Al via “Le Giornate della Luce” nuovo festival a Spilimbergo dedicato ai fotografi del cinema
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- Pubblicato Venerdì, 12 Giugno 2015 14:24
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Spilimbergo (Ud) - Ai nastri di partenza il nuovo festival nato a Spilimbergo, città del mosaico e di viva tradizione fotografica, su ideazione della curatrice Gloria De Antoni per celebrare il ruolo degli Autori della Fotografia del nostro tempo.
“Le Giornate della Luce” si aprono ufficialmente domani, sabato 13 giugno, con due attese presenze di questa edizione, il Presidente onorario del Festival Dante Spinotti, maestro della fotografia nel cinema, due volte candidato al Premio Oscar, e l’attrice Chiara Caselli, apprezzata anche per la sua attività di fotografa, che al festival presenterà la video installazione “Fata Morgana”, con la proiezione di una serie di sei foto in omaggio alla potenza e alla bellezza della natura. Inaugurazione alle 16.30 a Palazzo Tadea.
Nell’occasione saranno presentati anche gli altri allestimenti realizzati per l’occasione, con la mostra fotografica curata dal CRAF “Sul Set con Pasolini”, che documenta il materiale fotografico riguardante i luoghi e i set vissuti da Pier Paolo Pasolini, raccolti negli anni dal Centro di Ricerca e Archiviazione della Fotografia e “I Signori della Luce: Direttori della Fotografia sul Set”, mostra curata da Antonio Maraldi, del Backstage Film Festival di Cesena.
Alle 17.00 Dante Spinotti e Chiara Caselli saranno protagonisti dell’incontro condotto da Gloria De Antoni “Come illuminare una stella. I rapporti tra il direttore della fotografia e gli attori”, per raccontare la relazione che si instaura sul set tra la figura dell’attore e l’Autore della fotografia, mentre in serata è in programma un omaggio allo stesso Spinotti con la proiezione al Cinema Miotto del suo documentario “Inchiesta in Carnia” (ore 21.00), preceduto dal primo dei quattro documentari proposti al festival dalla Cineteca del Friuli, Artefici del Mosaico (1955, 10’) di Gianni Alberto Vitrotti.
La manifestazione - realizzata grazie alla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, Turismo FVG, il Comune di Spilimbergo, l’Ascom e la Confartigianato di Pordenone, con l’organizzazione dell’Associazione Culturale Il Circolo - culminerà nel prossimo week end, tra venerdì 19 e domenica 21 giugno, con le proiezioni del concorso e l’assegnazione del primo Il Quarzo di Spilimbergo-Light Award, premio per la fotografia di un film italiano dell'ultima stagione.
Il riconoscimento al miglior Autore della Fotografia verrà assegnato sulla base delle votazioni dalla giuria presieduta da Livio Jacob e composta dall’attore Rocco Papaleo, dal regista Ferdinando Vicentini Orgnani, dagli Autori della Fotografia Marcello Montarsi e Maura Morales, dalle critiche cinematografiche Alessandra Levantesi Kezich ed Elisa Grando e dal fotografo Giuliano Borghesan, che ha selezionato la terna finalista, ovvero Luca Bigazzi per Youth - La Giovinezza di Paolo Sorrentino, Fabio Olmi per Torneranno i prati di Ermanno Olmi e Arnaldo Catinari per Mia madre di Nanni Moretti.
La premiazione della serata di domenica 21 giugno avrà come madrina d’eccezione l’attrice Isabella Ragonese, tra le più raffinate e apprezzate interpreti della scena teatrale e cinematografica.
Prima Edizione del Festival “Le giornate della luce”: per celebrare gli autori della fotografia del nostro tempo
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- Pubblicato Martedì, 09 Giugno 2015 17:21
- Scritto da redazione ilfriuliveneziagiulia
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Spilimbergo (Pn) - Il film si scrive con la luce, soleva ricordare un maestro del nostro cinema come Federico Fellini, e se lo stile di un autentico cineasta si esprime con la luce, la fotografia di un film è quanto allora si può definire “la regia della luce”. Proprio per celebrare il ruolo degli Autori della Fotografia del nostro tempo, i Maestri della Luce, nasce in Friuli Venezia Giulia un nuovo festival che va ad arricchire il ricco panorama delle manifestazioni culturali e cinematografiche della regione.
