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Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

Per “Piano Jazz”: il pianista Cojaniz e il contrabbassista Feruglio al Teatro Verdi di Pordenone.

Per  “Piano Jazz”: il pianista  Cojaniz e il contrabbassista  Feruglio al Teatro Verd

Pordenone - Secondo appuntamento con la rassegna Piano Jazz, frutto della collaborazione fra il Teatro e il Circolo culturale Controtempo, giovedì 3 aprile con il duo  “Blues Africa” del pianista Claudio Cojaniz  e contrabbassista  Franco Feruglio, alle 20.45 nel  Teatro Verdi di Pordenone.

Musiche originali, ispirate alla tradizione del Continente Nero, per un’immersione nelle atmosfere d’Africa, attraverso nenie materne e infantili, evocazioni di blues astrali e danze rituali.
Non è un rifare il verso a questa grande e variegata cultura, non c’è nessuna invasione: con rispetto, invece, ne trae fonte d’ispirazione e la reinterpreta.  

I biglietti per i concerti sono già disponibili in prevendita al Teatro Verdi, al costo di 12 euro.

Info: www.comunalegiuseppeverdi.it, 0434 247624 o www.controtempo.org.

 

 

“African Requiem” con Isabella Ragonese al Teatro Bobbio a Trieste.

“African Requiem” con Isabella Ragonese al Teatro Bobbio a Trieste.

Trieste - Un fuori abbonamento d’eccezione al Teatro Bobbio, mercoledì 27 marzo con “African Requiem” con Isabella Ragonese.

Dai quotidiani a teatro. Al ventesimo anniversario dell’assassinio deì giornalisti Ilaria Alpi e Miran Hrovatin avvenuto a Mogadiscio il 20 marzo del 1994, “African Requiem” offrirà una preziosa occasione per ripercorrere una vicenda riguardo la quale forse solo ora si riuscirà ad ottenere delle risposte.

I due giornalisti si trovavano in Somalia per indagare su un traffico internazionale di armi e di rifiuti tossici illegali e Stefano Massini, che ha scritto e diretto lo spettacolo, partirà proprio da lì, dai dieci secondi successivi all’assassinio. Isabella Ragonese sarà Ilaria Alpi, che attraverso flashback e frammenti di memoria, racconterà Mogadiscio e i  suoi compromessi contraddittori che si nascondono spesso dietro all’alibi della cooperazione. In un vortice di evocazioni e di opposti stati d’animo, fra tesissime ascese e discese vertiginose, la tela del calvario si tesse e ritesse da sola, componendo un puzzle inaudito in cui le parole di Ilaria si sdoppiano fra Isabella e Luisa Cattaneo, magari poi aprendosi in nitidi flash-back dove i faccendieri hanno i sorrisi di Gioele Dix, e il Sultano di Bosaaso i toni di un asettico intollerabile Gianmarco Tognazzi.

Le musiche di Enrico Fink, eseguite dal vivo si amalgameranno alla narrazione. Stefano Massini conclude così il suo progetto drammaturgico intorno alla giornalista del Tg3: un percorso teatrale affidato alle voci di tre grandi interpreti che si sono susseguite nel tempo: prima Ottavia Piccolo, quindi Lucilla Morlacchi e infine Isabella Ragonese.

Il progetto giunge a compimento nel segno dell’interazione con la musica  suonata dal vivodaEnrico Zoi, Massimo Ferri, Luca Baldinie con le sequenze video, a sigillo di una grande “narrazione di immagini” dove l’Africa è ventaglio di suoni, odori, colori, percezioni sparse.

Lo spettacolo, che si avvale del patrocinio dell’Associazione Ilaria Alpi, sarà in scena al Teatro Bobbio, fuori abbonamento, giovedì 27 marzo alle 20.30.

Prevendita dei biglietti, prenotazione dei posti presso la biglietteria del Teatro Bobbio (tel. 040.390613/948471) o al TicketPoint di Corso Italia 6/C (tel. 040.3498276/3498277). Prevendita On Line: Circuito VIVATICKET by Charta (vivaticket.it).

Informazioni: 040.948471 / 948472 /390613; Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.; www.contrada.it

“L’urlo segreto del Mondo”: perché a subire non siano sempre i più indifesi, in scena al Teatro Miela a Trieste.

“L’urlo segreto del Mondo” perché a subire non siano sempre i più indifesi in scena al Teatro Miela

Trieste – “L’urlo segreto del Mondo” di Laila Wadia, con Marcela Serli e Mefehnja Tatcheu e la regia Sabrina Morena andrà in scena domani sera, giovedì 20 marzo alle  ore 20 al Teatro Miela di Trieste.

Dal mondo lontano e vicino le storie delle bambine e dei bambini che subiscono violenze e maltrattamenti. Quando la stanza dei giochi si trasforma in una prigione nascosta, un’ombra d’angoscia cala sulla dignità dei piccoli indifesi. Un urlo di denuncia di chi vive nel dramma e una voce di speranza di chi si libera dalla sofferenza.

Questo spettacolo vuole mostrare come la violenza, soprattutto quella nei confronti dei bambini e delle donne, sia un fenomeno diffuso, trasversale a tutte le culture. Le forme in cui si manifesta possono essere molteplici, e possono risentire dell’accettazione che le espressioni di violenza hanno all’interno di una determinata cultura.
L’urlo segreto del mondo è l’urlo dei bambini che, se potessero, griderebbero per chiedere aiuto oppure che non gridano più, perchè hanno verificato, nella loro vita, che è inutile. Dovremmo quindi imparare ad ascoltare le vittime della violenza, e condannare qualsiasi forma di violenza.

La protezione dei bambini dovrebbe essere interesse di tutti e di tutte le società. Per questo rivolgersi alla cittadinanza, diventa importante per sviluppare l’idea di  “genitorialità diffusa”, dove tutti sono chiamati a costruire il benessere delle giovani generazioni.

L’evento è organizzato dall’Ufficio Progetti dell’Azienda Sanitaria, Azienda per i Servizi Sanitari n.1, Triestina.

Ingresso libero

Associazione culturale Spaesati | Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. | tel +39.040365119

 

 

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