Economia
Proseguono i seminari formativi di "Imprenderò 4.0" con un incontro dedicato alla crescita aziendale
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- Pubblicato Martedì, 28 Ottobre 2014 10:54
- Scritto da Redazione Ilfriuliveneziagiulia
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Udine - Quali sono le capacità organizzative e i passaggi fondamentali da percorrere per far fare strada alle buone idee? Cosa si intende per organizzazione eccellente? Che ruolo riveste l'innovazione nel processo di crescita aziendale?
Queste alcune delle tematiche del seminario "Alle buone idee servono gambe eccellenti" in programma giovedì 30 ottobre, dalle 9.00 alle 18.00, presso la sede del Consorzio Friuli Formazione in Viale Palmanova, 1 a Udine.
Sul sito dedicato al progetto è possibile, inoltre, trovare la programmazione dei prossimi corsi ("Creare e gestire una nuova impresa" e "Costruire start up innovative di successo") e seminari in partenza, i materiali didattici utilizzati dai docenti durante i seminari, una sezione news aggiornata con le opportunità e i contributi (nazionali, regionali, locali) per aprire una startup, un blog ricco di interessanti spunti e le novità dei canali social.
L'incontro "Alle buone idee servono gambe eccellenti" fa seguito al seminario svoltosi il 23 ottobre scorso allo Ial di Pordenone: "Trasferimento d'impresa: perché, come e a che prezzo", che ha riscosso notevole successo.
Come ha evidenziato in una nota il vicepresidente della Regione e assessore alle Attività produttive Sergio Bolzonello, "anche in Friuli Venezia Giulia si registra un'elevata mortalità delle imprese quando i fondatori si ritirano e ancora più elevata quando si arriva alla terza generazione. L'errore più frequente è quello di non pianificare il passaggio, che può invece rappresentare un'opportunità per far crescere l'impresa dal punto di vista produttivo, organizzativo e finanziario".
Uno degli obiettivi che si propone il progetto regionale "Imprenderò 4.0" è quello di superare le criticità che si manifestano in azienda in conseguenza di una mancata o carente programmazione e gestione di questa fase e favorire il rafforzamento dell’impresa nella dimensione produttiva, organizzativa e finanziaria.
Sul sito dedicato al progetto (www.imprendero.eu) c'è una sezione dedicata ai profili dei professionisti che effettuano accompagnamento e consulenza personalizzata a partire dal fabbisogno dell’imprenditore uscente o entrante coinvolti nella fase di cessione d’impresa.
"Tutti i percorsi inseriti nel Progetto Imprenderò 4.0 - ha ricordato l'assessore regionale al Lavoro Loredana Panariti - hanno più in generale l'obiettivo di promuovere e sostenere i processi di ideazione, creazione d'impresa e lavoro autonomo".
Ricordiamo che tutte le attività del progetto Imprenderò 4.0 sono gratuite poiché promosse e finanziate dalla Regione Friuli Venezia Giulia nell’ambito del Fondo Sociale Europeo – Un investimento per il tuo futuro - (Programma operativo 2007/2013 – Asse 2 Occupabilità PPO 2013, Programma Specifico n. 8) e dal Programma esterno parallelo del POR FSER 2007/2013 (rientrante nel Piano di azione e coesione - PAC - Garanzia Giovani Fvg) e sono rivolte sia a giovani di età inferiore ai 30 anni, residenti in Italia e iscritti a Garanzia Giovani sia a persone in stato di disoccupazione, inoccupati, occupati, lavoratori in Cassa integrazione (anche in deroga) o mobilità di età compresa tra i 18 e 65 anni, domiciliati o residenti in Friuli Venezia Giulia.
Ideal Scala, continua la melina dei vertici Ideal Standard sull'uso degli impianti
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- Pubblicato Lunedì, 27 Ottobre 2014 17:40
- Scritto da Redazione Ilfriuliveneziagiulia
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Roma - Nulla di fatto all'incontro svoltosi il 27 ottobre al Ministero del Lavoro, a Roma, tra i vertici italiani della Ideal Standard e i sindacati, per la proroga della cassa integrazione in deroga ai 400 dipendenti dello stabilimento di Orcenico di Zoppola.
Secondo quanto si è appreso, i manager del fondo di investimento Bain Capital, che controlla Ideal Standard, hanno chiesto di posticipare il vertice a dopo l'incontro di giovedì, al Mise, quando sarà illustrato il piano industriale di Ideal Scala, la cooperativa di ex lavoratori che ha proposto di subentrare nella gestione dell'impianto friulano.
"Sembra che l'azienda si diverta a farci perdere tempo, quando invece ogni giorno è decisivo per il rilancio di Orcenico". È il commento a caldo al termine della riunione di Franco Rizzo, segretario "Chimici" Cisl Fvg.
"La scorsa settimana c'era tutto il tempo di illustrare il piano di Ideal Scala, solo che nel faccia a faccia di Milano ci siamo sentiti dire che assegnavano gratuitamente il marchio Senesi e non anche l'uso degli impianti e la cessione di volumi produttivi. Nonostante tutto, noi siamo qui per ricucire e raggiungere l'obiettivo di salvare 400 posti di lavoro e confidiamo che mercoledì 29, a Milano, nell'ennesimo vertice tra Ideal Standard e Ideal Scala si trovi una convergenza", ha concluso.
