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Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

Presidente Napolitano a Porzûs

Giovedì 26 aprile al Cinema Sociale di Gemona alle ore 21.00 verrà proiettato il film Porzûs.

Anticipando la visita del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano che avverà il 10 maggio prossimo alla malga di Porzûs, la Cineteca del Friuli propone al Cinema Sociale di Gemona il film che quindici anni fa richiamò l'attenzione sull'eccidio,Porzûs del 1997 di Renzo Martinelli, con Gabriele Ferzetti, Gianni Cavina, Gastone Moschin.

Nel corso della sua prossima visita in Friuli, il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano si recherà in comune di Faedis, per rendere omaggio ai 22 partigiani della divisione Osoppo trucidati nel febbraio 1945 dai garibaldini comandati da Mario Toffanin detto “Giacca”. Tra le vittime dell’eccidio, iniziato il 7 febbraio sul posto e continuato nei giorni successivi nella zona del Bosco Romagno, nel cividalese, trovò la morte, a soli 19 anni, anche il fratello di Pier Paolo Pasolini, Guido.

Dopo decenni di silenzio su uno dei più tragici avvenimenti della Resistenza italiana, fu il film di Renzo Martinelli, Porzûs, presentato alla Mostra del Cinema di Venezia nel 1997, a riportare l’attenzione sulla cupa vicenda che vide partigiani contrapposti a partigiani.

Successivamente la Cineteca proporrà altri materiali su Porzûs presenti nelle proprie collezioni, in particolare un lavoro del filmaker veneziano di origini friulane Enrico Mengotti, che quasi trent’anni fa raccolse testimonianze di grande interesse storico nel documentario Porzûs: due volti della Resistenza.

s.d.








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"Carnia 1944. Un'estate di libertà" di Marco Rossitti

Martedì 24 aprile si svolge a Udine, in un'anteprima riservata ai rappresentanti delle istituzioni e alla stampa, la proiezione del film "Carnia 1944. Un'estate di libertà" di Marco Rossitti, da un'idea di Giovanni Spangaro "Terribile", sceneggiatura di Carlo Tolazzi, coordinamento scientifico di Andrea Zannini, consulenza storica di Alberto Buvoli, Flavio Fabbroni.

L'anteprima del film è introdotta dal presidente della Regione Renzo Tondo e dal Magnifico Rettore dell'Università di Udine Cristiana Compagno. Non un semplice documentario, ma una fiction per ricordare quasi 70 anni dopo e per far conoscere ai giovani l'epopea della Repubblica Libera della Carnia, il film costituisce il terzo momento del progetto "Repubblica della Carnia 1944. Le radici della libertà e della democrazia", organizzato e proposto dalla Regione autonoma Friuli Venezia Giulia e dall'Università di Udine con il sostegno di Fondazione CRUP.

"Carnia 1944. Un'estate di libertà" è dedicato alla straordinaria storia della Repubblica della Carnia e dell'Alto Friuli. Nel 1944, per alcuni mesi, una quarantina di comuni friulani e veneti vennero liberati dall'occupazione nazi-fascista. Vi si costituì una Repubblica partigiana comprendente tutte le forze politiche democratiche, nella quale si sperimentò un eccezionale spazio di libertà e partecipazione popolare che anticipò alcune delle conquiste dell'Italia repubblicana.

Il film racconta di una scolaresca delle superiori, che dopo aver ascoltato in classe, per bocca di un vecchio partigiano, il racconto di un fatto drammatico della Resistenza in Carnia (l'incendio di Forni di Sotto da parte delle truppe tedesche nel 1944) viene condotta, con la guida dell'insegnante di lettere, sui luoghi della Repubblica della Carnia e dell'Alto Friuli. Durante il viaggio, che attraversa alcuni dei paesaggi più suggestivi della Carnia, i ragazzi hanno la possibilità di conoscere i luoghi e le storie di quella esaltante e tragica esperienza.

Attraverso le spiegazioni del professore essi si immedesimano a tal punto nei fatti narrati da ritrovarsi, al confine tra realtà e immaginazione, immersi in essi. Al termine della giornata, la visita alla casa del medico Aulo Magrini, morto in combattimento, e l'incontro con il figlio Giulio che ricorda l'ultimo saluto dato al padre, permettono ai ragazzi di comprendere l'attualità civile di questa eccezionale vicenda storica.

Interpreti del film sono Leonardo Zanier (Attilio), Riccardo Maranzana (il professore / Aulo Magrini), Giulio Magrini (se stesso), Massimo Somaglino (Libero), Fabiano Fantini (il sindaco di Ampezzo), Maurizio Fanin (il parroco di Forni di Sotto), Claudia Grimaz (Margherita Cecchetti Magrini), e gli studenti Alessia Adami, Marica Agarinis, Stefano Barbarino, Dea Calcagno, Jessica Cimador, Matthew De Conti, Lisa Di Centa, Giulia D'Orlando, Nicole Erman, Lara Mazzolini, Simone Micoli. La fotografia è di Bruno Beltramini, il montaggio di Eleonora Cao, le musiche di Teho Teardo, i costumi di Adrea Stanisci, suono in presa diretta e sound design di Francesco Morosini.