Nell’anno proclamato dall’ONU “Anno Internazionale della Luce”, Spilimbergo ospiterà tra sabato 13 e domenica 21 giugno la prima edizione di “Le Giornate della Luce – Omaggio agli autori della fotografia del cinema italiano”, realizzata grazie alla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, Turismo FVG, il Comune di Spilimbergo, l’Ascom e la Confartigianato di Pordenone, con l’organizzazione dell’Associazione Culturale Il Circolo.
La manifestazione, presieduta da un grande maestro della fotografia, due volte candidato all’Oscar, come Dante Spinotti e la cura artistica dall’autrice, regista e conduttrice Gloria De Antoni con Donato Guerra, festeggia idealmente le giornate più luminose dell’anno, quelle del solstizio d'estate, all’interno di una cornice d’eccellenza: Spilimbergo, città del mosaico e di viva tradizione fotografica. L’articolato programma delle Giornate della Luce - con proiezioni dei film in concorso, incontri con fotografi di scena, registi e attori, seminari, percorsi espositivi, eventi collaterali - culminerà nell’attribuzione del primo Il Quarzo di Spilimbergo-Light Award, premio per la fotografia di un film italiano dell'ultima stagione: nelle mani del vincitore, domenica 21 giugno, un’opera realizzata per l’occasione dal maestro di mosaico Rino Pastorutti.
Il riconoscimento al miglior Autore della Fotografia verrà assegnato sulla base delle votazioni di una giuria di esperti, composta da critici cinematografici, attori, autori della fotografia, che ha visionato e selezionato una serie di film dell’ultimo anno, scegliendo la terna dei tre autori della fotografia finalisti: Luca Bigazzi per Youth - La Giovinezza di Paolo Sorrentino, Fabio Olmi per Torneranno i prati di Ermanno Olmi e Arnaldo Catinari per Mia madre di Nanni Moretti
Dopo aver citato la città di Spilimbergo nel suo ultimo film, “Una piccola impresa meridionale”, sembrava naturale ad una spilimberghese ‘doc’ come Gloria De Antoni coinvolgere nella giuria presieduta da Livio Jacob, l’attore Rocco Papaleo, che esprime il suo voto assieme al regista Ferdinando Vicentini Orgnani, gli Autori della Fotografia Marcello Montarsi e Maura Morales, le critiche cinematografiche Alessandra Levantesi Kezich ed Elisa Grando e il noto fotografo Giuliano Borghesan. Rocco Papaleo, dopo aver partecipato ai lavori di giuria per selezionare la terna finalista e aver espresso il suo voto per la migliore fotografia, dovrà purtroppo rinunciare ad essere presente a Spilimbergo: l’inizio delle riprese del suo nuovo film lo porta proprio in quei giorni sul set in Uruguay. L’attore ha però voluto raggiungere e salutare il pubblico del festival, un saluto raccolto da Gloria De Antoni in un’inedita video-intervista che sarà proiettata durante il festival (presentazione in anteprima alla conferenza stampa)
Numerosi gli ospiti presenti al festival impegnati tra incontri e masterclass. Attesa, tra gli altri a Spilimbergo, l’attrice Chiara Caselli, apprezzata anche per la sua attività di fotografa, che al festival presenterà una video installazione con la proiezione di una serie di sei foto in omaggio alla potenza e alla bellezza della natura. Nel pomeriggio di sabato 13 giugno Dante Spinotti e Chiara Caselli (Palazzo Tadea, ore 17.00) saranno protagonisti dell’incontro condotto da Gloria De Antoni “Come illuminare una stella. I rapporti tra il direttore della fotografia e gli attori”, per raccontare la relazione che si instaura sul set tra la figura dell’attore e l’Autore della fotografia, mentre in serata è in programma un omaggio allo stesso Spinotti con la proiezione al Cinema Miotto del suo documentario “Inchiesta in Carnia” (ore 21.00), preceduto dal primo dei quattro documentari proposti al festival dalla Cineteca del Friuli, Artefici del Mosaico (1955, 10’) di Gianni Alberto Vitrotti. Sempre nella prima giornata, alle 16.00, saranno inaugurate a Palazzo Tadea le mostre fotografiche allestite per la manifestazione: oltre a quella di Chiara Caselli, anche la mostra curata dal CRAF “Sul Set con Pasolini”, che documenta il materiale fotografico riguardante i luoghi e i set vissuti da Pier Paolo Pasolini, raccolti negli anni dal Centro di Ricerca e Archiviazione della Fotografia e “I Signori della Luce: Direttori della Fotografia sul Set”, mostra curata da Antonio Maraldi, del Backstage Film Festival di Cesena.
