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Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

The Leading Guy, il "cantastorie" che racconta la semplicità della complessità

The Leading Guy, il

Udine – E' partito ieri sera il tour di The Leading Guy (TLG), al secolo Simone Zampieri, dal Black Stuff di Udine: volto giovane e promettente del folk, è stato inserito dalla critica musicale tra i miglior 10 artisti emergenti da seguire. Un riconoscimento che fa onore a questo artista triestino, con alle spalle numerose esibizioni prima di concerti di nomi come Max Gazzè, Jack Savoretti e 2Cellos. L'abbiamo intervistato ieri sera, prima del debutto che lo porterà in giro per l'Italia nelle prossime settimane.

Il tuo brano di debutto, “While the dog are baking”, può essere considerato il tuo manifesto?

Da un lato sì, della parte di me che ama vagabondare e raccontare storie: piccole polaroid in giro per il mondo. Quella canzone parla di un lungo viaggio che ho fatto in giro per l'Europa e ho cercato, senza dare giudizi, di ricordare dei momenti che mi hanno colpito. E il titolo, che significa “Mentre i cani stanno abbaiando” è legato al fatto che c'è sempre un filo conduttore in ogni posto in cui vai: in questo caso, sentivo sempre i cani latrare e questo mi ha fatto pensare che il cielo è quello e le storie, sebben diverse ed è importante scoprirle, sono legate.

Hai suonato a Ferrara, Roma, la tua Trieste… I posti dove suoni hanno un influenza sul tuo percorso artistico?

Da un lato sì, soprattutto quando hai l'opportunità di uscire all'estero. Cambiano le situazioni: a Ferrara suoni davanti a 5mila persone, a Roma fai l'Auditorium, domani ti trovi a Bruxelles in una libreria… Cambia forse l'approccio, però anche lì credo che, cantando in inglese, cerco sempre di riunire le persone e di dimostrare (o ci provo) che siamo tutti uguali nell'ascolto di una canzone. Magari abbiamo percezioni diverse, ma ti dico la verità: sono magari più emozionato quando suono in posti piccoli e intimi, perché sei un po' più nudo rispetto ad un palco più grande.

Perché proprio il folk? Ti ispiri ai fasti di Bob Dylan o pensi di suonarlo in un modo nuovo?

Da un lato, Bob Dylan è un buon esempio, come lo sono altri cantautori moderni. Dylan stesso si è ispirato a Woody Gatry, per cui è un discorso strano. Forse, per il tipo di storie che amo raccontare io, semplici e complesse nella loro semplicità, la formula chitarra-voce è quella che spoglia di tutto quello che alle volte non serve. Io ho militato nelle band e lì c'è un tipo di emozione diversa. Già la voce basterebbe in certe occasioni, questo binomio per me è il veicolo migliore. Domani non so dirti, sono sempre in movimento.

Ti hanno inserito tra i top 10 da tener d'occhio. È un riconoscimento che fa più onore o un peso?

Tra i più pericolosi (ride, ndr). Fa sorridere… io ci credo alle classifiche, ma poco, perché se poi guardi le classifiche di vendita e discografiche ti metti le mani tra i capelli. Però non puoi dire che non fa piacere quando uno ti nota. Non è una responsabilità, ognuno vede le classifiche come vuole e penso che ci siano tanti cantautori bravi che non sono in quella classifica, ma che se devono arrivare alla gente ci arrivano. Ti da voglia di dimostrare che te lo sei meritato, però serve più per farsi notare. Mi ha fatto sicuramente molto piacere.

Il tuo nome, più che di un singolo, sembra quello di una band. Hai avuto l'influenza de Le luci della centrale elettrica o è stata una tua scelta spontanea?

The Leading Guy è un nome che arriva da una canzone di un cantautore americano e quando cercavo il nome d'arte non volevo mettere il mio nome in un progetto cantato in inglese. Non tanto perché sia italiano, quanto perché Simone sono io nella mia vita e The Leading Guy è il mio modo di esprimermi, in certi concetti che magari se fossimo al bar a bere una birra non tirerei fuori. Non sono così pesante (sorride, ndr). E quindi dovevo nascondermi dietro qualcosa e questa canzone mi piaceva molto.

