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Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

Dolomiti patrimonio dell'Umanità Unesco: in vista restrizioni al traffico stradale sui passi

Dolomiti patrimonio dell'Umanità Unesco: in vista restrizioni al traffico stradale sui passi

Bolzano - Verrà presa entro la fine del 2015 una decisione comune sulla regolamentazione del traffico stradale lungo i passi dolomitici. La conferma è arrivata dalla riunione del consiglio di amministrazione della Fondazione Dolomiti Unesco, tenutasi il 23 aprile a Bolzano.

Per l'Alto Adige erano presenti gli assessori Richard Theiner e Florian Mussner. Hanno partecipato all'incontro anche i rappresentanti delle altre istituzioni coinvolte, ovvero delle Regioni Veneto e Friuli Venezia Giulia, nonchè delle province di Trento, Belluno, Udine e Pordenone.

Tra i paletti fissati dall'Unesco affinchè le Dolomiti possano continuare a fregiarsi del riconoscimento di patrimonio mondiale dell'umanità, vi sono due scadenze a breve termine: entro la fine del 2015, infatti, dovrà essere elaborata una strategia per il turismo sostenibile, mentre entro la fine del prossimo anno dovranno essere poste le basi per un progetto di coinvolgimento della popolazione locale.

Questi due aspetti saranno al centro di un'ispezione da parte degli esperti dell'Unesco nel corso del 2016, e sono stati anche al centro della discussione nata durante il consiglio di amministrazione della Fondazione, riunitosi a Cortina d'Ampezzo.
 

Giornata della Terra: 1500 studenti a Villa Manin per riflettere sulla salute del pianeta

Giornata della Terra: 1500 studenti a Villa Manin per riflettere sulla salute del pianeta

Codroipo (Ud) - L’Earth Day (Giornata della Terra) si svolge ogni anno il 22 aprile. È la più grande manifestazione ambientale del pianeta, l’unico momento in cui tutti i cittadini del mondo si uniscono per celebrare la Terra e promuoverne la salvaguardia.

La Giornata della Terra, momento promosso dal senatore statunitense Gaylord Nelson e, prima, dal presidente John Fitzgerald Kennedy, coinvolge ogni anno fino a un miliardo di persone in ben 192 paesi del mondo.

L’obiettivo dell’Earth Day è quello di mettere in movimento milioni di cittadini, attraverso eventi di sensibilizzazione e "azioni verdi" che restituiscano qualcosa al nostro pianeta, come piantare alberi o ripulire luoghi.

In Friuli Venezia Giulia la principale manifestazione dedicata all'Earth Day si svolge a Villa Manin di Passariano, dove oltre mille 500 studenti delle scuole primarie, medie e superiori, provenienti da tutto il Friuli Venezia Giulia, si ritroveranno nella splendida cornice della piazza Tonda.

Ai partecipanti viene offerta l’opportunità di visitare e partecipare attivamente ad esperimenti sul suolo, acque, piante e alimenti, oltre a eseguire attività artistiche e a visitare la Villa e il suo giardino.

In totale sono allestite più di 60 postazioni interattive, ideate e realizzate dall’Isis Bassa Friulana in collaborazione con scuole superiori, enti di ricerca, istituzioni e volontari coinvolti nella rete.

Gli studenti delle scuole superiori svolgono il ruolo di tutor per gli studenti delle scuole medie e primarie e per i cittadini che vorranno partecipare durante tutta la giornata.

Le scuole aderenti, guidate dall'Istituto statale d'istruzione superiore della Bassa friulana di Cervignano del Friuli, aderiscono alla manifestazione grazie all'apporto organizzativo del Comitato del Friuli Venezia Giulia dell’Unione nazionale Pro loco d’Italia. La giornata avrà anche dei collegamenti con l'Expo di Milano e il tema degli alimenti.

"Sarà un grande appuntamento per un obiettivo importante come quello della salvaguardia della terra - ha dichiarato Valter Pezzarini, presidente del Comitato tra le Pro Loco del Friuli Venezia Giulia -: anche nel mondo delle Pro Loco c'è un'elevato senso di rispetto per l'ambiente. Lo mostreremo ancora una volta di più accogliendo gli studenti nella Villa e dando loro tutto il supporto possibile, anche per le visite guidate".

Progetto TREzze e CORalligeno dell'Alto Adriatico per l’ecosistema del Golfo di Trieste

Progetto TREzze e CORalligeno dell'Alto Adriatico per l’ecosistema del Golfo di Trieste

Trieste - Si è tenuto il 21 aprile, nella Sala Convegni di Friulia a Trieste il meeting finale del progetto “TRECORALA- TREzze e CORalligeno dell'Alto Adriatico”, iniziativa per la valorizzazione e gestione sostenibile delle “trezze”, particolari affioramenti rocciosi dei fondali del Golfo di Trieste, fondamentali per la preservazione della biodiversità.

L'appuntamento è stato l'occasione per presentare alle autorità, ai partner del progetto e ai presenti gli studi effettuati in quasi 3 anni di rilevazioni, i risultati principali e i possibili sviluppi futuri.