Dopo la fitta giornata inaugurale, il festival vivrà il suo momento clou nella densa tre-giorni del successivo week end. Venerdì 19 giugno inaugurazione di due ulteriori eventi espositivi, alle 17.00 a Palazzo Tadea “La storia del cinema attraverso le macchine da proiezione”, suggestiva esposizione che illustra la storia della cinematografia attraverso i suoi strumenti più emblematici, con macchine da proiezione di tutte le epoche. Alle 18.00 nella sala Il Caseificio inaugurazione mostra “Il sole tramonta a mezzanotte – Scatti sul set” del fotografo Roberto Marziali. Dalla serata di venerdì cominciano al Cinema Miotto le proiezioni dei film in concorso. Alle 21.00 si comincia con l’ultimo film di Paolo Sorrentino Youth - La Giovinezza, con Michael Caine, Harvey Keitel, Rachel Weisz e Jane Fonda (118 min): Autore della Fotografia Luca Bigazzi. Il film sarà preceduto dal cortometraggio Lignano (1963, ‘11) di Antonio Seguini De Santi, che sarà presente in sala: novantenne, residente a Udine, è il più anziano direttore della fotografia del Friuli Venezia Giulia.
La giornata di sabato 20 giugno si aprirà alle 11.30 a Sequals con un aperitivo presso l'Azienda Fernanda Cappello con proiezione del documentario Il Friuli (Cineguf 1936-1942) di Giuseppe Francescato, Orama Lestuzzi, Fausto Magnani e Maurizio Sanvilli, a cura della Cineteca del Friuli, introdotto dal Presidente della Giuria Livio Jacob. Alle 17.00 nel centro storico di Spilimbergo (Corso Roma) atteso l’appuntamento Sul Set di Spilimbergo con prove d’attore dirette dalregista Ferdinando Vicentini Orgnani. Ai fotografi professionisti sarà, poi, dedicato il Convegno “Fotografo di Scena: una Professione che si impara sul campo” (Sala Caseificio dalle 17.30) a cura della Confartigianato di Pordenone. Relatori Enrico Cesaro, Pietro De Rosa, Antonio Maraldi, Filiberto Scarpelli (prenotazioni online sul sito www.legiornatedellaluce.it, posti limitati)
La serata prosegue ancora al cinema Miotto con il secondo film in concorso: alle 21.00proiezione di Torneranno i pratidi Ermanno Olmi con Claudio Santamaria, Alessandro Sperduti, Francesco Formichetti e Andrea di Maria (80 min). Autore della Fotografia Fabio Olmi. Il contributo della Cineteca del Friuli sarà, in questo casoCarnia mistica(1956, 10') di Chino Ermacora.
Ulteriore importante, momento di alta formazione è la masterclass dedicata agli studenti delle scuole di cinema, nella mattinata di domenica 21 giugno: “Fotografare il Cinema: Trucchi del Mestiere e Nuove Tecnologie” è il titolo di questa intensa full immersioncon lezioni condotte da Massimo Intoppa, Stella Theodorakis e Ferdinando Vicentini Orgnani (prenotazioni online sul sito www.legiornatedellaluce.it, iscrizione 10 euro)
Dopo un aperitivo presso l'Azienda Vicentini Orgnani con alcuni ospiti del festival (ore 18.00), si arriva alla proclamazione ufficiale dei vincitori di questa prima edizione, con la consegna alle 21.30 in Piazza Duomo dei Premi Il Quarzo di Spilimbergo e Il Quarzo dei Giovani – Film Commission FVG, assegnato dagli studenti che assistono alle proiezioni.
