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Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

“Amianto senza confini”: uno spettacolo per raccontare che di amianto si muore

“Amianto senza confini”: uno spettacolo per denunciare che di amianto si muore

Trieste – Mercoledì 3 dicembre alle ore 10.30 presso il Teatro ‘G. Verdi’ di Muggia avrà luogo, lo spettacolo ‘Amianto senza Confini’, di Sabrina Morena, con Giustina Testa. Una produzione TeatroBandus in collaborazione con EARA onlus.

Lo spettacolo, destinato alla conoscenza ed alla prevenzione delle problematiche legate all’amianto per sensibilizzare le istituzioni e l'opinione pubblica sul problema amianto, anche alla luce della sentenza della I Sezione della Corte di Cassazione che ha annullato senza rinvio la sentenza di Appello del Processo 'Eternit' di Torino. Una decisione che, a detta dello stesso procuratore della Cassazione, "...serve il Diritto ma non la Giustizia."

Saranno presenti per il Comune di Muggia,  Nerio Nesladek sindaco di Muggia, Laura Marzi  vicesindaco ed assessore alla Cultura, Fabio Longo assessore all’ambiente. Fra gli ospiti Anna Muran e Valentino Patussi, della SCPSAL (Prevenzione Sicurezza Ambienti di Lavoro)-ASS. N. 1 ‘Triestina’.    

Seguirà un dibattito, con scambio di opinioni e interventi sul tema amianto, e con il coinvolgimento da parte del pubblico in sala.  

Il testo racconta a grandi linee la storia della produzione dell’amianto in Europa e in Italia, gli effetti letali sui lavoratori delle cave, delle fabbriche, dei cantieri e sulle popolazioni che vivono nelle zone limitrofe a suddetti impianti, come Casale Monferrato.

Racconta un pezzo di storia dell’Italia contemporanea dagli anni’60 ai nostri giorni, fino al processo di Torino del 2012, attraverso le alterne vicende della produzione dell’amianto nel paese, alle lotte per la sicurezza sul lavoro e le battaglie per impedirne la produzione e l’utilizzo.

Alterna la narrazione dei passaggi storici e scientifici alle testimonianze dei protagonisti di questa vicenda corale che comprende le mogli degli operai, i lavoratori portuali, gli operai, i medici e i giornalisti. Mette in evidenza lo scarso interesse delle autorità di fronte ai dati negativi provenienti dalle analisi sull’ asbesto. Esalta le battaglie per la salute e per l’informazione che sono state fatte e annuncia quelle che sono ancora da farsi.

Il racconto si focalizza in particolare sulle vicende del Friuli Venezia Giulia con qualche cenno ai territori e alle situazioni di cui si occupano le associazioni partners dell’EARA – European Asbest Risk Association,  le quali hanno sede in regione, in Slovenia e in Croazia. Il problema dell’amianto e delle malattie ad esso correlate è infatti una questione internazionale. L’ambiente non ha confini, va salvaguardato da tutti coloro che lo abitano, vicini e lontani. La malattia e la sofferenza non sono patrimonio di una popolazione piuttosto che di un’altra, le esperienze vanno condivise perché le vittorie degli uni possano diventare anche le conquiste degli altri.

Evento organizzato da La European Asbestos Risks Association (EARA) onlus di Trieste, in collaborazione con il Comune di Muggia, la SPI-CGIL, FNP-CISL, UIL Pensionati e il Gruppo Amianto Muggia.

Grande successo per “Flebowsky - storie di ordinaria corsia” alla Sala Bartoli replica straordinaria

Grande successo per “Flebowsky - storie di ordinaria corsia” alla Sala Bartoli replica straordinaria

Trieste - Recita straordinaria di Flebowsky - storie di ordinaria corsia, stasera sabato 29 novembre alla Sala Bartoli, alle 17.  Lo spettacolo infatti, in programma da giovedì 27 fino a domenica 30 novembre, già prima di debuttare aveva segnato il sold out su tutte le recite regolari.

Un Nicola Pistonia che fa parlare un  “Flebowsky” in  “storie di ordinaria corsia” con ritmo e leggerezza, nella complicata vita di chi, ricoverato, è costretto ad adattarsi improvvisamente al mondo “alla rovescia” degli ospedali, ai "non luoghi" per eccellenza come li definisce l’antropologo  Marc Augè, ma solo ridendo si diventa padroni del mondo e se lo dice Leopardi non possiamo che crederci.

