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Mar09242024

Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

"Muertos de risa" al Premio Amidei: vita, risate e violenza di una coppia dello spettacolo

Gorizia - Le coppie celebri del mondo dello spettacolo, da Stan e Olio a Gianni e Pinotto, hanno sempre avuto momenti di alti e bassi insieme. Lo sanno bene Bruno (interpretato da José Miguel Monzòn) e Nino (Santiago Segura), i protagonisti di "Muertos de risa", pellicola del 1999 di Álex de la Iglesia e proiettata in lingua originale domenica 12 luglio nel pomeriggio al Kinemax, per omaggiare il vincitore dell'Opera d'Autore, nel corso del Premio Sergio Amidei.

Conosciutisi per caso negli anni '70, i due tentano di sfondare nel mondo dello spettacolo come musicisti e cantanti. Ma la timidezza esasperata di Nino, paffuto mammone, fa fallire il loro primo provino e stanno per dirsi addio, quando interviene Juliàn (Alex Angulo), manager fanfarone che li nota e gli propone di affidarsi a lui per la gavetta. Ma il loro debutto in una sagra di paese diventa quasi la loro fine, poiché non riescono a spiaccicare parola difronte al pubblico.

Tutto cambia quando Bruno, spilungone e sicuro di sè, tira uno schiaffo all'inerme Nino: la gente scoppia a ridere e lui ripete il numero. É solo l'inizio di un successo enorme, che li renderà famosi prima a livello locale, poi addirittura in tutta la Spagna! Ma gli screzzi tra i due si fanno sempre più forti, anche perché la popolarità bacia prevalentemente quello che tira i ceffoni, mentre chi li subisce è oggetto di scherno da parte di tutti. L'astio arriva al picco quando il duo fa una scommessa: se la nuova fidanzata di Bruno, Laura, lo avesse mollato dopo sei giorni, avrebbero cambiato l'ordine dei nomi.

Uno scherzo subdolo da parte di Nino gli fa vincere la posta in palio, ma sarà solo l'inizio delle ritorsioni, nel corso degli anni. Ne passano dieci e la coppia è ancora la più popolare in tutto il Paese, ma ormai l'amicizia che la unisce è solo apparenza: l'uno fa di tutto per dar fastidio all'altro, tanto da inscenare farse imbarazzanti per umiliarsi a vicenda. Il loro agente Julian cerca di riportare la pace, ma è tutto inutile: un lutto accidentale sancirà la loro definitiva rottura, arrivando addirittura alla violenza nuda e cruda. O forse no...

Surreale, esilarante, grottesco, delirante: sono solo alcuni degli aggettivi che possono descrivere questa pellicola che ricalca a pieno lo stile di de la Iglesia, cupo e irriverente al tempo stesso. Il finale rappresenta veramente un tripudio per la risata, anche se aspra e amara, e sposa appieno la tesi del regista secondo cui “l'umorismo è violenza”. Come uno schiaffo tirato a tradimento, che fa nascere risate e dolore.

"Il giorno della bestia" di de la Iglesia, il macabro che sposa il comico e rimane sulla pelle

Gorizia - Salvare il mondo è un'impresa seria, soprattutto se di mezzo c'è...il diavolo. Come nel film "Il giorno della bestia" (1995) di Álex de la Iglesia, uno dei titoli scelti dal Premio Sergio Amidei di Gorizia per celebrare il regista spagnolo, vincitore 2015 del Premio all'Opera d'Autore presente in sala, e proiettato in lingua originale al Kinemax nel pomeriggio di sabato 11 luglio.

Girata tra la Spagna e l'Italia, la pellicola racconta dell'avventura comico-horror di don Berriartùa (Angel Angulo), professore di teologia all'Università di Deusto (la stessa in cui si è laureato lo stesso regista, peraltro), che svela un mistero antichissimo: il messaggio nascosto nell'Apocalisse di Giovanni. Attraverso un calcolo oscuro e complesso, il sacerdote scopre cosi che l'Anticristo nascerà la notte di Natale del 1995, a Madrid. E per impedirlo deve passare al "lato oscuro".

