Economia
ORO Caffè cresce del +10% ed allarga la propria presenza in Italia
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- Categoria: Economia e mercati
- Pubblicato Lunedì, 03 Agosto 2015 10:05
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ORO Caffè, torrefazione friulana specializzata nella selezione, tostatura e miscelatura dei migliori caffè del mondo, prima in Italia ad importare il pregiato caffè equosolidale Doi Chaang aderendo a Beyond Fair Trade® e tra i soci fondatori del Consorzio di tutela del caffè espresso italiano tradizionale, chiude il fatturato 2014 a 5,9 milioni di Euro (+ 10% rispetto all’anno precedente) ed espande la propria presenza sul territorio nazionale, in particolare a Roma dove conta diversi locali che espongono l’insegna del caffè friulano.
La torrefazione ORO Caffè, con sede a Tavagnacco (UD), prima in Italia ad importare il pregiato caffè tailandese equosolidale Doi Chaang e tra i soci fondatori del Consorzio di tutela del caffè espresso italiano tradizionale, annuncia positivi risultati di bilancio: un fatturato che sfiora i 6 milioni di Euro, +10% rispetto all’anno precedente, e la crescita esponenziale sul territorio romano, dove conta diversi locali che espongono l’insegna ORO Caffè.
Chiara De Nipoti, Presidente del C.d.A., commenta così: “Siamo davvero orgogliosi dei risultati molto positivi di quest’anno, perché oltre ad essere segno tangibile della fiducia e fidelizzazione dei nostri clienti, cui offriamo un servizio accurato e tempestivo di fornitura ed assistenza, dimostrano che il nostro impegno nel proporre un prodotto ricercato e di qualità è riconosciuto. L’espansione sul territorio romano, dove in questi primi sei mesi dell’anno abbiamo già superato l’intero fatturato del 2014, e la nostra presenza all’estero in continua crescita, ne sono ulteriore conferma.”
Nel 2015 ORO Caffè sarà inoltre impegnata nell’apertura dei primi ADORO Cafè a Trieste e Udine, che saranno gestiti dall’azienda friulana. ADORO Cafè, nato dalla trentennale esperienza di ORO Caffè, è una nuova proposta di degustazione nel mondo della caffetteria dove oltre a scegliere il proprio caffè preferito tra le diverse miscele proposte, la selezione di caffè mono origine e le golose ricette, è possibile provare diversi metodi di estrazione del caffè: dall’espresso tradizionale alla moka a caffè filtrati con chemex o syphon, ancora poco conosciuti in Italia ma che offrono un’esperienza di degustazione a 360°.
Infine, a partire da ottobre, tutti i baristi, i ristoratori, gli operatori del settore HoreCa e gli amanti del caffè potranno iscriversi ai nuovi corsi de “La Scuola ORO Caffè”, riconosciuta e segnalata dall’IIAC (Istituto Internazionale Assaggiatori di Caffè).
I corsi, tenuti da Trainer Certificati, sono organizzati secondo vari livelli e hanno come obiettivo quello di fornire una conoscenza approfondita e dettagliata riguardante il mondo del caffè. Le lezioni prevedono attività sia pratiche, dalla preparazione del caffè espresso e cappuccino fino alla latte art, sia teoriche, prestando particolare attenzione riguardo le procedure e gli aspetti tecnici, gestionali ed economici del mondo bar, in linea con la cultura promossa dalla SCAE - Speciality Coffee Association of Europe.
ORO Caffè – www.orocaffe.com
ORO Caffè, che fonda le sue radici come marchio nel 1972, grazie allo spirito imprenditoriale di Chiara e Stefano Toppano diventa nel 1987 un’azienda specializzata nella selezione, tostatura e miscelatura dei migliori caffè del mondo. Nella sede di 2.400 metri quadri situata a Tavagnacco (UD), ORO Caffè utilizza caffè di famiglia Arabica, provenienti da America Centrale, Sudamerica e Africa, e caffè di varietà Robusta, provenienti da India e Vietnam, per una produzione massima giornaliera che può arrivare fino a 6 mila chilogrammi di caffè, in grani o macinato. ORO Caffè è anche produttore di un sistema chiuso di capsule per caffè espresso.
