Aquileia Film Festival, al via la sesta edizione con documentari da tutto il mondo
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- Pubblicato Sabato, 25 Luglio 2015 13:48
- Scritto da Timothy Dissegna
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Aquileia (Ud) – Il cinema nacque nel XIX secolo, ma non per questo non si mai è interessato al mondo “prima” della sua nascita. Anzi, il fascino esercitato dalla storia ha portato centinaia, se non migliaia, di registi a riscoprire civiltà e gesta antiche, riuscendo a realizzare pellicole che vanno oltre i semplici documentari.
E dove ammirare questi lavori, se non in un luogo storico per eccellenza, come la romana Aquileia? È proprio questo l'obiettivo dell'Aquileia Film Festival, la rassegna internazionale del cinema archeologico giunto quest'anno alla sesta edizione e che durerà da mercoledì 29 luglio a venerdì 31, presso piazza Capitolo. Il tutto al'interno dell'Aquileia Archeofest.
Organizzato dalla Fondazione Aquileia, Rassegna Internazionale del Cinema Archeologico “Museo Civico Rovereto” e Archeologia Viva, l'evento porterà nell'antica città portuale cinque documentari scelti tra i migliori realizzati a livello internazionale, ma solo uno sarà premiato dal pubblico con il Premio Aquileia, appositamente realizzato dalla Scuola Mosaicisti di Spilimbergo.
Per anticipare il festival venerdì 29 maggio alle 20, al Cinema Visionario di Udine, è stato riproposto il vincitore della scorsa edizione, “I predatori del tempo” di Adolfo Conti, con l'incontro-intervista con l'archeologo e docente all'Università Roma Tre, Daniele Manacorda, tenuto dal direttore di Archeologia Viva, Piero Prunetti.
Il “sipario” si alzerà a due mesi esatti, con “Pavlopetri. Un tuffo nel passato” (2011) dell'inglese Paul Olding, sulla città greca sommersa di Pavlopetri, riscoperta nel 1967. Duemila anni fa venne misteriosamente sommersa ma i suoi tesori si sono conservati fino ad'oggi sotto le acque del Mediterraneo. A seguire “I dominatori delle gelide steppe” (2013), produzione francese diretta da Cédric Robion sul ritrovamento di tombe nelle steppe degli Altai, date 2300 anni fa.
Giovedì 30 verrà proiettato “Il Perù millenario: una storia inesplorata” (2012) di Josè Manuel Novoa, che indagherà sulle Ande e la costa settentrionale del Sud America nei quattro mila anni prima degli Incas, durante il quale nacquero templi e centri culturali di meteorologa e agricoltura. Ecco poi “Lo scriba che dipinge” (2013) di Bernard George, che svelerà come furono realizzate le opere d'arte più belle dell'Antico Egitto.
Infine, venerdì 31, l'unico titolo italiano in concorso: “Punta Linke – La memoria” di Paolo Chiodarelli, che guarderà le tracce lasciate dalla Grande Guerra sulle Alpi e visibili adesso dopo il drastico ritiro dei ghiaccia negli ultimi anni, sul versante trentino del Parco dello Stelvio.
Ad aumentare il fascino del Festival ci penseranno gli incontri con studiosi e scrittori, intervistati da Prunetti davanti al battistero, tra un documentario e l'altro. Dopo il successo delle ultime edizioni, quest'anno ci saranno: mercoledì la direttrice del Museo Civico Archeologico di Velutonia, Simona Rafanelli, e il jazzista Stefano “Cocco” Cantini; giovedì lo storico e filologo italiano Luciano Canfora; venerdì il conduttore televisivo e paleontologo Alberto Angela.
“Anime Nere” conquista il Premio internazionale Amidei 2015
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- Pubblicato Venerdì, 17 Luglio 2015 10:28
- Scritto da redazione ilfriuliveneziagiulia
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Gorizia - Il Premio Internazionale Sergio Amidei alla miglior sceneggiatura 2015 viene attribuito a Francesco Munzi, Maurizio Braucci, Fabrizio Ruggirello, Gioacchino Criaco per “Anime nere”, diretto da Francesco Munzi, con la seguente motivazione:
“Anime nere racconta attraverso un ritmo sincopato una triste realtà del nostro paese, un dramma familiare e sociale. Con i toni del nero, il film si svela poco a poco; alle inquadrature claustrofobiche si accosta una scrittura tenace e ruvida. I personaggi sono tracciati attraverso pochi, solidi elementi che penetrano in profondità nel cuore dello spettatore, riuscendo a scavalcare ogni struttura prestabilita. Braucci, Criaco, Munzi e Ruggirello effettuano, con le parole non dette e con una ricercata naturalezza espressiva, non solo una denuncia sociale ma, soprattutto, un ragionamento esistenziale profondo e sincero.”
Hanno concorso per il Premio alla Migliore Sceneggiatura anche i seguenti titoli 2 giorni e una 1 notte, Banana, La famiglia Belier, N - capace, Pride, Short Skin selezionati tra i titoli europei usciti nelle sale durante la stagione cinematografica 2014-15 dalla giuria composta dai registi Ettore Scola eMarco Risi, lo sceneggiatore e regista Francesco Bruni, gli sceneggiatori Doriana Leondeff e Massimo Gaudioso, l’attrice Giovanna Ralli e la produttrice Silvia D’Amico.
"Il Re di Niente" cortometraggio di Francesco Gusmitta per il progetto "Codice Etico" sviluppato tra Caserta e Trieste
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- Pubblicato Giovedì, 16 Luglio 2015 19:06
- Scritto da Redazione Ilfriuliveneziagiulia
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Trieste - Toccano i temi essenziali della situazione sociale di oggi i "corti" realizzati da due associazioni culturali di regioni diverse come la Campania e il Friuli Venezia Giulia, unite nel progetto "Codice Etico", che prevede la realizzazione di una collana di 5 temi cardine sviluppati in tre cortometraggi.
L'intento è quello di dare voce reale, senza filtri e senza giochi di parte, alle persone che abitano le periferie: donne vittime di violenza, bambini uccisi, clandestini, disoccupati che vivono il dramma del lavoro perduto ed il tragico futuro sempre più comune: la povertà.
Il primo corto, "Il Povero" è stato già prodotto e diffuso in Campania.
Il secondo, intitolato "Il Re di Niente", sarà proiettato in anteprima il 18 luglio alle 21 presso l'ex lavatoio di San Giacomo a Trieste. Il soggetto è tragico ed attuale: il protagonista è un uomo violento che maltratta la sua compagna, che finirà per perdere.
Il faticoso e fruttuoso sodalizio vede uniti la Fabbrica Wojtyla - Teatro Stabile d'innovazione di Caserta e la Bussola dell’Attore di Trieste, rappresentata dal noto attore, doppiatore e regista triestino Francesco Gusmitta.
Per il debutto del corto è stata scelta la data del compleanno di Franca Rame, perché l'attrice, secondo gli autori, rappresenta l’esempio di chi non si è mai arreso di fronte alle brutture della vita avendo il coraggio di denunciare le ingiustizie e di rialzare la testa e combattere.
Per le riprese Gusmitta si è avvalso di Luca Wieser, triestino, direttore della fotografia, e degli attori Valter Bordon, Irene Sualdin, Gabriele Mocavero, Erica Cappello e Francesca Saponaro.
Qui il trailer:
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