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Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

Aquileia Puppet Festval 2014: un week end di “Figure”.

Aquileia Puppet Festval 2014: un week end di “Figure”

Gorizia – Sarà un grande week end di Teatro di Figura, ad Aquileia: l’appuntamento è per domani, sabato 30 agosto, e per domenica 31, nell’ambito della 23^ edizione di Alpe Adria Puppet Festival che si suggella appunto nel cuore della cittadina friulana, fra i cortili e alcune delle più suggestive location del centro storico.

Sabato 30 agosto si parte alle 18.00, in via Roma 23 (cortile interno) con una produzione CTA, “Il pesciolino d’oro”, fiaba popolare tratta da Aleksandr Puškin e dai fratelli Grimm per la regia di Roberto Piaggio. Interpretata da Alice Melloni, la pièce è realizzata su costruzioni di Stefano Podrecca, scenografia e oggetti di scena di Elisa Iacuzzo, e con un tappeto terra-mare di Maria de Fornasari. Il plot gioca, com’ è tipico di molte fiabe, sulla ripetitività, coinvolgendo così i piccoli spettatori nella suggestione delle parole-formula con cui il vecchio pescatore chiama il pesciolino d’oro: pesciolino d’oro che abiti nel mare //vieni a riva che ti devo parlare. E sempre sabato, alle 19 in via Roma 45 (Ostello Domus Augusta) appuntamento con “Varieta’ prestige”, uno spettacolo di e con Francesca Zoccarato che rimanda all’avanspettacolo, al mondo del Cabaret degli anni ’30. "Signore e signori benvenuti al Varietà Prestige, l'unico spettacolo totalmente in carne e legno!" Una clown in gonnella rievoca musicisti, cantanti, ballerine, clown, scimmie: rutilanti personaggi di legno che  renderanno omaggio alla rigorosa spensieratezza di Boris Vian e Cole Porter, le paillettes, i pianoforti giocattolo e qualche whisky facile. Piccoli quadri musicali in un gioco di commenti e battute tra la marionettista, le sue marionette e il loro pubblico. Sul piccolo palcoscenico, fra oggetti retrò, la Signora Teatro decide di dar vita ad una magia fatta di lustrini, lunghi abiti di seta, raffinatezza e zucchero... La Signora può creare magie e sogni e il sogno di oggi è quello del varietà: un'altra epoca, un'altra musica. Quando le persone cercavano l'incanto e gustavano la dolcezza che l'Arte Varia sapeva donare, perché si sa: "la vita è amara quando in fondo non c'è zucchero".

Domenica 30 agosto, alle 18.30 nella Stalla Pasqualis si chiude con lo spettacolo del CTA, “La storia dell’ape blu”, su ideazione, testo e regia di Serena Di Blasio, protagonista in scena con Matteo Sgobino. «Talor nella convivenza è forza la differenza»: questo il segreto di un’ape diversa che riuscirà a salvare se stessa e l’intero alveare.

Spettacoli a fruizione gratuita, in caso di pioggia si svolgeranno nella Sala Pasqualis e nella Sala Romana.

Info CTA tel. 0481.537280, www.ctagorizia.it

Curata e diretta da Roberto Piaggio e Antonella Caruzzi, la 23^ edizione di Alpe Adria Puppet Festival è promossa dal CTA Gorizia con il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, la Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, i Comuni di Grado e Aquileia, la Fondazione Aquileia e la Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia.

 

Teatro Verdi Pordenone, la "bella stagione" si apre con lo Stabat Mater

Pordenone - La stagione 2014/2015 del Teatro Verdi di Pordenone si aprirà il 26 settembre con l’imponente “Stabat Mater” e avrà una prestigiosa anteprima il 18 settembre con la prima nazionale de “La paura” di Federico de Roberto, dedicato alla Grande Guerra, inserito nel programma del festival pordenonelegge.it.
 
La campagna abbonamenti avrà inizio il 6 settembre. Il programma artistico e le linee strategiche sono stati presentati oggi, 26 agosto, nello Spazio Due del Teatro, con interventi del presidente Giovanni Lessio, dei curatori artistici Emanuela Furlan (prosa) e Maurizio Baglini (musica e danza), del presidente del Teatro Nuovo Giovanni da Udine Tarcisio Mizzau, del presidente della società di comunicazione Aipem-Vudu Paolo Molinaro, dell’assessore provinciale Nicola Callegari, del sindaco di Pordenone Claudio Pedrotti e del vice presidente della Regione Sergio Bolzonello.
 
La Stagione 2014/2015 è organizzata dall’Associazione Teatro Pordenone con il sostegno dei soci fondatori, Comune di Pordenone, Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, Provincia di Pordenone, i soci sostenitori Fondazione Teatro Lirico Giuseppe Verdi – Trieste, i soci onorari Friuladria - Crédit Agricole e Camera di Commercio di Pordenone.
 
E con il sostegno per i progetti formativi e divulgativi della Fondazione CRUP Special partner Servizi CGN Gli Amici del Teatro per la Stagione 2014/2015 sono: Cimolai spa, Confartigianato Pordenone, Confcommercio imprese per l’Italia Pordenone, Confcooperative Pordenone, CRO di Aviano, Fazioli Pianoforti, Friulovest Banca, Malìparmi, Molino di Pordenone, Peressini spa, Pordenone Fiere, Progetto & Sviluppo, Servizi CGN, SIM 2, Tipografia Sartor , Unione Industriali Pordenone, Valcucine, Giulia Tamai Zacchi, Zanutta spa, Giampaolo Zuzzi.
 
