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Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

Premuda presenta “Quando il leone si ciberà di paglia" di Valentina Ferri alla libreria Minerva

Premuda presenta “Quando il leone si ciberà di paglia

Trieste – Oggi sabato 28 febbraio alle 18, alla Libreria Minerva di via san Nicolò 20, Corrado Premuda presenterà "Quando il leone si ciberà di paglia" di Valentina Ferri, pubblicato da Galaad edizioni. Sarà presente l'autrice.

L'autrice, Valentina Ferri,scrive su diverse testate femminili, periodici musicali e pagine di cultura, coniugando l’attività di scrittura con quella di interprete teatrale e di musicista. Ha pubblicato il saggio "La ineluttabile modalità dell’udibile. Allusioni e strategie musicali nell’Ulisse di James Joyce", il romanzo "Il mare immobile", e insieme a Donatella Cei "Avevo otto anni e c’era la guerra. Storia a quattro mani con cucina". In uscita il suo testo teatrale "Urge la musica in ogni sillaba", dedicato a Gabriele D’Annunzio.


Qualche saggio del libro: “Bravo, Antonì. Quante volte se lo è sentito dire? Bravo, prega Antonì, obbedisci Antonì. Glielo sussurra la madre mentre lo veste da femminella e gli dice che tanto agli abiti lunghi ci si dovrà abituare, visto che farà il prete e salverà a tutti l’anima; lo ribadisce in seminario quel serpente di Don Paolo, per allontanargli la voglia di svelare che lui è un perfiriuso, un perfido, che si approfitta dei ragazzini. Ma Antonio, che ha tredici anni e oscilla “come un cornetto scacciaguai”, tace e mette le parole al buio. Chi lo capisce dove sta il male e dove il bene? Mentre sullo sfondo scorre l’Italia dei preti operai e la Chiesa di Paolo VI che in un Natale all'Italsider parla di rivoluzione e dice che lavorare è uguale a pregare, il cammino di Antonio si snoda tra foschi inciampi e castighi, letture sacre che tolgono la malinconia e incontri provvidenziali. Fino all’ultima, vera rinascita, quando tutto pare possibile. Anche che il leone si cibi di paglia, come dice Isaia, che il mondo in sogno si capovolga, in una profetica rivoluzione, e si possa infilare la mano nella buca di un aspide senza essere più morsi”

Buk 2015: omaggio alla libertà di pensiero e all’indipendenza della satira

Buk 2015: omaggio alla libertà di pensiero e all’indipendenza della satira

Modena - La Piccola e Media editoria italiana sostiene l'appello degli scrittori e intellettuali "Questo matrimonio non s'ha da fare", contro l'acquisizione di Rcs da parte di Mondadori. Nella giornata conclusiva di BUK Festival 2015 –  domenica 22 febbraio - molte case editrici protagoniste al festival hanno manifestato la loro solidarietà, sottolineando che “Il pericoloso processo di concentrazione è già in atto da almeno due decenni in Italia, e non c'è dubbio, che l'acquisizione di Mondadori renderebbe granitico l'oligopolio non solo delle scelte e dinamiche editoriali e produttive, ma anche di quelle distributive, strategiche e promozionali. A danno di quel minimo di pluralismo residuo, nel quale confidiamo per favorire il percorso di evoluzione socioculturale del Paese”.

 «Per questo - afferma il direttore artistico di BUK Francesco Zarzana, unitamente con le case editrici, fra le altre Mucchi Edizioni, Neo, Socrates, A.Car, Sagoma, Cartacanta e Società Editrice Il Ponte Vecchio -  l'auspicio è che l'antitrust accolga l'appello degli scrittori e intellettuali, cui si associano gli editori partecipanti a BUK 2015, osservatorio privilegiato sull'indipendenza dell'editoria italiana e della polifonia di pubblicazione e lettura in Italia».

Modena, dunque, capitale delle piccola e media editoria italiana con BUK Festival, che anche quest’anno ha calamitato al Foro Boario oltre 20mila presenze in due giorni, proponendo una sessantina di incontri, eventi, reading e atélier letterari.

A conclusione di BUK arriva anche la sigla del Protocollo che unirà tre festival europei: Modena BUK e le omologhe manifestazioni di Barcellona (Festival del Libro de Artista) e Tornous in Borgogna  (Salon Du Livre).

Prima tappa del gemellaggio in occasione della Giornata mondiale del Libro, il prossimo 23 aprile, con iniziative che coinvolgeranno i tre festival a Barcellona.