Sposando per prima in Europa il progetto “Beyond Fair Trade”, ORO Caffè inizia dal 2014 ad integrare nelle sue pregiate miscele il caffè thailandese Doi Chaang, un esclusivo 100% arabica, biologico ed equosolidale. Oggi ORO Caffè è gustato in oltre mille locali in Italia ed è già presente all’estero in Germania, Olanda, Gran Bretagna, USA, tutti i paesi dell’Est Europa, Russia, Emirati Arabi, Cina e Malesia.
Nel 2014 l’azienda ha inaugurato la sua prima filiale estera a Toronto (Canada) ed è socio fondatore del “Consorzio di tutela del caffè espresso Italiano tradizionale”.
A marzo 2015, ORO Caffè ha presentato il nuovo format di ADORO CAFE’, il suo progetto di caffetterie in franchising nato con l’obiettivo di diffondere in Italia e nel Mondo la cultura dell’espresso e della caffetteria italiana.
Per ulteriori info:
BLU WOM
www.bluwom.com | Udine – Milano Tel. 0432 886638
Resp.Ufficio stampa: Laura Elia Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Autostar annuncia i risultati 2014
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- Categoria: Economia e mercati
- Pubblicato Lunedì, 27 Luglio 2015 17:30
- Scritto da Redazione ilfriuliveneziagiulia
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Per il Gruppo Autostar il 2014 si è chiuso con un fatturato di oltre 161 milioni di euro. Un risultato economico in crescita del 18 % rispetto all’anno precedente e composto da 3 milioni di euro fatturati dall'officina, 13,4 milioni di euro provenienti dal magazzino e 144,6 milioni di euro in auto vendute.
L’EBITDA (Margine operativo prima di interessi, tasse, svalutazioni e ammortamenti) è pari a 2,4 milioni di euro e l’utile netto di 1,25 milioni di euro è aumentato del 20% rispetto al 2013 con un ROE del 11,57%.
“Siamo soddisfatti dei risultati economici del 2014: oltre 7.000 auto vendute con un mix costituito dal 50% di vetture nuove e 50% usate di cui il 60% a privati e il restante 40% a commercianti tramite l'innovativo canale di asta online e servizi finanziari erogati per oltre 36 milioni di euro. Un capitale netto investito di 50 milioni di euro in crescita del 30% rispetto al 2013 e 205 posti di lavoro consolidati” afferma Arrigo Bonutto, Presidente del Gruppo Autostar.
“Grazie alla strategia di lungo periodo messa in campo lo scorso anno abbiamo saputo fronteggiare il complesso contesto economico in cui siamo immersi. Abbiamo guardato alla crisi come un’opportunità investendo non soltanto in infrastrutture ma soprattutto in Ricerca e Sviluppo” conclude Bonutto.
Per quanto riguarda gli investimenti in infrastrutture, nel 2014 il Gruppo Autostar, oltre ad aver rinnovato le sedi BMW di Udine, Trieste e Pordenone, a settembre ha inaugurato il nuovo Quartier Generale di Udine: circa 16 mila metri quadri di superficie tra piazzali, showroom, service e uffici moderni, eleganti e all’avanguardia con un'impronta ambientale minima e la massima efficienza energetica, il tutto nel massimo rispetto della sicurezza.
A fine gennaio il Gruppo ha inoltre acquistato i rami di azienda relativi alle concessionarie Mercedes-Benz e SMART delle provincie di Trieste e Pordenone da Germacar Auto S.p.A completando così la copertura del territorio regionale dei marchi BMW, MINI, Mercedes-Benz e SMART.
Sempre nel 2014 Autostar ha acquisito i mandati dei prestigiosi marchi Mercedes-Benz AMG e BMW “i” per i veicoli elettrici.