In regione vedi un clima che favorisca la musica indipendente o è ognuno per sé?

Non conosco molto la realtà, quindi non posso giudicarla… So che ci sono bellissime realtà, ma in generale non voglio parlare male del Friuli, perché ci si sta bene. Però non c'è una grande connessione tra artisti e me ne sto accorgendo quando esco, perché da altre parti fanno le cose con un altro spirito. Anche perché questa è una regione dove si vive bene, in tutto il periodo dell'anno, e forse ciò fa perdere un po' la voglia nel campo musicale… Ci sono tantissime attività, gli artisti hanno piccole cerchie ristrette ma non c'è una connessione regionale forte. Qui come non c'è in Veneto, è una regione un po' divisa, è innegabile.

La tua canzone d'esordio è stata ispirata dal tuo viaggio in Europa. Visti i fatti recenti di cronaca, le migrazioni, pensi che la musica dovrebbe avere un ruolo per affrontare la situazione con più razionalità?

Mi piacerebbe dirti di sì, ma forse no… La musica ha un ruolo per tutti, perché è la colonna sonora della vita di tutti. Ci sono canzoni che hanno accompagnato movimenti di cambiamento, lo stesso Bob Dylan con la marcia per i diritti civili o il periodo rosso con Guccini-De Andrè. Ma non ha cambiato il mondo, su questo sono quasi convinto. Spesso, quando il mondo cambia, c'è la musica giusta, ma con una canzone cambia il nostro personale: ti svegli la mattina più incazzato, deluso… Può aiutare a rendersi conto di cose, anche se da quel punto di vista vedo periodi bui, a livello di scrittura. Ma sono periodi.

Festival musicale a Trieste in memoria del maestro Marco Sofianopulo

Festival musicale a Trieste in memoria del maestro Marco Sofianopulo

Trieste - “Marco Sofianopulo. La luce, il suono, le idee”. È questo il titolo del festival di memorie, concerti ed esposizioni, dedicato alla figura e all'opera  del poliedrico maestro e compositore, per quasi trent'anni direttore della Cappella  Civica, scomparso prematuramente il 14 novembre dello scorso anno. Il ricco   e qualificato programma (con appuntamenti il 13, 14, 15, 16 e 29 novembre) è stato presentato mercoledì 11 novembre nel corso di una conferenza stampa, svoltasi nella sala Bobi Bazlen di palazzo Gopcevich, alla quale sono intervenuti l'assessore comunale alla Cultura Paolo Tassinari, il curatore del museo teatrale “Carlo Schmidl” Stefano Bianchi, il direttore del conservatorio “Giuseppe Tartini” Roberto Turrin, il direttore dell'orchestra da camera “Ferruccio Busoni” Massimo Belli e Antonio Sofianopulo in rappresentanza della famiglia del maestro che, assieme al Comune di Trieste, ha promosso le iniziative.

Gli appuntamenti si apriranno venerdì 13 novembre, alle ore 18.00, nella cattedrale di San Giusto, con una celebrazione eucaristica animata dalla Cappella Civica di Trieste. Sabato 14 novembre, alle ore 17.30, all'auditorium del civico museo Revoltella, si terrà il concerto dell'orchestra da camera “Ferruccio Busoni” diretta da Massimo Belli. Seguirà l'inaugurazione della mostra di opere pittoriche degli artisti della famiglia Sofianopulo: il prozio Cesare, la madre Renata e il fratello Antonio.

