Con “L’ultimo lupo” s’inaugura il CinOforum del Cinema Sociale di Gemona
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- Pubblicato Giovedì, 02 Aprile 2015 14:01
- Scritto da redazione ilfriuliveneziagiulia
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Gemona (Ud) - In occasione dell’uscita nelle sale italiane dell’ultimo film di Jean-Jacques Annaud, L’ultimo lupo, la Cineteca del Friuli con il Centro Cinofilo “Lupo Nero” di Fagagna dà il via al primo CinOforum del Cinema Sociale di Gemona: una rassegna di film dedicati ai cani, la cui proiezione sarà introdotta e conclusa da un intervento di Daniela Castellani, titolare del “Lupo Nero”. Oltre ad offrire una visione “guidata” dei film, la Castellani, istruttrice cinofila riconosciuta E.N.C.I., specialista in problemi comportamentali dei cani e addestratrice di cani per pet-therapy, approfondirà alcune tematiche volte ad aprire una finestra sul mondo di questi amati compagni di vita.
L'appuntamento inaugurale del CinOforum è per sabato 4 aprile alle ore 21 con la prima proiezione del film di Jean-Jacques Annaud. Ambientato nel periodo della rivoluzione culturale cinese, L’ultimo lupo racconta di Chen Zhen, un giovane studente di Pechino che viene inviato nelle zone interne della Mongolia per insegnare a una tribù nomade di pastori. A contatto con una realtà diversa dalla sua, Chen scopre di avere molto da imparare sulla comunità, sulla libertà e soprattutto sul lupo, la creatura più riverita della steppa. Sedotto dal rapporto che i pastori hanno con questo animale e affascinato dalla sua astuzia e dalla sua forza, Chen un giorno trova un cucciolo e decide di addomesticarlo. Il legame che si crea tra i due sarà minacciato dalla decisione di un ufficiale del governo di eliminare, a qualunque costo, tutti i lupi della regione. Il film è tratto dal romanzo semi-autobiografico di Jiang Rong, Il totem del lupo, che con oltre venti milioni di copie vendute è considerato il secondo libro più letto in Cina dopo il Libretto rosso di Mao.
Un secondo incontro con l’istruttrice Castellani si terrà, sempre in occasione della proiezione del film L'ultimo lupo, domenica 12 aprile alle 17.
InfoCinema: www.cinemateatrosociale.it, tel. 0432 970520 (in orario spettacoli).
Centro Cinofilo “Lupo Nero” di Fagagna, www.centrocinofiloluponero.com, tel. 0432 810705, cell. 334 8614190.
La famiglia Bélier - un film per riflettere con ironia su figli, genitori, adolescenza, handicap, amore e crescita
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- Pubblicato Lunedì, 30 Marzo 2015 20:18
- Scritto da Tullia Calogiuri
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“Mondovisioni”: tornano a Udine i documentari di Internazionale
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- Pubblicato Lunedì, 30 Marzo 2015 09:36
- Scritto da redazione ilfriuliveneziagiulia
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Udine – Come ogni anno, dopo l’anteprima al festival di Internazionale a Ferrara, fa tappa anche a Udine il tour italiano di “Mondovisioni”, la rassegna di 8 documentari selezionati da Cineagenzia per Internazionale dai migliori festival di tutto il mondo.
Otto storie diverse, per entrare nel vivo di questioni fortemente legate all'attualità, alla politica, ai diritti umani e al mondo dei media. Il ciclo di proiezioni viene presentato dal CEC quest’anno insieme a vicino/lontano, da mercoledì primo aprile fino a mercoledì 6 maggio, al Cinema Visionario, quasi a scandire il conto alla rovescia verso l’11^ edizione del festival vicino/lontano, in programma dal 7 al 10 maggio a Udine con la consegna del premio Terzani 2015.
L’attenzione alle storie piccole e grandi del mondo, alle questioni del nostro tempo nelle quali si riverbera la storia con la esse maiuscola è del resto parte integrante del Dna di vicino/lontano che farà dell’ultima proiezione del ciclo uno degli eventi di apertura del programma 2015.
“Mondovisioni” partirà mercoledì 1° aprile, al Visionario (ore 20) con “Point and shoot” di Marshall Curry (Stati Uniti, 2014), la storia di un inarrestabile filmmaker,Matt VanDyke, partito per l'Africa settentrionale in cerca di se stesso e rimasto intrappolato, fucile e telecamera in mano, nelle maglie della rivoluzione libica. Un documentario di viaggio, un reportage politico ma anche la cronaca di un rito di passaggio.
Mercoledì 8 il pubblico potrà conoscere la vicenda, raccontata in “Documented”, del giornalista premio Pulitzer Jose Antonio Vargas, che nel 2011 si è autodenunciato come immigrato illegale e, in “Days of hope” della danese Ditte Haarløv Johnsen, seguirà tre dei tanti viaggi della speranza che si celano dietro le statistiche sull’immigrazione e i titoli sulle tragedie nei mari d’Europa.
“Concerning violence”di Göran Hugo Olsson e “Hope on the line”di Alexandre Papanicolaou e Emilie Yannoukou, in calendario mercoledì 15 aprile, porteranno il pubblico fra le rivolte che hanno portato alla decolonizzazione del continente africano e alla scoperta di Syriza e di Alexis Tsipras, oggi primo ministro del governo greco.
Mercoledì 22 aprile riflettori su “#Chicagogirl – The social network takes on a dictator”di Joe Piscatella, la straordinaria storia di una teenager americana figlia di esuli siriani, che dalla sua stanzetta alla periferia di Chicago coordina attraverso la rete la rivolta in Siria e denuncia al mondo atrocità e violazioni dei diritti umani commesse in nome di Bashar al-Assad. “Marmato” di Mark Grieco aprirà invece una finestra sulla Colombia al centro della rinnovata corsa globale all’oro.
Mercoledì 6 maggio, chiuderà la rassegna, aprendo la sezione VL/Digital del festival vicino/lontano, “The Internet’s own boy: the story of Aaron Swartz”di Brian Knappenberger, la storia di un ragazzo prodigio che ha contribuito a creare alcuni dei tasselli fondamentali di Internet così come lo conosciamo. Rifiutando una carriera dorata nella Silicon Valley per difendere il libero accesso alla conoscenza, è rimasto imbrigliato in un incubo legale durato 2 anni e conclusosi con il suicidio a soli 26 anni. Una vicenda che è un monito a non sottovalutare il rapporto tra tecnologia e diritti civili.
info www.visionario.info/ www.vicinolontano.it
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