Inizia così una vita "criminale", che termina per molti versi in scene umoristiche, e fa la conoscenza con il satanico José Maria (Santiago Segura), un energumeno che lavora in un negozio di dischi e abituè delle droghe. Sarà lui a indirizzarlo verso il Professor Canvas, ossia Ennio Lombardi (Armando De Razza), un "mago" che conduce lo show più seguito di tutta la Spagna, su una rete TV che ricorda molto l'emittente iberica di Berlusconi, ma in realtà un truffatore.

Convinti però dei suoi poteri, padre Angel e José Maria lo sequestrano in casa sua, per preparare un rituale d'invocazione a Satana. Tra droghe ed episodi che alternano suspance a risate, i tre giungono al loro intento, ma sarà solo l'inizio di una fuga/caccia al demonio che coinvolgerà tutta la città madrilena, in una disperata corsa contro il tempo per salvare l'umanità. Il finale sarà a dir poco shockante, con il solito velo di mistero che pervade le opere del regista e sceneggiatore di Bilbao.

Geniale e assurdo al tempo stesso, questo film è una delle innumerevoli testimonianze della varietà di generi che de la Iglesia ha saputo dirigere in carriera. Il pizzico d'Italia presente (nel cast c'è anche una certa Maria Grazia Cucinotta) colorisce sicuramente l'insieme, ma le sfumature diaboliche e dark sono le tonalità dominanti. Un viaggio tra Terra e Inferno, talmente fantastico da sembrare reale.

Tutti i vincitori di ShorTS Film Festival 2015

Tutti i vincitori di ShorTS Film Festival 2015

Trieste – Anche quest’anno boom di pubblico all’International ShorTS Film Festival organizzato da Maremetraggio: sedi di proiezioni piene per questa 16.esima edizione del festival, con oltre 14000 presenze complessive tra Ariston, Piazza Verdi, Museo Revoltella, Teatro Verdi e Palazzo Gopcevich.

Nell’arco dei nove giorni della rassegna dieci le opere prime proposte e 89 i cortometraggi in gara e 27 le opere brevi in concorso per la nuova sezione SweeTS4Kids per un totale di 139 proiezioni insieme alla proiezione di “Bagaglio a mano” organizzata dall’associazione Mattador  e “I nostri ragazzi” ieri sera al Cinema Ariston.


Vincono ex-aequo il Premio Maremetraggio al miglior corto assoluto  (10.000 euro) il danese Helium di Anders Walter e l’americano Fool’s Day di Cody Blue Snider.

La giuria della sezione Maremetraggio, composta da Pipppo Delbono, Carlo Brancaleoni, Emanuela Genovese, Chiara Caselli, Luisa Morandini ha motivato così la decisione: «L'alto livello dei lavori selezionati ha trovato concorde la giuria nel dovere raggiungere un verdetto più ampio del singolo titolo. Abbiamo deciso di attribuire il premio Maremetraggio a due corti apparentemente diversi ma profondamente uniti da una alta cifra professionale e artistica. 

Helium di Anders Walter é una storia delicata che unisce realtà e immaginazione, il mondo degli adulti e quello dei bambini, trasfigurando la paura del morire in un viaggio fantastico. 

Cody Blue Snider, con Fool's day, crea una surreale e caustica lettura della scuola elementare nordamericana. Con lucida e grottesca follia il regista racconta l'ingenua inconsapevolezza dei bambini nel prevedere le conseguenze delle proprie azioni. Entrambi i registi sono dei veri talenti.»

Menzione specialeThriller: in una Taranto tra passato e presente il regista riesce a far esplodere la creatività di un adolescente che si inserisce in un mondo operaio in lotta per la sopravvivenza. Giuseppe Marco Albano rivela un talento da incoraggiare.