La premiazione avrà come madrina d’eccezione l’attrice Isabella Ragonese: solo pochi anni or sono una delle più interessanti rivelazioni del cinema italiano, ora una delle interpreti più affermate, siaal cinema che sul palcoscenico.
Dopo la premiazione, la proiezione dell’ultimo dei film della terna, Mia madre di Nanni Moretti con Margherita Buy, John Turturro, Giulia Lazzarini e Nanni Moretti(106 min), Autore della Fotografia, Arnaldo Catinari.
La Grande Guerra nel cinema: Venzone come set cinematografico
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- Pubblicato Sabato, 06 Giugno 2015 00:34
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Venzone (Ud) – Una mostra rievoca l’euforica stagione dei grandi film sulla guerra del 1915-18 girati a Venzone e in Friuli, che si inaugurerà domani, sabato 6 giugno alle ore 18 a Palazzo Orgnani Martina, a Venzone.
L’impatto di una realtà provinciale con il mito fascinoso di Hollywood, il sogno americano, il mondo del grande cinema; l’arrivo in una piccola cittadina di una macchina organizzativa mastodontica e di star di prima grandezza; l’attenzione della stampa nazionale, la presenza di folle di curiosi e di cacciatori di autografi provenienti da ovunque.
È la breve ma intensa stagione che Venzone visse nella seconda metà degli anni ’50, quando qui sbarcarono troupe da Hollywood e da Cinecittà per le riprese di due dei film più conosciuti sulla Grande Guerra: Addio alle armi (A Farewll to Arms, 1957) di Charles Vidor, con le star americane Rock Hudson e Jennifer Jones, oltre a Vittorio De Sica, Alberto Sordi, Franco Interlenghi; e La grande guerra (1959) di Mario Monicelli, con Vittorio Gassman, Alberto Sordi e Silvana Mangano. Qualche anno più tardi si aggiunse La ragazza e il generale (1967) di Pasquale Festa Campanile, girato in varie località del Friuli Venezia Giulia fra cui Venzone, con Virna Lisi, Umberto Orsini e ancora una star internazionale, Rod Steiger.
Nel centenario del conflitto, rievoca quella stagione meravigliosa e nel contempo indaga la narrazione cinematografica della guerra,la mostraallestita dalla Cineteca del Friuli e curata dallo storico del cinema ed esperto di location Carlo Gaberscek, La Grande Guerra nel cinema - Venzone come set di Hollywood e Cinecittà, che sarà inaugurata sabato 6 giugno alle ore 18 a Palazzo Orgnani Martina aVenzone, dove resterà aperta fino a domenica 23 agosto 2015. Un’anteprima televisiva nazionale è offerta dalla programmazione di Rai Storia (canale 54), che venerdì 5 giugno alle 22.50, all’interno di una serata dedicata alla Grande Guerra, trasmetterà il reportage I sentieri della gloria: in viaggio con Mario Monicelli sui luoghi della grande guerra (2005-2011), realizzato da Gloria De Antoni per la Cineteca del Friuli a Venzone, Gemona e Palmanova.
Suddivisa in ampie sale, la mostra documenta le tre produzioni con 120 tra fotografie, manifesti e locandine provenienti dalle collezioni della Cineteca del Friuli, la cui fototeca si è arricchita dopo il ritrovamento a Los Angeles, da parte di Carlo Gaberscek, di un importante fondo su Addio alle armi della 20th Century Fox presente all'UCLA. Tra le foto esposte, gli scatti di Pierluigi Praturlon, Donato Maieron, dei fratelli Di Leno e di Tino da Udine. La maggior parte dei manifesti e delle locandine originali fanno parte del fondo Gianni Da Campo, con alcuni prestiti dal collezionista Enrico Minisini.
