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Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

Unico live nel Triveneto per Gianni Nannini con “Hitstory Tour 2016” a Trieste

Unico live nel Triveneto per Gianni Nannini con  “Hitstory Tour 2016” a Trieste

Trieste – Unico live nel Triveneto per Gianni Nannini con lo spettacolo “Hitstory Tour 2016”, che ripercorre le tappe della sua leggenda musicale fatta di straordinari successi e canzoni senza tempo, sarà protagonista nei teatri delle principali città italiane, tra cui anche il Politeama Rossetti di Trieste, per un unico concerto nel Triveneto, il prossimo 20 aprile 2016 con inizio alle 21, evento che segna anche il grande ritorno in Friuli Venezia Giulia dell’artista, a sette anni dall’ultima applauditissima esibizione a Villa Manin.

L’evento, prodotto da F&P Group e Saludo Italia, è organizzato da Zenit srl, in collaborazione con il Comune di Trieste, la Regione Friuli Venezia Giulia, il Politeama Rossetti – Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia e inserito nel pacchetto Music&Live dell’Agenzia TurismoFVG.

I biglietti saranno acquistabili sul circuito Ticketone, nei punti vendita autorizzati e alle biglietterie del teatro, a partire dalle ore 16 di mercoledì 2 dicembre. La pre-sale per il fan club sarà invece attiva dalle 16 di martedì 1 dicembre.

Tutte le informazioni e i punti vendita su www.ticketone.it e www.azalea.it .

 

Al via XXXV edizione dei concerti cividalesi

Al via XXXV edizione dei concerti cividalesi

I Concerti Cividalesi si apprestano a festeggiare l’importante traguardo della 35° edizione. La rassegna musicale, curata dall’associazione Sergio Gaggia e dedicata, dal 2013, alla memoria di Antonio Picotti che la ideò alla fine degli anni '70, prenderà il via domenica 29 novembre e, fino al 10 gennaio 2016, proporrà sei appuntamenti domenicali con concertisti e gruppi cameristici di grande livello.

Per l’occasione, si riconsolida l’ampia cordata di enti e associazioni che si è formata nel 2013 per ridare vita alla manifestazione e ricordare così la figura dell’avvocato cividalese che la creò originariamente. La rassegna vede il supporto dell'Assessorato alla Cultura della Città di Cividale, della Pro Loco locale, dei club service Lions e Inner Wheel, del G.O.I., della Fondazione de Claricini, delle Associazioni Progetto Patriarcato e Studi Storici, oltre che della Sergio Gaggia, capofila del progetto. Il primo evento, il 29 novembre alle 18.00, si terrà a villa de Claricini (Bottenicco di Moimacco), con un concerto incentrato sul repertorio francese per clarinetto, che sarà dedicato a Parigi, dopo i recenti tragici fatti: ospite il clarinetto principale del Teatro Stabile di Genova, Corrado Orlando, assieme al pianista Giacomo Dalla Libera.

Il duo proporrà un programma monografico dal titolo Le temps de lilas. Il 6 dicembre, alle 17.00, è attesa l'Orchestra da Camera Busoni, diretta da Massimo Belli, che assieme ai tre solisti del quotato Trio des Alpes eseguirà il difficile triplo concerto di Borislav Martinu e un programma dedicato alla produzione del XX secolo, comprendente tra l'altro il famoso Adagio di Samuel Barber. Il 13 dicembre, sempre nella sede della fondazione de Claricini, il pubblico di appassionati potrà ascoltare uno dei migliori violisti in attività, l'israeliano Yuval Gotlibovich, docente in importanti accademie universitarie, tra cui quella di Lugano e l'ESMUC di Barcellona. Gotlibovich, assieme al pianista Sandro D'Onofrio, suonerà la celebre sonata schubertiana detta dell'Arpeggione. Il 20 dicembre, alle 18.00 nella chiesa di Santa Maria dei Battuti a Cividale, Stefano Bagliano, tra i migliori specialisti in Europa del flauto barocco, presenterà assieme al clavicembalista Andrea Coen un confronto tra capolavori bachiani e vivaldiani.