 In anteprima nazionale BUK ha presentato il volume Je suis Charlie: edito Sagoma, con saggi, poesie, ricordi, monologhi, dialoghi, racconti e vignette inediti  di quaranta artisti e maestri della satira italiani fra i quali Moni Ovadia, Alberto Patrucco, Sergio Staino, Vinicio Capossela, David Riondino, Paolo Hendel, Amadeus, Maurizio Milani, Flavio Oreglio, Max Pisu, Cochi Ponzoni, Saverio Raimondo, Vincenzo Sparagna, Spinoza.it, Dario Vergassola. Festeggiata a BUK 2015 anche la scrittrice modenese Barbara Baraldi, autrice di thriller e romanzi per ragazzi, una voce di donna preziosa per il mondo del fumetto: è infatti sceneggiatrice delle storie di una serie cult, Dylan Dog di Sergio Bonelli e ha contribuito a creare la serie Disney “Real Life” pubblicata in svariati Paesi del mondo.

INFOBUK: www.bukfestival.it Progettarte- Via Puccini, 154 – 41121 Modena  tel346/6976504 – Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 

 

"Breve vita di Pasolini", un ricordo poetico del suo universo di Nico Naldini

Udine - Il mito dello scrittore maledetto affascina da secoli il pubblico, attratto dalla sua vita senza regole che non può seguire nella quotidianità. Personaggi come Baudelaire e Oscar Wilde sono ancora oggi visti come icone poiché, grazie ai loro scritti, ma soprattutto con il rumore che si creò attorno a loro, sono riusciti a lasciare un segno nella letteratura europea. E in questo "club" c'è anche un nome italiano: Pier Paolo Pasolini.

Il poeta corsaro visse in un'epoca molto diversa dai due rappresentanti del Simbolismo ed Esteticismo, ma l'alone di mistero che seguì il suo assassinio e la vita che fino ad allora aveva fatto contribuirono a rendere indelebile il suo nome. Tante biografie si sono susseguite in questi anni e una delle più riuscite e interessanti è sicuramente "Breve vita di Pasolini" di Domenico "Nico" Naldini (Guanda, 2009), che del famoso artista fu cugino, oltre ad essere poeta e scrittore.

Già uscito nel 2000 con il titolo "Mio cugino Pasolini", edito da Bietti e in versione ridotta, la biografia ripercorre la vita del parente dall'infanzia in Friuli fino all'epilogo nella Capitale. Ma è con la regione del Nordest, e più precisamente nella Casarsa natia dello stesso Naldini, che il futuro regista di "Uccellini e uccellacci" creò un legame profondo, attraverso le lunghe pedalate in bici e le amicizie con i ragazzi del luogo. Quì nacquero le prime poesie di Pasolini in friulano, tappa fondamentale del suo percorso stilistico.

Ma insieme a quelle emerse sempre più anche la sessualità, che ben presto troverà manifestazione in quell'omosessualità che creerà tanto scalpore e accuse verso il poeta. Dopo lo scoppio dello scandalo in Friuli, che gli comporterà l'espulsione dal PCI di Udine, fuggirà infatti con la madre Susanna a Roma, iniziando così un nuovo percorso che porterà alla nascita di libri come "Ragazzi di vita", "Una vita violenta" e la pellicola "Accattone". Da lì alla notorietà nazionale ed europea sarà una scalata sempre più veloce, legandosi a nomi come Moravia, Elsa Morante e Dacia Maraini.

La scrittura di Naldini scorre fluida, scivolando tra i ricordi del cugino e le tappe, umane e professionali, che segnarono la sua carriera. Come l'incontro delle popolazioni del Terzo Mondo, il legame sacro-religioso che troverà espressione nel film "Il Vangelo secondo Marco", le denunce per pornografia ad alcune sue opere e lo smarrimento politico in cui si trovava, aderente al Partito Comunista nonostante i suoi membri condannassero le sue opere.

Naldini non da interpretazioni complottistiche alla morte di Pasolini, ma la collega soltanto all'irruenza di un giovane amante, in uno spiazzo di Ostia dove il regista e il ragazzo coinvolto erano parcheggiati. Poi arrivarono le macchinazioni della stampa, della televisione, le indagini per cercare sicari mai trovati. Ancora oggi, Pasolini rimane un universo a sé, fonte d'ispirazione in mille ambiti diversi, e questa biografia non può che aiutare a capire meglio il personaggio. Leggendo tra le righe, lo si può ancora vedere intento ad ammirare il mondo che lo circonda...

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