L'iniziativa, finanziata nell'ambito del Programma per la Cooperazione Transfrontaliera Italia-Slovenia 2007-2013, dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale e dai fondi nazionali, vede la partecipazione di OGS – Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale (nel ruolo di Lead Partner), Università degli Studi di Trieste - Dipartimento di Scienze della Vita, ARPA FVG, cooperativa Shoreline (realtà che gestisce la riserva di Miramare) e coinvolge i Comuni di Grado, Lignano Sabbiadoro e Marano Lagunare e l’Associazione Trezze di Lignano. È molto rilevante la partecipazione di importanti istituzioni slovene come la Stazione di Biologia Marina di Pirano (NIB), l’Università di Nova Gorica, il Ginnasio e Istituto nautico e elettronica Pirano.

Per lungo tempo si è ritenuto che l'Alto Adriatico sia caratterizzato soltanto da fondali fangosi e sabbiosi, dalla ricchezza dei nutrienti e dalla bassa profondità (max 30 m). In realtà questa relativa monotonia è spesso interrotta da innumerevoli affioramenti rocciosi, che sono stati indagati solo a partire dagli anni '60. Anche nel Golfo di Trieste, il bacino superiore del Mare Adriatico compreso tra le foci del Tagliamento e Punta Salvore – Slovenia, si riscontrano queste formazioni sottomarine che in loco sono chiamate “trezze”.

Il progetto “TRECORALA- TREzze e CORalligeno dell'Alto Adriatico” prende il via proprio dall'intenzione di valorizzare queste strutture e di consentire una loro gestione sostenibile, data la loro importanza dal punto di vista biologico. In un bacino caratterizzato da fondali fangosi e sabbiosi, le trezze rappresentano delle “oasi di vita” in cui si concentra la flora e la fauna dei fondi duri e costituiscono veri e propri rifugi sottomarini, ricchi di biodiversità. L'eterogeneità dei fondi duri è infatti maggiore di quella dei fondi molli, determinando una ricchezza di ambienti e di popolamenti diversificati che contrastano vistosamente con l'apparente uniformità dei fondi molli circostanti.

Le trezze sono dunque delle autentiche riserve naturali per la riproduzione e l’insediamento di organismi marini, sia di quelli che vivono saldamente ancorati al substrato, sia di quelli che necessitano di un riparo. In altre parole sono dei veri e propri rifugi sottomarini, ricchi di biodiversità.

Gli obiettivi di TRECORALA sono stati:

- ampliare le conoscenze sulle trezze e sui fondali a coralligeno del Golfo di Trieste;
- valutare lo stato di salute (Good Ecological Status - GES) delle trezze e dell'impatto delle attività di pesca, con il coinvolgimento degli operatori del settore;
- individuare linee guida per la loro gestione, tutela e valorizzazione rafforzando l’attrattività e la competitività e contribuendo alla salvaguardia della biodiversità;
- formulare proposte gestionali su alcune risorse di particolare interesse commerciale;
- fornire gli strumenti necessari per la gestione transfrontaliera congiunta delle aree marine sviluppando anche il comparto turistico;
- divulgare le conoscenze e dei risultati.

Le indagini, effettuate a livello multidisciplinare da geologi, biologi, fisici, chimici, italiani e sloveni, sommate agli studi precedenti, hanno mostrato che esistono circa 250 trezze solo nel Golfo di Trieste tra punta Sdobba e punta Tagliamento, di cui ne sono state indagate ben 54.

È emerso come ciascuna di esse sia “unica”. La fascia di maggiore diffusione di questi affioramenti è localizzata sui fondali antistanti le lagune di Grado e Marano, a una distanza dalla linea di costa compresa tra 2 e 17 km, e a una profondità variabile tra 8,3 e 21,5 metri. Le aree interessate da questi affioramenti rocciosi si estendono poi dal Golfo di Trieste fino al litorale di Ancona, lungo tutta la costa nord-occidentale e occidentale dell'Alto Adriatico.

I risultati principali sono stati:

- focalizzare l’attenzione sulle trezze e sulle aree a coralligeno e precoralligeno del Golfo di Trieste, sia lungo il litorale italiano, sia lungo le coste slovene;
- aver proposto a livello internazionale le trezze come un habitat prioritario;
- aver individuato la necessità di predisporre piani di gestione transnazionali per queste aree: Il mare non può essere separato da linee di confine e i pesci non hanno passaporto. È necessario quindi lavorare insieme con comuni metodologie e strumentazioni per la protezione, la difesa dell’ambiente e anche per il suo sfruttamento sostenibile.

Alla luce degli studi effettuati, per migliorare e aumentare la biodiversità nelle trezze si potrebbero introdurre dei meccanismi di tutela e protezione degli affioramenti quali ad esempio il blocco degli ancoraggi indiscriminati, l'uso di attrezzi da pesca idonei, il controllo delle attività di subacquee ma anche lo sviluppo di una cultura del rispetto basata sulla diffusione della conoscenza

Per il futuro, il progetto ha evidenziato la necessità di definire strumenti di pianificazione e di gestione congiunte e condivise anche a livello transnazionale per le aree a coralligeno. Si tratta di una tematica di notevole importanza in quanto riguarda un habitat prioritario anche in considerazione dell’attenzione sottolineata dalla Strategia Marina per il descrittore “Integrità del fondo marino”.

Tra le problematiche tuttora aperte ci sono: la necessità di individuare e definire le attuali minacce alle biocostruzioni; la valutazione delle future minacce connesse ai cambiamenti climatici; e la realizzazione di azioni standardizzate di conservazione, mitigazione e monitoraggio in siti selezionati.

Per approfondimenti: www.trecorala.eu

Qui il video:


 


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Direttore: Maurizio Pertegato
Capo redattore: Tiziana Melloni
Redazione di Trieste: Serenella Dorigo
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