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Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

Natale di solidarietà con l'Axis

Natale di solidarietà con l'Axis

Anche quest’anno, la danza si mette al servizio della solidarietà. Come da tradizione, infatti, la scuola Axis, col patrocinio del Comune di Udine, organizza un pomeriggio dedicato all’arte tersicorea e all’intento benefico: l’appuntamento con “Natale in Danza” è per domenica 20 dicembre quando, sul palco del Teatro Palamostre di Udine, si esibiranno più di 200 ballerini, giovani e meno giovani, scelti dagli insegnanti tra le cinque sedi Axis (Udine, Tricesimo, Majano, Monfalcone e Gradisca d'Isonzo) che, con molteplici performance, daranno prova della loro tecnica nei differenti stili del balletto, dal classico, al moderno, dalla fusion al musical e all’hip hop.

Sotto la direzione artistica di Federica Comello, nel corso dell’evento verranno proposti due spettacoli diversi, uno alle 18.00 e uno alle 21, per permettere a tutti coloro che amano la danza di assistere alle esibizioni dei suoi diversi linguaggi e delle sue evoluzioni, dal classico al contemporaneo. Ad ogni edizione, l’evento della scuola Axis sostiene una onlus del territorio: quest’anno, lo spettacolo sarà a favore del progetto Famiglie SugarFree (Associazione Friulana Famiglie Diabetici di Udine) per la pubblicazioni di un testo di informazione e prevenzione da distribuire nelle scuole della regione. Natale in Danza rientra nel cartellone di eventi dicembrini promosso dall’amministrazione comunale. I biglietti sono in vendita presso le sedi Axis o direttamente in teatro il giorno stesso. Per info: www.axisdanza.it

Al Rossetti “Calendar Girls” per un canto alla vita e alle sue diverse stagioni

Al Rossetti “Calendar Girls” per un canto alla vita e alle sue diverse stagioni

Trieste - Dal 2 al 6 dicembre arriva al Politeama Rossetti uno degli spettacoli più attesi della stagione, la deliziosa commedia di Tim Firth Calendar Girls che applaudiremo nell’allestimento firmato da Cristina Pezzoli, con  uno strepitoso cast guidato da Angela Finocchiaro e Laura Curino e con l’attesa Ariella Reggio, per la regia di Cristina Pezzoli. La deliziosa commedia di Tim Firth sarà in scena nel suo primo allestimento italiano, proprio al Rossetti.

Le strepitose Angela Finocchiaro (Chris) e Laura Curino (Annie) hanno già conquistato e divertito spesso la platea del Politeama, poi ecco l’attesa e amata Ariella Reggio (Jessie), e Carlina Torta (Ruth), Matilde Facheris (Cora), Corinna Lo Castro (Celia), attrici che la regista Cristina Pezzoli ha definito estrose e ardite… Sono le Girls! E poi Elsa Bossi nel ruolo della direttrice puritana dell’associazione di volontariato, Marco Brinzi, divertentissimo barelliere e fotografo, Noemi Parroni che si divide virtuosisticamente fra cinque personaggi, Titino Carrara che tratteggia con humour il malato John… Un cast stellare, puntuale nel cogliere ogni accento comico, ogni effetto teatrale senza nulla togliere alla profonda umanità che pervade anche questa commedia.

Calendar Girls nasce da un fatto realmente accaduto in Inghilterra alla fine degli anni Novanta, una notizia che colpisce Tim Firth premiato autore anglosassone di teatro, cinema e televisione. Ne nasce una sceneggiatura che - con la regia di Nigel Cole - diventa l’omonimo e fortunatissimo film del 2004. Quattro anni più tardi Firth è al lavoro per trasformare quel soggetto in un lavoro teatrale destinato a imporsi come un successo in tutta Europa. E l’Italia - considerato l’esito ottenuto da questa prima produzione – non fa eccezione.

Il merito va diviso equamente fra il già menzionato cast, la fantasiosa regia di Cristina Pezzoli, l’attenta traduzione di Stefania Bertola e naturalmente la pièce originale: piacevolissima, delicata, esilarante e toccante.

«Le prime scelte su cui ho basato la regia – spiega Cristina Pezzoli – sono state la lingua e il cast, ingredienti indispensabili per mettere in scena questa commedia, che fa molto ridere ma la cui comicità evolve da un fatto drammatico. Credo che sia indispensabile agganciare la forza comica del testo anche a questo: è una risata in faccia alla morte, è la vitalità dei girasoli che cercano la luce opponendosi al buio dello sparire». E tutto l’allestimento, coerentemente all’input di Firth diviene così un canto alla vita, e alle sue diverse stagioni, ciascuna delle quali può farci scoprire luci inaspettate, slanci e sorprese meravigliose.

Tim Firth ha voluto che la messa in scena di Calendar Girls rimanesse sempre collegata ad un’iniziativa benefica, come all’origine è stato per il calendario. Egli stesso ha devoluto parte delle sue royalties all’associazione Leukaemia Research UK. In linea con tale scelta anche la produzione italiana ha voluto sposare un’iniziativa benefica. Calendar Girls sostiene l’Associazione Italiana contro le Leucemie, i Linfomi e il Mieloma e contribuisce alla raccolta fondi con cui l’AIL implementerà i servizi offerti dalle Case AIL già presenti sul territorio nazionale, per rendere l’ospitalità ai malati e ai loro familiari sempre più confortevole e sicura.