Partner tecnici sono: Futura Allestimenti e NSC Group Network Cable System.
 
Informazioni, aggiornamenti e il programma completo della stagione sul sitowww.comunalegiuseppeverdi.it, facebook e Twitter (@teatroverdipn), #unabellastagione, telefono: 0434 247624

Prestigiosa anteprima nazionale al Teatro Verdi di Pordenone con “La paura” di De Roberto.

Prestigiosa anteprima al Teatro Verdi di Pordenone con “La paura” di De Roberto.

Pordenone - Sarà una prestigiosa anteprima a precedere l’avvio della stagione 2014/2015 del Teatro Verdi di Pordenone. Giovedì 18 settembre, alle 21, in prima nazionale, inserito nel cartellone del festival pordenonelegge.it, andrà in scena “La paura”, di Federico De Roberto, spettacolo con il quale l’Arca Azzurra Teatro, continuando a indagare i temi della memoria storica e sociale, affronta un testo sulla Grande Guerra in occasione del centenario dell’attentato di Sarajevo e dell’inizio delle ostilità che porteranno per più di quattro anni distruzione e morte in mezza Europa. Una prima nazionale attraverso la quale il Comunale pordenonese, punto di riferimento e “casa” delle manifestazioni culturali del territorio, ha voluto ancora una volta farsi parte attiva, proponendo all’interno di una delle più importanti fra queste manifestazioni – appunto il festival pordenonelegge.it- uno spettacolo che avviasse un percorso sulla Grande Guerra e che avesse un collegamento molto stretto con la letteratura.

I biglietti saranno già disponibili in prevendita da mercoledì 30 luglio, attraverso il sito www.comunalegiuseppeverdi.it

Il testo straordinariamente emozionante e forte, uno dei più belli sulla guerra, rieditato per l’occasione (E/O 2014), La paura di Federico de Roberto – autore, fra le tante opere, de I viceré, considerato il suo capolavoro -  adattato e messo in scena da Daniela Nicosia, è un racconto di trincea, fulminante spaccato narrativo nel quale si concentrano gran parte delle problematiche legate agli eventi di quegli anni di sanguinosissima guerra, alle sue implicazioni sociali, al suo impatto sulla società italiana del tempo, che proietta la sua ombra fino alla sua attuale composizione, grande specchio delle nostre “diversità” geografico-linguistiche e sociali, delle disparità di ceto, del disprezzo delle alte gerarchie militari per la vita stessa dei semplici soldati, dell’atteggiamento di sospetto e di sfiducia tutt’altro che malriposto e tutto italiano nei confronti dell’autorità.

Un racconto concentratissimo e magnifico con il quale Massimo Salvianti, attore monologante, porta il pubblico nella quotidianità della vita di trincea, su uno dei più inospitali costoni delle Alpi Venete, in mezzo al popolo della guerra, contadini, artigiani, piccoli commercianti che si scambiano battute in dialetti a volte così diversi da sembrare lingue totalmente estranee l’una all’altra, a fare i conti, giorno dopo giorno, con la paura della morte, in un rapporto per ciascuno diverso come e più delle lingue con le quali questo popolo parla.

Tutto è affidato al racconto del tenente Alfani che - in terza persona , “ci fa dono di sé - spiega la regista Daniela Nicosia - della sua umana “fragilità”, dell’umana disillusione nello sgretolarsi di ogni mito, di ogni ideale eroico, di fronte all’evidente portato di insensatezza di ogni guerra. E’ proprio Alfani, l’ufficiale, a mettere in discussione la necessità di obbedire “agli eroi da poltrona”, a quegli ordini assurdi, che condannano quei giovani a morire, senza possibilità di appello, uno dopo l’altro. La certezza della morte li invade, l’umana paura, seppur attraverso mutevoli approcci a quell’indiscusso gesto d’obbedienza, si rivela così quale vera protagonista della novella che, a soli tre anni dalla fine della guerra, nel 1921, non era ammessa alla pubblicazione, su “La Lettura”, il mensile letterario dell’interventista “Corriere della Sera”. Era scandaloso l’atroce finale dell’eroe di guerra o l’implicita condanna del militarismoda parte dell’autore? O forse, sul piano formale, quell’uso realistico dei dialetti, che andava a scontrarsi con quel difficile processo di unificazione linguistica del Regno d’Italia, e col manzonismo che ne era stato strumento? Quell’ antiretorico concerto pluridialettale che caratterizza la scrittura di De Roberto, mentre libera le voci di quell’umanità sofferente, rendendole più vivide e toccanti, espressione di quell’Italia degli umili, frammentata nel gergo, nell’inflessione e unita nel dolore, nel sacrificio estremo? Una cronaca di guerra quindi – conclude la regista - quella di De Roberto, scandalosa nelle forme e nei contenuti, che occhieggia seppur nell’assoluta contemporaneità dell’arredo e del gesto scenico”.

Info: www.comunalegiuseppeverdi.it, 0434 247624, facebook

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Capo redattore: Tiziana Melloni
Redazione di Trieste: Serenella Dorigo
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