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Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

Si conclude Circuito Cinema con Hungry Hearts, ma l'emozione del cinema sandanielese continua

Si conclude Circuito Cinema con Hungry Hearts, ma l'emozione del cinema sandanielese continua

San Daniele del Friuli (Ud) - Si è conclusa ieri sera la programmazione di Circuito Cinema, il calendario dei film proiettati ogni martedì al cinema Splendor della cittadina collinare e in altre monosale della regione, da Gemona fino a Cormons ma non solo. Scelti dall'associazione Officine d'Autore, ieri è andato in scena il suggestivo "Hungry Hearts" di Saverio Costanzo, ispirato al libro "Il bambino indaco" di Marco Franzoso.

In una New York dei giorni nostri, Mina (Alba Rockwacher) e Jude (Adam Driver) si imbattono l'uno nell'altro in una a dir poco imbarazzante situazione: chiusi in un minuscolo bagno di un ristorante perché la porta si è bloccata, con lui in preda a fortissimi dolori di stomaco, mentre un'atmosfera imbarazzata ma comica al tempo li avvolge. In quel minuscolo ritaglio di mondo, tra quattro pareti strettissime, si conoscono e nasce qualcosa tra loro.

I due si mettono insieme, fino a quando arriva l'imprevisto: lei rimane incinta. I due assomigliano poco a una coppia pronta a una simile responsabilità, ma arrivano comunque al grande passo: si sposano, ma il termine "felici" non gli appartiene molto, soprattutto a Mina. La donna è tormentata infatti da un incubo ricorrente: un cacciatore che spara a un cervo nel buio della notte e, una voltauccisa, la lascia lì per scomparire nel nulla.

Fin da subito queste angosce influiscono negativamente sulla gravidanza, con lei che rifiuta la medicina tradizionale, in una morbosa paranoia sul fatto che il mondo esterno possa far male al suo bambino. È convinta che sia speciale, un bambino indaco (in tutto il film non si dice mai il suo nome) proveniente dal futuro, e il marito non riesce a convincerla a uscire di casa. La loro vita procede tra momenti di quiete contrapposti a lunghi periodi di angoscia, fino a quando l'ultimo cambiamento non deciderà le sorti di questo piccolo "cosmo".

Il film di Costanzo alterna ritmi velocissimi ad altri lentissimi, spiazzando lo spettatore per tutto il tempo. È un film fatto di "svolte inaspettate", come ha spiegato il ragazzo di Officine d'Autore che ha introdotto la pellicola, in un continuo scorrere di disperazione che piomba nella follia più cupa. Un titolo da sentire sulla pelle, in tutta la sua amarezza. E la magia del cinema di San Daniele non finisce qui.

Scrivere di Cinema 2015, al via il concorso con tantissime novità per i futuri critici di domani

Scrivere di Cinema 2015, tantissime novità per i futuri critici di domani

Pordenone - Buoni critici non si nasce, non è così per tutti almeno, ma si diventa. Per questo ogni anno viene indetto il concorso Scrivere di cinema Premio Alberto Farassino, giunto oggi alla tredicesima edizione e aperto a tutti i giovani, dai 15 ai 25 anni, di tutta Italia. Un occasione per i ragazzi di mettersi in gioco, esprimere la propria opinione sulle pellicole uscite nei cinema nostrani nell'ultimo anno, come dei veri giornalisti. 

Promosso da Cinemazero, Fondazione Pordenonelegge.it, Sindacato Critici Cinematografici Italiani e Mymovies.it, il concorso si divide in due sezioni: la prima si chiama Young Adult ed è dedicata ai ragazzi dai 15 ai 19 anni, la seconda Under 25 e coinvolge coloro che vanno dai 20 ai 25 anni. Le regole sono all'incirca le stesse per entrambi: le recensioni non dovranno superare le 3000 battute e potranno essere recensiti i film trasmessi in streaming da MymoviesLive e quelli usciti nei cinema tra il 1 agosto 2014 e il 15 giugno 2015.

