Il sindaco consegna il sigillo trecentesco del Comune di Trieste all'attrice di prosa Ariella Reggio
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- Pubblicato Martedì, 11 Dicembre 2012 15:32
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Trieste - "È un riconoscimento semplice ma sentito, interpreta il senso comune di Trieste che si stringe attorno ad Ariella Reggio, ringraziandola per quanto ha fatto per il teatro, per la cultura, per la città". Con queste parole il sindaco Roberto Cosolini ha conferito il sigillo trecentesco della città all’attrice Ariella Reggio.
Alla cerimonia, svoltasi martedì 11 dicembre nel salotto azzurro del palazzo municipale, sono intervenuti anche il presidente della Provincia Maria Teresa Bassa Poropat, il rettore dell’Università degli Studi e presidente del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia Francesco Peroni, presenti tra gli altri anche il registra Francesco Macedonio, il consigliere comunale Franco Bandelli e numerosissime amiche ed amici dell’artista.
Ricordando come questo riconoscimento arriva in un momento difficile, caratterizzato dalla crisi economica e dei conseguenti tagli sui bilanci pubblici, il sindaco Cosolini ha richiamato l’impegno delle istituzioni, in particolare la Regione e il Governo, a non dimenticare la scuola e la cultura, “a mantenere l’ossigeno per il mondo della cultura”.
“Esprimendole gratitudine e affetto, Ariella Reggio - ha concluso Cosolini, - è un esempio e una testimonianza, che ci aiuta ad affrontare anche questi momenti difficili”.
“Sono onorata, confusa e stupita, perché non pensavo di meritare questo premio – ha detto l'attrice - nella mia amata città, luogo di partenza e di ritorno della mia vita artistica. Questo riconoscimento mi da ancora più spinta nel continuare questo “mestiere” e lo dedico – ha aggiunto - alla Contrada e ai miei colleghi che in questo momento sono a protestare sotto il palazzo della Regione per i noti tagli".
Una “battagliera” Ariella Reggio ha ancora “sfidato” il sindaco ad allestire una mostra, utilizzando quei fondali degli spettacoli teatrali di Cecchelin, da lei donati all’amministrazione, all’allora assessore Roberto Damiani e tuttora ben conservati dal Comune di Trieste. E tanto per non dimenticare ha scritto sul libro d’oro del Comune: “Emozionata e felice… Ti ricordo la sfida! A presto dunque.”
Ariella Reggio, nata a Trieste, frequenta nella sua città la Scuola di Recitazione “Silvio D’Amico” (annessa al Teatro Nuovo diretto da Sergio D’Osmo). Entra in seguito a far parte dell’allora esistente compagnia di prosa della RAI, diretta da Ugo Amodeo. Nel 1961 viene scritturata dal Teatro Stabile del Friuli-Venezia Giulia per partecipare a un’edizione di “Arlecchino servitor di due padroni” di Goldoni e da allora, per numerosi anni, fa parte della compagnia del Teatro Stabile.
Partecipa alla messinscena di svariati spettacoli sotto la direzione di registi quali Giuseppe Maffioli, Orazio Costa, Giovanni Poli, Francesco Macedonio, Sandro Bolchi, Furio Bordon e altri. Si trasferisce quindi a Londra dove si ferma per parecchi anni, conducendo presso la BBC delle trasmissioni culturali sia radiofoniche che televisive.
Ritornata in Italia lavora a Genova con il Teatro della Tosse diretto all’epoca da Lele Luzzati e Tonino Conte, e partecipa nel 1970 all’allestimento di “Santa Giovanna dei Macelli” di Brecht, prodotto dal Piccolo Teatro di Milano e diretto da Giorgio Strehler.
Nel 1976 assieme a Orazio Bobbio, Lidia Braico e Francesco Macedonio fonda a Trieste il Teatro Popolare La Contrada e da allora innumerevoli sono le sue partecipazioni sia in testi brillanti che drammatici, in dialetto triestino e non, sotto la direzione di molti registi (Francesco Macedonio, Antonio Calenda, Patrick Rossi Gastaldi, Luisa Crismani, Elena Vitas, Alessandro Marinuzzi, Mario Licalsi e altri).
Ha partecipato saltuariamente al Festival dell’Operetta che si svolge ogni anno al Teatro Lirico Giuseppe Verdi di Trieste, dove è stata diretta da Gino Landi, Roberto Croce, Filippo Crivelli, Massimo Scaglione. Ha preso recentemente parte all’opera “La fille du régiment” diretta da David Livermore.
Si ricordano inoltre alcune interpretazioni cinematografiche per la regia, fra gli altri, di Sandro Bolchi, Gianni Lepre, Mathieu Amalric, mentre sul piccolo schermo partecipa a diverse fiction e film per la TV.
Gala internazionale di danza con un vasto repertorio classico e moderno a favore della Croce Rossa Italiana
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- Pubblicato Mercoledì, 05 Dicembre 2012 23:30
- Scritto da Redazione fvgnotizie
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Udine - Compagnie di chiara fama e artisti d’eccellenza per una gara di solidarietà a favore della Croce Rossa Italiana vanno in scena a Udine con l’organizzazione del consueto “Gala Internazionale di Danza” ideato dall’Associazione Danza e Balletto.
Il Gala, trentaduesima edizione, presenta al Teatro Giovanni da Udine, l’8 dicembre alle 20.45, brani dal repertorio classico e moderno permeati dall’estro coreografico di artisti immortali o contemporanei, un connubio tra tecnica e stile a cui rispondono solisti e primi ballerini internazionali.
La solidarietà è rivolta quest’anno all’acquisto di un’ambulanza per la Croce Rossa Italiana e, come al solito, conta sulla sensibilità degli artisti che partecipano all’evento a titolo gratuito.