Non basta - dice Flebowski – sentirsi male, aver dovuto rinunciare alla propria casa, ai vestiti, alle piccole comodità, al proprio bagno e al divano, alle fusa del proprio gatto. Bisogna anche capire le regole di un posto in cui appare impossibile orientarsi da soli: tutto infatti funziona al contrario. La “camera ardente” è il posto più gelido, al Pronto Soccorso entri velocemente con il “rosso” ma se hai il “verde” sei destinato ad aspettare per ore e le corsie? Nonostante il nome, guai a corrervi.

Un condensato di battute che non da tregua allo spettatore , ma gli offre l’opportunità di vivere sotto la lente d’ingrandimento l’esperienza di “un giorno in ospedale” italiano, parafrasando un giorno di ordinaria follia. Una carrellata di tipologie mediche umane messe in scena con maestria e abilità dalla regia di Gigi Piola, lavorando sul testo di Fabrizio Blini.

Accanto a Nicola Pistoia recitano l’eclettica Ketty Roselli e il bravo Armando Puccio, le luci sono di Marco Laudando, la produzione è di Nuova Compagnia di Prosa.

I biglietti per la replica di sabato 29 novembre alle ore 17 sono già disponibili presso il la Biglietteria del Politeama Rossetti e presso tutti i consueti punti vendita dello Stabile regionale o in internet attraverso il sito www.ilrossetti.it. Ulteriori informazioni al tel 040-3593511.

 

“The Beauty and the Beast” inaugura la stagione dei musical al teatro Rossetti di Trieste

“The Beauty and the Beast” inaugura la stagione dei musical al teatro Rossetti di Trieste

Trieste - Inaugurazione della stagione musical del Teatro Stabile Friuli Venezia Giulia ieri sera, 26 novembre, al Rossetti di Trieste con la straordinaria ed applauditissima prima nazionale della favola disneyana “The Beauty and the Beast” che ha incantato il pubblico con splendidi costumi, straordinari effetti scenici e soprattutto un grande ed ottimo cast.

Hilary Maiberger nel ruolo di Belle e Darick Pead nel ruolo della Bestia, assieme ad oltre 30 artisti del cast, hanno ridato vita ad una delle favole più conosciute e romantiche di tutti i tempi in cui la giovane Belle, figlia obbediente ed appassionata lettrice, viene corteggiata senza fortuna da Gaston il giovane muscoloso e belloccio con poco cervello e tanta presunzione.

Ma, la dolce Belle è attesa da tutt'altro destino, infatti per salvare il padre, finito inavvertitamente nelle mani della Bestia, si propone all'ex principe, trasformato in Bestia da un crudele incantesimo, come ostaggio al posto del padre ed è obbligata a rimanere per sempre nel castello incantato.

Il crudele incantesimo viene spezzato dal buon cuore della giovane che un po' alla volta, con il suo atteggiamento dolce ma fermo, fa breccia nel cuore ormai inaridito della Bestia, restituendogli  l'aspetto del principe bello e coraggioso. Vivono per sempre felici e contenti i protagonisti della favola e regalano al pubblico un'emozione che racconta spensieratezza, fiducia e buonumore.

Un allestimento straordinario per la favola in questione che vanta 59 persone al seguito, tra i quali anche 11 musicisti che compongono l'orchestra dal vivo, per la quale nella platea del Politeama è stata riaperta la buca.

Splendidi i costumi per i quali l'ideatrice Ann Hould-Ward ha vinto il Tony Award, sul palco si cambiano ben 81 parrucche e 580 elementi di costume,  alcuni dei quali appartengono alla produzione originale di Broadway.

La chicca dello spettacolo è la trasformazione della Bestia in principe, una vera magia per i più piccoli ed una illusione ottica degna di grandi performer per gli adulti che non manca di stupire strappando lo scrosciante applauso del teatro.

Lo spettacolo ha avuto la sua prima nazionale  a Trieste grazie al Teatro Stabile Friuli Venezia Giulia e a Fondazione CRTrieste, main partner dello Stabile.

In replica sino al 7 dicembre a Trieste, ogni sera alle 20.30, con rappresentazioni anche pomeridiane, ore 16.00 il sabato e la domenica, lo spettacolo approderà in seguito solo a Milano, al Teatro degli Arcinboldi in periodo natalizio dal 10 dicembre al 3 gennaio 2015 .

 

 

 

 

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