Gli oltre 130 giurati della sezione Sweets4Kids hanno decretato vincitore, tramite le votazioni effettuate durante le due giornate di proiezioni dei cortometraggi al Museo Revoltella – doppiati in diretta dagli attori Sara Hennah Galiza e Matteo Della Schiava - Psye di Siri Rutlin Harildstad.
 

La giuria della sezione Oltre il Muro ha deciso di premiare Child K di Roberto de Feo e Vito Palumbo: “un racconto sorprendente ed originale che colpisce con forza le corde delle emozioni”. Menzione speciale a L’attesa del Maggio di Simome Massi.


L’attesa Del Maggio vince anche Il Premio Studio Universal “per l'originale e inconfondibile potenza espressiva dei suoi disegni animati capaci di raccontare in pochi minuti la relazione intima e simbiotica tra uomo, animali e natura circostante.” È questa la motivazione della giuria di Studio Universal (Mediaset Premium sul DTT) che ha deciso di assegnare il Premio del Canale - che consiste nell’acquisizione dei diritti del corto da trasmettere in Prima TV. Il cortometraggio vincitore andrà in onda in esclusiva Prima TV su Studio Universal lunedì 27 luglio alle 20:40 nel programma “A noi piace Corto” - magazine di informazione sul mondo dei corti - nell’ambito di una puntata speciale interamente dedicata a Maremetraggio.

L’attesa del Maggio è un film animato realizzato con la tecnica dei pastelli a olio su carta in bianco e nero. È una storia bucolica che mostra la natura nel mese di maggio.

Vince il Premio maremetraggio al miglior Corto di Animazione  Oripeaux: in un contesto dove l'unica donna é una bambina i registi Sonia Gerbeaud e Mathias de Panafieu raccontano,  con un tratto originale, una potente metafora sul dominio e sulla paura di aprirsi alle potenzialità di un mondo sconosciuto.

 Il nuovo Premio speciale alla miglior Produzione Italiana  è assegnato da Claudio Bonivento a La Valigia di Pier Paolo Paganelli e prodotto da Articolture.

Il Premio Associazione Montatori al miglior montaggio italiano è stato consegnato Alice Moine al corto italiano Ferdinand Knapp di Andrea Baldini perché “attraverso un abile intreccio tra piani di racconti paralleli, il montaggio contribuisce in maniera decisiva, con accelerazioni e pause egregiamente dosate, alla creazione di una sospensione continua tra sogno, realtà e follia e all’allucinazione che non abbandonano mai il protagonista, e lo spettatore, per tutta la durata del film”.

Il Premio in collaborazione con IL PICCOLO per SHORTS SURF THE WEB va a Luigi e Vincenzo di Giuseppe Bucci che colleziona un numero di “consiglia” nettamente superiore agli altri sei in gara sul sito del giornale e provenienti da nazioni diverse. Il Premio è stato consegnato da Alberto Bollis vice direttore del giornale.

Il Premio Trieste Caffèal miglior Corto votato dal pubblico  è stato assegnato A Drone Strike di Chris Richmond.

Infine la Giuria Nuove Impronterivolto alle opere prime in concorso e composta dall’attrice Barbora Bobulova, il regista Francesco Patierno e la produttrice di Indigo Francesca Cima ha decretato che la il miglior lungometraggio a vincere il Premio Nuove Impronte è Medeas di Andrea Pallaoro “per la potenza delle immagini, la cura di ogni dettaglio e una ricerca stilistica mai fine a se stessa ma sempre al servizio della storia”.

Sara Serraiocco (Cloro) vince il premio come migliore attrice “per la capacità di mettere in scena una gamma complessa di emozioni con una maturità artistica sorprendente per la sua età” mentre il premio miglior attore va a Daniele Savoca (The Repairman) “per essere riuscito a reggere un  intero film con la poetica e disarmante naturalezza del suo spiazzamento .”

Il Premio del pubblico Bakel REMIO DEL PUBBLICO BAKEL alla miglior opera prima va al più votato Short Skin DI Duccio Chiarini.

Info: www.maremetraggio.com

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