Il Gruppo Autostar è oggi marchio di riferimento, vendita e assistenza del comparto premium in Triveneto ed è uno dei principali operatori del settore auto a livello nazionale non solo per il volume d'affari ma anche per i costanti investimenti realizzati sul territorio.
Il Gruppo Autostar si posiziona infatti tra i primi 5 dealer in Italia con 8 sedi dislocate in Friuli Venezia Giulia e Veneto, con i marchi Mercedes-Benz, Mercedes-Benz AMG e Smart, BMW, BMW “i”, BMW Motorrad e MINI. Dal mese di luglio Autostar sarà inoltre mandataria di Mercedes-Benz Veicoli Commerciali.
Presentati i dati sul commercio FVG: aumentano i ricavi ma più di 1000 imprese chiudono
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- Categoria: Economia e mercati
- Pubblicato Martedì, 21 Luglio 2015 10:31
- Scritto da Redazione Ilfriuliveneziagiulia
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Udine - Sale la fiducia, crescono i ricavi, migliora il rapporto con le banche e la situazione occupazionale, ma il saldo tra le imprese aperte e quelle cessate nel terziario del Friuli Venezia Giulia è negativo, con circa mille imprese che hanno chiuso i battenti: questi i principali punti dell'analisi dei dati di settore relativi al secondo trimestre 2015.
La ricerca è stata realizzata da Confcommercio FVG in collaborazione con Format Research ed è stata presentata il 20 luglio nella sede della Regione a Udine dal presidente regionale dell'Associazione Alberto Marchiori.
Marchiori, pur valutando positivamente la timida ripresa, ha stigmatizzato burocrazia e tassazione, principali ostacoli che rendono impossibile la vita degli imprenditori.
Il focus riguardante aprile, maggio e giugno 2015 indica una crescita del tasso di fiducia delle imprese del terziario del FVG sia con riferimento all'andamento dell'economia italiana, sia per quanto riguarda la propria attività. A ciò corrisponde un aumento dei ricavi sia in termini congiunturali che in chiave prospettica.
I consumi, che sono ancora lontani dai livelli precedenti alla crisi, nella nostra regione sono leggermente superiori alla media italiana. Mentre continua a crescere la capacità delle imprese del terziario di far fronte ai propri impegni finanziari, diminuisce leggermente la percentuale di quelle che hanno chiesto (-0,2 per cento) e hanno visto accolta (+0,6 per cento) dalla banca la richiesta di un fido.
Preoccupano invece le stime riguardanti il saldo tra le imprese del terziario iscritte e cessate nel corso dell'anno: -1.088, su un saldo totale di -3.416 in tutti i settori.
Mentre Pierluigi Ascani (Format Research) si è soffermato sul costo sociale della chiusura delle attività nei piccoli centri, l'assessore Bolzonello ha annunciato l'approvazione da parte dell'Esecutivo regionale, entro i primi mesi del 2016, di specifiche linee contributive per l'ammodernamento delle strutture commerciali nei centri storici del Friuli Venezia Giulia.
Sono ottimistici i dati relativi all'occupazione nel periodo considerato. Se il tasso di disoccupazione è in Friuli Venezia Giulia inferiore alla media nazionale (8,8 per cento rispetto al 12,4 per cento), il 6,7 per cento delle imprese del terziario in FVG ha già utilizzato il Jobs Act e l'ha fatto prevalentemente per assumere nuovo personale a tempo indeterminato; dovrebbe salire al 9 per cento la quota degli operatori intenzionati ad approfittare delle agevolazioni della Riforma del lavoro nel terzo trimestre dell'anno.
"L'indagine mette in luce molte positività e ci fa capire che l'economia del Friuli Venezia Giulia comincia a guarire", ha commentato alla presentazione il vicepresidente della Regione e assessore alle Attività produttive Sergio Bolzonello.
Bolzonello inoltre ha menzionato "i dati molto positivi" riguardanti le presenze turistiche nei mesi di maggio e giugno 2015 nelle varie località del Friuli Venezia Giulia.
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