La stagione cividalese, per tradizione, ha sempre dedicato spazio agli emergenti e, infatti, il 3 gennaio, alla Fondazione de Claricini, potrà esprimere tutto il suo talento il giovane pianista e compositore Dario Carpanese, con capolavori di Bach, Schubert e Scriabin. Se i Concerti Cividalesi si aprono con la musica francese, è a quella spagnola, profondamente innervata dal suo folclore, che viene riservato l'onore di concludere la rassegna il 10 gennaio, alle 17.00, con ospite d’eccezione il violinista spagnolo Joaquin Palomares. Assieme ad Andrea Rucli al pianoforte, presenterà coinvolgenti e frizzanti capolavori di Turina, Granados e Rodrigo. I concerti godono del sostegno della Regione Fvg e della Fondazione Crup. Per informazioni: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., www.sergiogaggia.com

L'organo Nachini celebra la Madonna della Salute tra musica e fede

L'organo Nachini celebra la Madonna della Salute tra musica e fede

Fogliano Redipuglia (Go) – C'è chi la definisce antiquata, ma sarebbe sbagliato ridurre tutto a una questione di tempo: la musica sacra riesce ancora oggi a far esprimere emozioni, attraverso sinfonie composte nei secoli di Chiesa cristiana. E alcuni di loro hanno risuonato nella chiesa di S. Elisabetta d'Ungheria ieri sera.

In occasione delle celebrazioni della Madonna della Salute, infatti, la parrocchia locale ha organizzato un concerto d'organo in onore del santo patrono del paese: ad esibirsi è stato m.o. don Federico Mirko Butkovič, Direttore della scuola diocesana d'organo e musica sacra, con la presentazione di Ivan Bianchi.

Lo strumento suonato non era uno qualunque: l'organo Nachini del 1730 (foto), infatti, ossia il più antico dell'Arcidiocesi di Gorizia. Fatto costruire originariamente per la chiesa di Gemona, ha raccontato Bianchi, è stato venduto poi a quella di Romas d'Isonzo, per poi arrivare finalmente in bisiacheria parecchi anni più tardi.

Per la serata, i compositori omaggiati sono stati molteplici, accostando alla tradizione mariana altre opere per valorizzare l'organo: dal recente “Ave Maria di Lourdes” (2012) di Giannoni ai “Preludio” e “Interludio” dell'ultimo grande compositoredi questo genere, Perosi; Poi J. Elias e F.J. Haydn, Mozart e J.C. Kerll, F. Liszt, B. Storace, J. Stuart Archer e, infine, un anonimo del XVII secolo.

Le note di queste composizioni, anche s molte scritte secoli e secoli fa, sono state capaci di toccare nel profondoil pubblico presente. Grazie soprattutto alla bravura di don Butkovič, che alla fine ha offerto anche un “fuori programma” con un pezzo a sorpresa e da indovinare (una variazione dell'inno austriaco): per lui gli applausi della chiesa non si sono fatti...pregare.

Le puntualizzazioni di Ivan Bianchi nell'introdurre i brani hanno delineato una “mappa” necessaria per un inesperto di musica sacra per capire cosa ci sia dietro questa. Un percorso ancora più suggestivo reso poi, lo stesso presentatore, dalla visita all'organo con lo stesso presentatore: dell'originale rimane ormai solo lo "scheletro”, mentre poterlo riparare dignitosamente richiederebbe un grande sforzo economico.

Nell'attesa che qualcosa possa smuoversi dai vertici dell'Arcidiocesi, si può solo sperare che questo vero genere musicale venga riscoperto. Anche fuori dalle chiese.

Chi siamo

Direttore: Maurizio Pertegato
Capo redattore: Tiziana Melloni
Redazione di Trieste: Serenella Dorigo
Redazione di Udine: Fabiana Dallavalle

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