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Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

Economia

Per il terzo anno consecutivo il Friuli Venezia Giulia riceve una valutazione finanziaria di serie B

Per il terzo anno consecutivo il Friuli Venezia Giulia riceve una valutazione finanziaria di serie B

Trieste - L'agenzia di valutazione finanziaria statunitense Standard & Poor's ha confermato il 16 ottobre il rating BBB ("adeguata capacità di rispettare gli impegni finanziari, ma una certa suscettibilità alle condizioni economiche avverse e a un mutamento del quadro") sul debito a lungo termine della regione Friuli Venezia Giulia. Lo comunica una nota dell'agenzia stessa.

Il Friuli Venezia Giulia era stato declassato da "A" a "BBB" nel 2012, anno in cui anche all'Italia nel suo complesso erano state assegnate le tre "B".

"Prevediamo che nel 2013-2015 la Regione Friuli Venezia Giulia (FVG) manterrà solidi risultati di bilancio, principalmente grazie al controllo della spesa e a maggiori proventi tributari, mantenendo pertanto un livello di indebitamento molto contenuto e una posizione di liquidita' molto robusta", spiega la nota di S&P.

Le prospettive sul merito di credito restano comunque negative "poiché riflettono quelle sul rating della Repubblica Italiana (BBB/Negative/A-2) e indicano la possibilità di una revisione al ribasso del rating della Regione, qualora, a parità di condizioni, ci fosse un'ulteriore riduzione del rating sovrano" è scritto nella nota dell'agenza di rating.

"È un risultato molto lusinghiero perché, letto nel merito, riconosce alla nostra regione un'intrinseca forza, legata a un tessuto produttivo e imprenditoriale tradizionalmente solido, propenso più che altrove all'innovazione, a un tasso di disoccupazione inferiore rispetto a quello nazionale, oltre che a una situazione anche sociale meno segnata dalla crisi di quanto non si registri in altre regioni". Con queste parole l'assessore alle Finanze del Friuli Venezia Giulia, Francesco Peroni, ha commentato la notizia.

Ideal Standard, l'azienda tenta di smantellare gli impianti. Presidio ai cancelli dello stabilimento

Ideal Standard, l'azienda tenta di smantellare gli impianti. Presidio ai cancelli dello stabilimento

Orcenico (Pn) - I lavoratori della ex Ideal Standard hanno annunciato che il presidio davanti ai cancelli dello stabilimento di Orcenico continua anche nella giornata di giovedì 16 ottobre.

"Abbiamo ripristinato il presidio con blocco di merci e persone a fronte del fatto che l'azienda ha iniziato a smantellare gli impianti, contrariamente a quanto previsto dall'accordo ministeriale" ha detto Gian Mario Petozzi, rappresentante sindacale RSU Femca-Cisl e presidente della neocostituita cooperativa Idealscala.

"Questo evento - prosegue il presidente - viene colto come l'ennesima provocazione, considerato che siamo in prossimità dell'incontro tra la cooperativa Idealscala e Ideal Standard, che avrà luogo il 22 ottobre a Milano".

"Il presidio continuerà fin tanto che non giungeranno rassicurazioni sul ripristino delle modalità operative concordate, dalla quale l'azienda si è discostata. Alle 14 di oggi (16 ottobre, ndr) è previsto un incontro dove l'azienda darà conto della situazione creatasi".

Le Rappresentanze sindacali unitarie il 15 ottobre avevano inviato una mail ai vertici dell'area Italia dell'azienda, in cui invitavano al rispetto degli accordi siglati il 22 luglio scorso, in particolare per quanto attiene agli incontri locali "programmati per definire le modalità operative utili a definire le attrezzature necessarie al trasferimento ad altri siti".

"Mentre per quel che riguarda il settore ceramica, tale incontro è già stato effettuato il 2 settembre 2014 - si legge nella mail - con elencazione dettagliata di tutte le attrezzature da trasferire verso altri siti, rimane da svolgere l'incontro, che vi sollecitiamo con urgenza, per il wellness, da farsi entro il 15 ottobre 2014 come prevede il punto 9 degli accordi".

"Il tentativo di smantellare impianti utili alla reindustrializzazione del sito di Orcenico, è da considerarsi grave e provocatorio, soprattutto perché intervenuti in prossimità dell'incontro con Ceramiche Idealscala".

"Intimiamo all'azienda di tenere un comportamento conforme agli accordi sottoscritti a livello ministeriale - concludeva la mail - e fintanto che l'azienda non fornirà formale rassicurazione sul ripristino delle modalità concordate, resterà in vigore il blocco della portineria a persone e merci".

Generali, attese positive in vista dell'Investor Day. L'ad Mario Greco: puntiamo sull'Europa

Generali, attese positive in vista dell'Investor Day. L'ad Mario Greco: puntiamo sull'Europa

Trieste - In vista dell'Investor Day delle Generali, previsto a metà novembre, l'amministratore delegato Mario Greco ha rilasciato una lunga intervista al quotidiano finanziario francese "Les Echos", pubblicata il 13 ottobre, in cui vengono affrontati ampiamente i temi dell'economia europea e le prospettive per l'azienda.

Mario Greco sottolinea che "non abbiamo alcuna intenzione di ridurre la nostra esposizione in Europa, dove realizziamo l'essenziale dei nostri profitti".

"La crisi europea - ha osservato l'amministratore - non è dietro di noi e richiede azioni forti dalla politica. È urgente rafforzare la zona euro in modo che sia in grado di giocare ad armi pari con i paesi emergenti, il cui potere economico continua a crescere. Non possiamo rassegnarci al fatto che l'Europa diventi un mero "spot" turistico e gastronomico, un luogo dove crogiolarsi!"

"Nessun paese europeo può risolvere da solo questa crisi. Il compito dei nostri leader politici è difficile. La risposta alla crisi non può che essere che europea. Spero che i governi riescano a venirne a capo".

"L'Europa - aggiunge Greco nell'intervista - ha ancora un grande potenziale. La gente deve capire che non possiamo tornare indietro: l'integrazione europea è il risultato di due guerre mondiali che hanno inciso profondamente nella memoria collettiva. Si tratta di un bene comune. Tutto deve essere fatto per preservare questo patrimonio".

Quanto alla compagnia, l'ad ha detto che "Vogliamo continuare a rafforzarci in Europa centrale dove le nostre posizioni sono forti" ma "allo stesso tempo ci rinforziamo in Cina", Paese in cui il Leone è "il primo assicuratore occidentale" e trae profitti dal "solido partenariato con China Petroleum Corporation".

Alla domanda se il Leone non rischia di perdere la propria italianità, Greco ha detto che "dalle sue origini Generali non ha mai smesso di guardare al resto del mondo, è nel nostro Dna". Su possibili acquisizioni, invece, Greco è scettico: "per fare cosa?" ha replicato.

Nel frattempo gli operatori sul mercato vedono Generali in fase positiva e molti puntano sul fatto che, a fronte del raggiungimento degli obiettivi aziendali prefissati per l'anno, la compagnia, proprio in occasione dell'Investor Day, potrebbe annunciare una politica di dividendi più generosa.

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