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Cooperative Operaie: non disperdere patrimonio, valore e competenze. Al vaglio piano di salvataggio
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- Categoria: Economia e mercati
- Pubblicato Mercoledì, 29 Ottobre 2014 14:32
- Scritto da Redazione Ilfriuliveneziagiulia
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Trieste - Il 28 ottobre il collegio giudicante del Tribunale fallimentare di Trieste, presieduto dal dott. Arturo Picciotto, ha rinviato la decisione sull’istanza di fallimento delle Cooperative Operaie. Ne dà notizia un comunicato ufficiale dell'azienda.
Il provvedimento è stato preso – si legge nel dispositivo del Tribunale di Trieste - “in considerazione delle prospettive di possibile superamento della crisi aziendale evidenziate nella relazione depositata lo scorso 24 ottobre dall’amministratore giudiziario”. L’incarico di Amministratore Giudiziario delle Cooperative Operaie all’avv. Maurizio Consoli è stato quindi confermato in funzione del raggiungimento di questi obiettivi.
Come si legge nel dispositivo del collegio giudicante, pronunciato dai magistrati dott. Arturo Picciotto (presidente), dott. Riccardo Merluzzi e dott. Daniele Venier (relatore), il Tribunale ha riconosciuto come “l’attività concretamente espletata dall’amministratore giudiziario stia garantendo, proprio nell’ottica della tutela dell’integrità dell’impresa e del patrimonio e nella piena trasparenza degli elementi raccolti, il mantenimento dell’operatività aziendale, favorendo nel contempo serie prospettive di composizione della crisi”.
Sottolineando altresì che l'ipotesi di piano di salvataggio, “di contenuto apprezzabilmente migliorativo rispetto a quello prospettato anteriormente alla presentazione dell’istanza di fallimento del P.M., appare rispondere agli interessi generali relativi alla tutela della garanzia patrimoniale dei creditori”.
“I giudici del Tribunale fallimentare – ha commentato l’avv. Maurizio Consoli - hanno riconosciuto che vi è la concreta possibilità di risolvere la crisi delle Cooperative Operaie, ed è su questo tema che ora è necessario lavorare e focalizzare l’attenzione generale. È questo un segno evidente di fiducia nella possibilità di recuperare l’azienda”.
“Risolvere la crisi delle Cooperative Operaie significa trovare una soluzione per non disperderne il valore e le competenze: ciò permetterà ai soci prestatori di vedere garantiti i propri risparmi e al sistema economico locale di non perdere risorse in termini di posti di lavoro e di servizi sul territorio. Si tratta di un percorso molto complesso – ha precisato l’avv. Consoli – che ha bisogno di grande concretezza, di collaborazione e positiva interazione con le istituzioni, con le parti sociali e con il sistema cooperativo nazionale”.
“Chiediamo ai fornitori di fare la propria parte continuando a inviare la merce ai nostri punti vendita, mantenendo le condizioni per un’incisiva soluzione della crisi, anche a garanzia dei loro crediti. Ai soci e ai clienti delle Cooperative Operaie chiediamo di avere fiducia in quanto si sta facendo”.
“La decisione del Tribunale fallimentare di proseguire nell’amministrazione giudiziaria – ha concluso l’avv. Consoli – va letta nella logica di agire nell’interesse del sistema economico-sociale, tutelando i fornitori, i dipendenti e i soci che hanno investito nel prestito sociale. È importante interpretare le decisioni della Procura e del Tribunale fallimentare come un intervento regolatore e di controllo”.