I più giovani potrenno partecipare con tre articoli, mentre l'ultima sezione avrà a disposizione solo uno. Ma questa avrà allafine un premio incredibile: poter seguire come giornalisti accreditati il Far East Film Festival 2016, scrivendo per siti come Mymovies.it e altre testate di critica cinematografica vicine al concorso. Anche gli Young Adult però avranno il loro riconoscimento: poter accedere a un workshop redazionale con Minima&Moralia per un anno intero. I vincitori costituiranno una piccola redazione, con un carnet d'ingressi nelle sale per poter recensire le pellicole.

I dettagli dell'evento sono molteplici e potete trovarli tutti sul sito http://scriveredicinema.mymovies.it/, insieme al modulo da compilare per partecipare. Il termine ultimo per la consegna degli elaborati è la mezzanotte del 15 giugno e si ricorda che tutti dovranno essere inediti, pena l'esclusione. Un'ultima novità è riservata agli studenti delle scuole superiori del Friuli: una giuria sceglierà la loro migliore recensione e il vincitore otterà il Premio del Territorio. Ogni ulteriore informazione sul sito.

Il compositore di Miyazaki e Kitano, Joe Hisaishi apre Far East 17

Il compositore di Miyazaki e Kitano, Joe Hisaishi apre Far East 17

E' l'icona che l’immaginario popolare lega indissolubilmente alle splendide colonne sonore scritte per i capolavori di Miyazaki Hayao (da Il mio vicino Totoro a La città incantata) e di Takeshi Kitano, così come per il meraviglioso Departures di Takita Yojiro (miglior film straniero agli Oscar 2009, distribuito in Italia dalla Tucker).

Inaugura ufficialmente il Far East Film Festival 17, uno Special Gala Concert destinato a fare storia: giovedì 23 aprile alle 20.30 i riflettori del Teatro Nuovo “Giovanni da Udine” illumineranno la primissima performance italiana del grande JOE HISAISHI, che riceverà anche il Gelso d’Oro alla carriera! I biglietti saranno disponibili a partire da giovedì 5 marzo: online su Ticketone.it e nei punti vendita autorizzati (info: www.fareastfilm.com/joehisaishi).

Autentico idolo in patria, il Giappone, e personaggio di culto nel resto del mondo, mister Hisaishi non è un semplice artista quanto piuttosto una somma di anime artistiche: compositore, pianista, direttore d’orchestra, regista, scrittore. Lo Special Gala Concert, progettato esclusivamente per il Far East Film Festival, vedrà Hisaishi guidare la RTV Slovenia Symphony Orchestra e anche sedersi al pianoforte, sfogliando pagine in perfetto equilibrio tra cinema e produzione solista.

Uno straordinario viaggio capace di spaziare dai colori sofisticati del minimalismo a quelli densi e gioiosi, assolutamente inconfondibili, che hanno fatto di Hisaishi uno degli ultimi (altissimi) autori di musiche sinfoniche per il grande schermo. Se ogni concerto rappresenta l’autoritratto di una star, l’autoritratto di mister Hisaishi è ovviamente impossibile da condensare nell’arco di una serata: non solo per l’ampiezza dei suoi orizzonti stilistici, e già basterebbe, ma anche per la generosa complessità della sua biografia. Un’invidiabile avventura dove trovano spazio applausi e riconoscimenti, fra cui ben sei Japan Academy Awards for Best Music, trionfi e sodalizi leggendari, come quello con lo Studio Ghibli celebrato dal mega live Joe Hisaishi in Budokan – 25 years with the Animations of Miyazaki Hayao.

E proprio a Miyazaki Hayao è giusto lasciare l’ultima parola su Hisaishi: «Ho lavorato con Joe in nove film: incontrarlo, nel 1983, è stata una delle maggiori fortune che mi sia mai capitata!».

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