Il programma è avvincente e comprende brani tratti dal repertorio classico e moderno, debutti in prima nazionale e regionale. Ci saranno estratti da “Le Corsaire” di Petipa, “La Cigarette” di Lifar, “Don Chisciotte” di Noureyev, “Romeo e Giulietta” di Amodio, “Il lago dei cigni” di Petipa-Ivanov, “Sonett XVIII” di Tim Plegge, “New Sleep” di Forsythe e “Love.Fear.Loss” creazione di Ricardo Amarante giovane coreografo del Royal Ballet Flanders e “In sensu” del geniale Marco Goecke. In scena: Hyo-Jung Kang e Alexander Jones Stuttgart Ballet (D), Anna Merkulova e Claudio Cangialosi Dresden Semperoper Ballett (D), Liudmila Konovalova e Denis Cherevychko Wiener Staatsballett (A), Anbeta Toromani Opera di Tirana (AL) e Alessandro Macario Teatro di San Carlo (I), Maria Seletskaja e Ernesto Boada Garcia Royal Ballet Flanders (B), Soraya Beatriz Bruno e Federico Spallitta Staatsballett Berlin (D), Katja Wünsche Ballett Zürich (CH) di stanza presso complessi internazionali diretti da Reid Anderson, Assis Carreiro, Aaron S. Watkin, Alessandra Panzavolta, Manuel Legris, Vladimir Malakhov e Christian Spuck.
L’apertura della manifestazione, “East West Suite”, è ideata e interpretata dal coreografo Barton Cowperthwaite e dal Gruppo Stabile Udinese, un progetto artistico dell’Associazione Danza e Balletto (I) in partnership con l’Università di Tucson (USA).
Nel corso della serata il critico di danza Silvia Poletti consegnerà il premio “Giuliana Penzi 2012″ al primo ballerino Claudio Cangialosi.
L’evento si avvale della collaborazione della Regione Autonoma F.V.G. e Fondazione CRUP, ha il contributo di Alleanza Toro Assicurazioni, Arteni, Banca di Cividale, Casini, Digas, Studio Ottico Gri e ha il patrocinio del Comune e della Provincia di Udine e della rivista Danza & Danza. La direzione artistica è di Elisabetta Ceron.
"Off Label, libera il pensiero cattivo":al via la nuova rassegna di danza contemporanea firmata Arearea
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- Pubblicato Mercoledì, 05 Dicembre 2012 15:12
- Scritto da Fabiana Dallavalle
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La Compagnia Arearea compie vent'anni e per quest’occasione dedica l'intera rassegna "Off Label_libera il pensiero cattivo", all'approfondimento della propria ricerca artistica offrendo al pubblico una retrospettiva su opere e collaborazioni che hanno contraddistinto la sua storia.
Dal 1992 ad oggi Arearea ha creato 35 spettacoli, collaborato con 20 musicisti, 62 danzatori, toccato moltissime piazze italiane ed europee con progetti teatrali e urbani raccogliendo in questo modo esperienze da raccontare, immagini, paesaggi, amicizie preziose. Coreografi, Danzatori, Musicisti, Scenografi, Costumisti, Fotografi e Videomaker animeranno il percorso creativo della Compagnia attraverso performance, spettacoli, improvvisazioni e installazioni visive. Un momento per saperne di più e per aprire nuove prospettive artistiche.
La rassegna apre con:
T.R.A.T.T.I (Ti Racconto Arearea Tramite Tasselli Improvvisati) della Compagnia
Arearea al completo. Quattro serate, dal 27 al 30 dicembre per incontrare la loro danza: una struttura
aperta, dove affioreranno le immagini più significative delle loro creazioni.
Se stasera sono qui… due serate dedicate alla giovane danza d’autore. Il 23
febbraio "Lo Studio" ospita le giovani promesse della danza italiana, selezionate dalla commissione del
network Anticorpi (Ravenna), in collaborazione con il Circuito Danza Friuli Venezia Giulia.
La Serata Anticorpi Explò vedrà il susseguirsi di
Verso La Luce con Leonardo Diana, artista già affermato che fa
della ricerca coreografica e visiva la sua cifra caratteristica,
Siano le Ombre del giovane gruppo BaBau.Corp.
Tavor del friulano Tommaso Serratore e La Bagarre di Erika di Crescenzo, dove il corpo della
danzatrice incontra lo strumento musicale tracciando insieme un unico segno corpo-sonoro.
Il 24 febbraio è dedicato ai progetti più importanti della danza contemporanea regionale. Si comincia
con Barbara Stimoli e Alessia Malusà in Perhaps nothing can be completely destroyed #2, per seguire con
Né di più né di meno di Giovanni Gava Leonarduzzi danzato con Raffaello Titton ed Elia Del Nin,
Poi sarà di scena Anna Savanelli con il violoncellista Franco Feruglio in Cachet-cachet,
e ancora Anna Giustina nel suo visionario Mestruativo.
Chiude la serata la nuova creazione di Marta Bevilacqua che prosegue
l’approfondimento di una filosofia che danza con la creazione :Equivoco_Versus Freud creato con e danzato da Valentina Saggin.
Il terzo appuntamento è
A.A.A. (Arearea All’Asta). Il 23 marzo Arearea organizza una festa spettacolo
con la partecipazione straordinaria del DJ Michele Poletto, le installazioni di Belinda De Vito e
l’intervento di Massimo Somaglino. Una serata in cui si mettono all’asta oggetti, ricordi, sorrisi.
Chiude Off Label la Giornata Internazionale della danza, l’atteso appuntamento che ospita amatori, professionisti, gruppi di ricerca, centri di formazione di tutto il territorio regionale.
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