Dopo l'anteprima di domani a Udine, le proiezioni pubbliche sono in programma il 27 aprile ad Ampezzo (ore 18.00) nella Sala dell'Asilo e a Tolmezzo (ore 20.30) nel Cinema David; il 2 maggio a San Vito al Tagliamento (ore 8.15) nel Liceo Scientifico; il 3 maggio a Udine (ore 20.30 e 22.00) al Cinema Visionario; il 4 maggio ad Artegna (ore 21.00) nel Teatro Lavaroni; il 5 maggio a Ragogna (ore 20.45) nella Sala Teatrale Canciani (capoluogo); il 10 maggio a Gemona (ore 21.00) nel Cinema Sociale; il 14 maggio a Trieste (ore 21.00) al Teatro Miela; il 7 giugno a Pordenone (ore 21.00) nella Sala Grande di Cinemazero. Per venerdì 9 maggio è poi in programma all'Università di Udine la proiezione riservata al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano in occasione della sua visita in Friuli.








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Johnnie To: "il futuro del cinema di Hong Kong sono i registi del Fresh Wave!"

Johnnie To:

 Il futuro del cinema di Hong Kong? Sono loro: i giovanissimi registi del “Fresh Wave!”. Parola di Johnnie To, l’ospite illustre del quattordicesimo Far East Film, premiato, la seconda serata del festival con il Gelso d'oro alla carriera, al Teatro Nuovo Giovanni da Udin. Il noto regista era ad Udine per  presentare la commedia “Romancing In Thin Air” ma anche, quattro corti del “Fresh Wave Short Film Festival”. "Voi, ragazzi, dovete girare più film che potete, ha aggiunto il regista, rivolgendosi a Wong Wai-kit, Mo Lai e Li Yin-fung, i tre beginners che lo hanno seguito a Udine, e, quando li avete girati, dovete subito portarli sotto i riflettori di Far East Film!".

Non a caso, il Festival friulano è la prima sponda occidentale toccata da Mister To per promuovere le opere dei suoi allievi (opere mai uscite prima dai confini asiatici!). Seguirà, il 29 giugno, la trasferta alla decima edizione di Paris Cinéma, nell’ambito della sezione Hong Kong à l’honneur: un corposo omaggio al cinema dell’ex colonia britannica.

Il Fresh Wave, diretto stesso Johnnie To per conto dell’Hong Kong Arts Development Council, dà voce ai nuovi talenti hongkonghesi e ha trovato proprio nel mitico regista (Presidente del Film and Media Arts Group) una solida colonna e un entusiasta ambasciatore internazionale: scoprire, coltivare e promuovere la next generation di cineasti e filmmaker è, per lui, il modo più felice di salvaguardare l’anima creativa della sua amatissima Hong Kong e di garantirle una continuità nel tempo.

Quello di Johnnie To è uno dei nomi più cari al team e agli spettatori di Far East Film: un’amicizia che dura da tempo, visto che fin dal numero zero del festival, nel 1998, il pubblico ha letteralmente adorato il mitico regista (l’anno successivo, poi, fu proprio il suo memorabile “A Hero Never Dies. Hongkonghese per nascita, ma udinese per affettuosissima acclamazione popolare, To ha inoltre voluto girare proprio nella città friulana alcune scene del suoYesterday Once More nel 2004.

Dopo la proiezione al FEFF, “Romancing in Thin Air” farà tappa al Trento Film Festival, storica rassegna internazionale dedicata al cinema di montagna.

 Nel terzo giorno di programmazione del festival invece,  altro debutto importante. Far East Film 14 non darà spazio soltanto all’Asia contemporanea ma anche al suo passato, documentando attraverso 10 titoli invisibili in Occidente uno dei periodi più scuri (ma, culturalmente, più fertili) della storia della Corea del Sud: gli anni ‘70. The Darkest Decade: Korean Filmmakers in the 1970s, questo il titolo della preziosa retrospettiva firmata da Darcy Paquet e in apertura lunedì 23 aprile, racconterà come a dispetto dell’ambiente politicamente e socialmente repressivo, durissimo, caratterizzato da una feroce censura, alcuni registi abbiano scelto, con grandi risultati, di rimanere attivi per tutto il decennio, producendo così alcune delle opere più memorabili della storia del cinema nazionale.

Sono cinque i grandi maestri selezionati: a cominciare dall’autorevolissimo Kim Ki-young (il suo leggendario The Housemaid del 1960 è stato riletto, nel 2010,  da Im Sang-soo e proprio Im Sang-soo presenterà tra pochi giorni al Festival di Cannes il thriller erotico “Taste of Money” interpretato dallo stesso Darcy Paquet!) e proseguendo con Lee Man-hee, Kim Soo-yong, Yu Hyun-mok fino, ovviamente, a Im Kwon-taek, il più noto al pubblico occidentale.

The Darkest Decade sarà una celebrazione dei loro successi come il film d’apertura, "Pollen" (1972), paragonato a Teorema di Pasolini: l’opportunità di testimoniare, per la prima volta fuori dai confini sudcoreani, la storia delle loro lotte e delle loro carriere tutt’altro che in discesa (Lee Jang-ho fu arrestato nel 1975 per uso di marijuana e riuscì a girare un nuovo film solo dopo l’assassinio del Presidente Park Chung-hee, Shin Sang-ok si vide revocata la licenza a girare e fu successivamente rapito e deportato in Corea del Nord).

Oltre a firmare la retrospettiva, Darcy Paquet firma il volume Il decennio oscuro – I registi coreani negli anni Settanta (edito dal FEFF in Italiano e in Inglese): una preziosa pubblicazione che, attraverso interviste, saggi, profili dei registi, intende situare i capolavori nascosti nel loro esatto contesto storico e, perché no? stimolare i lettori alla ricerca di altre gemme sepolte nella darkest decade.








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