«Abbiamo scelto di dare il nostro sostegno ad AIL – racconta Angela Finocchiaro – perché è un’Associazione che stimiamo da sempre per i suoi valori, obiettivi e progetti. La possibilità che il nostro lavoro possa affiancare esperienze così importanti ci regala una grande motivazione» Lo spettacolo è una produzione di Compagnia EnfiTeatro e Agidi.

Calendar Girlsè scritto da Tim Firth e basato sul film Miramax scritto da Juliette Towhide & Tim Firth. La traduzione e l’adattamento sono di Stefania Bertola; la regia è di Cristina Pezzoli.

Ne sono protagoniste  Angela Finocchiaro, Laura Curino e Ariella Reggio, Carlina Torta, Matilde Facheris, Corinna Lo Castro, Elsa Bossi, Marco Brinzi, Noemi Parroni e Titino Carrara.

Le scene sono di Rinaldo Rinaldi, i costumi di Nanà Cecchi, le musiche originali di Riccardo Tesi, il disegno luci di Massimo Consoli.

Calendar Girls replica mercoledì 2, giovedì 3, venerdì 4 e sabato 5 dicembre alle 20.30 e domenica 6 alle ore 16.

Venerdì 4 dicembre alle ore 17.30 alla Sala Bartoli si terrà l’incontro condotto da Peter Brown, direttore della British School del Friuli Venezia Giulia, sullo spettacolo Calendar Girls:come sempre il professore - esperto e appassionato di drammaturgia anglosassone - inquadrerà l’autore e la realtà raccontata dalla pièce e dialogherà con il cast.

Per abbonamenti e per i posti ancora disponibili ci si può rivolgere presso tutti i punti vendita dello Stabile regionale, i consueti circuiti o accedere attraverso il sito www.ilrossetti.it alla vendita on line. Ulteriori informazioni al tel 040-3593511.

 

L'Ulisse di Manfredi tra leggenda e umanità, in viaggio attraverso il tempo

L'Ulisse di Mnafredi tra leggenda e umanità, in viaggio attraverso il tempo

Gorizia – Dall'antica Grecia fino a oggi, il mito di Ulisse non ha mai smesso di affascinare: che si esaltasse il suo genio o lo si condannasse, come Dante, questa figura leggendaria ha da sempre riempito le fantasie di storici e scrittori. Tra questi, c'è anche il grande Valerio Massimo Manfredi, al quale dedicò due libri.

Proprio da questi è ispirato “Il mio nome è Nessuno. L'Ulisse”, l'opera teatrale portata in scena ieri sera al Teatro Verdi per la regia di Alessio Pizzech: sul palco, nei panni del re di Itaca costretto a rimanere lontano dalla propria patria per 20 anni, uno straordinario Sebastiano Lo Monaco. Assieme a lui Maria Rosaria Carli, Turi Moricca, Carlo Calderone e l'orchestra “Sax in progress”.

Come nell'Odissea, quella che appare come la fine è solo l'inizio: Ulisse, sfinito dal lungo pellegrinare, scopre di essere finalmente ritornato a casa. Ma il viaggio lo attende dietro l'angolo, nel tempo questa volta: a Sparta, la bellissima Elena deve prendere marito e i principi elleni stanno per scatenarsi l'uno contro l'altro. Lui sa che lei lo vuole, ma il suo cuore appartiene a Penelope, e trova il modo di scongiurare il conflitto.

Infuriata, la giovane sceglie allora Menelao, ma promette vendetta: arriverà ben presto, con lo scoppiare della guerra di Troia. Paradossalmente,gli sforzi del protagonista per non far incrinare la pace hanno portato a un tributo ancora più grande: alla spedizione si unisce anche Anchille, e oltre 50mila uomini partono per salvare l'onore del sovrano spartano. Il re itaco parte anch'esso, con la morte nel cuore nel lasciare il suo amore e suo figlio.

Le vicende legate a quei dieci anni sanguinosi sono noti a tutti: l'assedio senza fine alla città, i duelli tra i guerrieri più valorosi, l'orrore che si consumò senza sosta. Lo Monaco le racconta con la potenza dei testi di Manfredi, adattati da Francesco Niccolini, e i suoi ricordi diventano immagini di disperazione e follia, come la strage di greggi da parte di Ajace quando non riceve le armi del defunto Achille; ma anche di immensa gioia, impressa negli occhi della sua Penelope quando ritornerà da lei.

Per portare in scena la vita di un personaggio come Ulisse si sarebbe potuto optare per una scenografia imponente: invece è bastato un telo bianco per riempire lo spazio, con la voce dei personaggi che diventantavano veri tuoni nel mezzo dell'anima e squarciavano ogni pensiero. Le note, poi, hanno fatto il resto, descrivendo perfettamente lo stato d'animo dei personaggi, scegliendo sinfonie gitane come fu rammingo Nessuno.

L'interpretazione eccezionale di tutto il cast, e in particolare di un Lo Monaco da cui era impossibile distogliere sguardo e udito, ha poi trovato seguito anche in un emozionante “dopo”: finito lo spettacolo, infatti, tutto il pubblico si è alzato in piedi per unirsi alle feste del felice matrimonio tra Ulisse e Penelope. E il protagonista ha ringraziato il pubblico gremito per la calorosa accoglienza, non risparmiandosi in battute e regalando il Canto V dell'Inferno (quello di Paolo e Francesca) da pelle d'oca.

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