisogno di grande concretezza, di collaborazione e positiva interazione con le istituzioni, con le parti sociali e con il sistema cooperativo nazionale”.
“Chiediamo ai fornitori di fare la propria parte continuando a inviare la merce ai nostri punti vendita, mantenendo le condizioni per un’incisiva soluzione della crisi, anche a garanzia dei loro crediti. Ai soci e ai clienti delle Cooperative Operaie chiediamo di avere fiducia in quanto si sta facendo”.
“La decisione del Tribunale fallimentare di proseguire nell’amministrazione giudiziaria – ha concluso l’avv. Consoli – va letta nella logica di agire nell’interesse del sistema economico-sociale, tutelando i fornitori, i dipendenti e i soci che hanno investito nel prestito sociale. È importante interpretare le decisioni della Procura e del Tribunale fallimentare come un intervento regolatore e di controllo”.
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