Il primo a scegliere come set Venzone e il Friuli, già fra i principali teatri della prima guerra mondiale, è il tycoon della produzione americana David O. Selznick (lo stesso di Via col vento), per Addio alle armi, seconda versione cinematografica del romanzo di Hemingway. Quartier generale della troupe, Venzone può vantare anche il ruolo di star del film, soprattutto nella spettacolare sequenza della partenza delle truppe per il fronte e l’addio di Catherine al tenente Frederic Henry. La piazza è gremitissima di comparse: alpini, fanti, bersaglieri, carabinieri, artiglieri con i cannoni portati a dorso di mulo, motociclisti, soldati della sanità, autisti di autoambulanze e, a fare ala, centinaia di donne nei tradizionali costumi carnici, vecchi intabarrati in mantelloni scuri e cappelli flosci, bambini che tengono in mano bandiere tricolori e mazzi di fiori che porgono ai soldati. Siamo in piena atmosfera 1915-1918.
L’uso cinematografico di Venzone per un kolossal americano non poteva passare inosservato a un produttore come Dino De Laurentiis, che solo due anni dopo decide di girarvi La grande guerra diretto da Mario Monicelli, con protagonisti gli “eroi per caso” Giovanni Busacca (Gassman) e Oreste Jacovacci (Sordi). Di Venzone, che come in Addio alle armi rappresenta una cittadina delle retrovie, vengono valorizzate le mura, la piazza del Municipio, le strade, i palazzi (fra cui lo stesso Orgnani Martina) e vecchi edifici come la filanda, mentre i segni ancora evidenti dei bombardamenti della seconda guerra mondiale accrescono il realismo ambientale.
Grazie anche al successo di pubblico e di critica e alla vittoria del Leone d’oro alla Mostra di Venezia, il film di Monicelli farà sentire la sua influenza su La ragazza e il generale di Pasquale Festa Campanile, che a distanza di pochi anni riporta sullo schermo personaggi abili nell’arte di arrangiarsi, opportunisti e pusillanimi ma che in extremis si dimostrano capaci di azioni di coraggio. Girato quasi completamente in esterni in Friuli Venezia Giulia nell’estate del 1966, il film è prodotto da Carlo Ponti, con musiche di Ennio Morricone, ed esce in contemporanea in Italia e negli Stati Uniti distribuito dalla MGM.
La mostra La Grande Guerra nel cinema – Venzone come set di Hollywood e Cinecittànon si esaurisce all’interno di Palazzo Orgnani Martina. Una volta fuori, il visitatore è invitato a seguire un itinerario che lo porta alla scoperta in prima persona delle location cittadine utilizzate per alcune delle scene più memorabili dei tre film. Insieme a Gemona, Venzone è stato il centro più colpito dal terremoto del Friuli del 1976 (da cui anche l’eccezionale valore documentario dei film in questione) ma la fedele ricostruzione rende perfettamente riconoscibili molti dei luoghi originali, a partire dalle belle mura medievali - ricostruite per anastilosi - che circondano la cittadina, impreziosite da torri e dalla porta arcata a tutto sesto di San Genesio. L’immersione nella grande guerra cinematografica sarà completata da un calendario di proiezioni al Cinema Sociale di Gemona.
La mostra, a ingresso libero,è aperta tutti i giorni salvo lunedì , nelle giornate da martedì a venerdì dalle 15 alle 19, sabato e domenica dalle 9-13 dalle 5-19 ed è realizzata nell’ambito del progetto europeo Pot Miru / Via di Pace.
Gli enti promotorisono, oltre alla Cineteca del Friuli, la Comunità Montana del Gemonese, Canal del Ferro e Val Canale, il Comune di Venzone,la Pro Loco Venzonee la Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia. Rivolgendosi alla Pro Venzone (tel. 0432 985034) sono possibili anche visite della mostra su appuntamento in orario di chiusura.
Info mostra: www.cinetecadelfriuli.org / tel. 0432 985034 (Pro Loco Venzone)
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