Domenica 15 novembre, a partire dalle ore 11.00, all'auditorium del Revoltella, mattinata dedicata alla musica con il “Duo Feri”, Marco Feri chitarra e Martina Feri voce e ancora i Gruppi cameristici del conservatorio “Tartini”, violini Giada Visentin e Dragana Gajic, chitarra Giovanni Settimo, marimba Michele Montagner, fisarmonica Ghenadie Rotari. E ancora la Scuola di danze tradizionali greche col “D'altri luoghi trio”. Nel pomeriggio, alle ore 17.30, il Gruppo femminile Barkovlije di Barcola e il Gruppo giovanile Primorsko di Caresana. A seguire l'attore Omero Antonutti leggerà testi di Marco Sofianopulo con al pianoforte Angelo Comisso, concluderà il coro della Cappella Civica diretto da Roberto Brisotto.

Lunedì 16 novembre, alle ore 17.30, nella sala Bobi Bazlen di palazzo Gopcevich, nell'ambito dei “Lunedì dello Schmidl” sarà presentato il fondo Marco Sofianopulo che al museo teatrale comprenderà la totalità delle musiche, manoscritte e a stampa, donate da Paola e Cesare Sofianopulo.

Domenica 29 novembre, alle ore 11.00, all'auditorium del Revoltella, nell'ambito della XV edizione della Mattinate musicali internazionali, Mikrokosmos -Insieme strumentale italiano.

Un particolare grazie alla famiglia Sofianopulo, e a tutti coloro che hanno contribuito e collaborato alla realizzazione di “una iniziativa ricca e articolata”, è stato espresso dall'assessore alla Cultura Paolo Tassinari, che ha ricordato anche la poliedricità del maestro Marco e la sua opera di compositore e di direttore per quasi trent'anni della Cappella Civica.

Parole di stima, apprezzamento e gratitudine anche dai direttori Roberto Turrin e Massimo Belli, mentre il curatore Stefano Bianchi ha sottolineato la validità di quello che si presenta come “un vero e proprio festival della musica e delle arti, a ricordo di Marco Sofianopulo”, nonché il valore di un fondo che sarà presentato ufficialmente lunedì 16 novembre.    

 

Carmen Consoli a febbraio fa tappa al Rossetti

Carmen Consoli a febbraio fa tappa al Rossetti

Trieste - Reduce da un tour primaverile di successo nei palazzetti e dell’ottimo riscontro di pubblico e critica del nuovo album “L’Abitudine di Tornare”, Carmen Consoli, la cantante siciliana, fra le artiste più amate dal pubblico italiano, spiazza tutti e annuncia  un nuovo attesissimo ciclo di concerti in una dimensione molto congeniale all’artista: quella dei teatri.

Nei nuovi concerti Carmen Consoli eseguirà nella dimensione intima dei teatri tutti i suoi successi e le canzoni contenute nel suo ultimo fortunato album “L'abitudine di tornare”, ottavo disco di inediti dell’artista, pubblicato il 20 gennaio 2015. Un lavoro maturo, che affronta, attraverso dieci tracce diversi temi, alternando episodi più introspettivi ad altri che hanno un occhio rivolto verso la società attuale.

Per quanto riguarda le regioni Friuli Venezia Giulia e Veneto, da segnalare in calendario un unico imperdibile appuntamento, quello di sabato 13 febbraio al Politeama Rossetti di Trieste con inizio alle 21.

L’evento è organizzato da Zenit srl, in collaborazione con il Comune di Trieste, la Regione Friuli Venezia Giulia, il Politeama Rossetti – Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia e inserito nel pacchetto Music&Live dell’Agenzia TurismoFVG.

Bigliettiin vendita a partire dalle 10 di martedì 10 novembre, sui circuiti Ticketone.it e Vivaticket.it, nei punti autorizzati e alle biglietterie del teatro.

Per maggiori informazioni: Azalea Promotiontel. +39 0431 510393www.azalea.itQuesto indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. ilRossetti - Teatro Stabile del FVG tel. +39 040 3593511 – e-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.– web: www.ilrossetti.it

Biglietti in vendita dalle ore 10.00 di martedì 10 novembre sui circuiti Ticketone e VivaTicket, nei punti autorizzati e alle biglietterie del Politeama Rossetti. Tutte le info su www.azalea.it

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Capo redattore: Tiziana Melloni
Redazione di Trieste: Serenella Dorigo
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