Dopo l'illustrazione informale del piano industriale nel capoluogo lombardo la settimana scorsa, la cooperativa friulana ufficializzerà i propri impegni in un summit in programma il 30 ottobre al Mise: poi, le parti si rivedranno il 3 novembre, nuovamente al Ministero del Lavoro, per la discussione dei termini per la fondamentale proroga della cassa in deroga.
Maxi truffa da 80 milioni di euro della divisione leasing italiana del gruppo Hypo Bank
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- Pubblicato Domenica, 26 Ottobre 2014 11:33
- Scritto da Redazione Ilfriuliveneziagiulia
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Udine - Ancora pessime notizie riguardo al gruppo bancario austriaco Hypo-Alpe-Adria Bank, uno degli istituti più colpiti dalla crisi finanziaria del 2008 (si parla di debiti per più di 10 miliardi di euro), che dopo essere stato salvato dal governo austriaco e ristrutturato nel 2010, sta ora per essere completamente liquidato, a far data dal 31 ottobre.
Un'inchiesta delle Fiamme Gialle ha accertato che la divisione leasing italiana del gruppo ha manipolato il software per la fatturazione leasing, così da incassare interessi superiori rispetto a quelli del contratto.
È la Guardia di Finanza di Udine, in una nota diffusa il 25 ottobre, a comunicare che si sono concluse le indagini delegate dalla Procura della Repubblica nei confronti di Hypo-Alpe-Adria Bank.
Le indagini erano state avviate a partire da alcuni esposti presentati alla Procura udinese a seguito di un’inchiesta trasmessa dal programma televisivo "Striscia la notizia" nel febbraio del 2013.
Gli accertamenti, delegati al Nucleo di Polizia Tributaria di Udine, hanno permesso di individuare precise responsabilità penali a carico di un sodalizio di dirigenti dell’istituto di credito i quali, quanto meno a partire dal 1997, avevano realizzato una manipolazione del software in uso alla banca per la fatturazione dei leasing al fine di incassare interessi superiori rispetto a quelli addebitabili da contratto.
I “fattori correttivi” utilizzati, applicati a partire dal 2004 ad oltre 54.000 contratti, hanno consentito alla banca di introitare illecitamente la somma di almeno 72.747.000 euro relativi ai leasing gestiti da Hypo-Alpe-Adria Bank SpA nonché di 15.387.000 euro relativi ai contratti gestiti da Hypo Leasing SpA.
Tecnicamente, il principale correttivo fraudolento riguardava il tasso di indicizzazione legato all’Euribor. In caso di aumento del tasso la banca addebitava al cliente una somma pari al 150% di quella dovuta mentre, in caso di riduzione del tasso, ai clienti era accreditato solo il 50% di quanto spettante.
Le indagini del Nucleo di Polizia Tributaria udinese, svolte anche mediante perquisizioni, copiosi accertamenti bancari ed analisi di supporti informatici, hanno trovato pieno riscontro con le consulenze tecniche di natura bancaria affidate ad esperti del settore.
Anche la disamina di una enorme mole di documentazione cartacea ed informatica (1 milione e 300 mila messaggi di posta elettronica) ha permesso di rilevare uno scambio di corrispondenza continuo tra i funzionari indagati circa accordi e richieste finalizzate alla gestione ed alla reiterazione delle condotte delittuose, nonché per favorire uno sparuto numero di clienti “privilegiati” assicurandogli un trattamento di favore (esenti da qualsivoglia fattore correttivo).
La disamina di specifici leasing ha consentito di ricostruire indebite sottrazioni in danno di singoli clienti di oltre 150.000 Euro per tutta la durata del contratto.
Le Fiamme Gialle hanno infine rilevato come, subito dopo l’esecuzione delle prime perquisizioni, alcuni indagati abbiano provveduto a “spogliarsi” dei beni mobili ed immobili di loro proprietà al fine di ostacolare ogni eventuale pretesa da parte dell’Autorità Giudiziaria, sia penale che civile.
Grazie a questo collaudato sistema illecito i bilanci dell’istituto di credito, malgrado il noto periodo di sofferenza per le aziende operanti nel settore, si erano incrementati a tal punto che la Hypo-Alpe-Adria Bank appariva come la società più performante dell’intero Gruppo bancario di appartenenza, permettendo così ai manager di conseguire remunerazioni e premi di valore notevole.
Le indagini si sono concluse con la segnalazione alla Procura della Repubblica di Udine di una associazione per delinquere, composta da 7 persone fisiche, tutte con ruoli apicali in seno alla banca, che operavano in sinergia affinché le condotte fraudolente non fossero di facile individuazione rispetto alle ordinarie verifiche previste in ambito bancario, civilistico e fiscale.
I vertici si sono pertanto resi responsabili del delitto di “Ostacolo all’esercizio delle funzioni delle autorità pubbliche di vigilanza” contemplato dall’art. 2638 del codice civile per aver esposto fatti non rispondenti al vero sulla situazione patrimoniale della società nelle comunicazioni periodiche a Banca d’Italia con riguardo alla classificazione e valutazione dei crediti.
Anche l’istituto di credito è indagato per la violazione del D.Lgs. 231/2001 (Responsabilità amministrativa da reato) in relazione agli illeciti commessi nel suo interesse e a suo vantaggio dal sodalizio criminale.
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