Alla libreria Minerva con Corrado Premuda e Giampaolo Penco
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- Pubblicato Giovedì, 29 Gennaio 2015 19:02
- Scritto da redazione ilfriuliveneziagiulia
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Trieste – Domani, venerdì 30 gennaio alle ore 18, Corrado Premuda presenta “Murmur. Fiaba per bambini pelosi” di Leonor Fini, il libro che ha tradotto dal francese e curato per le Edizioni Arcoiris nella collana Gli Eccentrici.
Si tratta del primo romanzo di Leonor Fini, scritto nel 1976 e mai proposto prima al pubblico italiano, una surreale storia di formazione, ricca di immagini pittoriche e di riferimenti autobiografici. Nel corso dell'incontro verranno proiettati il film documentario “Mais où est Leonor?” diretto nel 2009 da Giampaolo Penco con la collaborazione di Corrado Premuda (produzione Trieste Contemporanea e Videoest), filmato che ricostruisce la vita e la carriera dell'artista fra Trieste e Parigi, che contiene l'unica video-intervista in italiano di Leonor Fini e che è stato di recente acquisito dal Centre Pompidou di Parigi, e “Le monde de Leonor Fini” realizzato nel 1966 da Yvan Butler per la televisione svizzera nell'ex monastero in Corsica dove l'artista trascorreva le sue estati e dove è ambientata la storia di “Murmur”.
Riguardo al romanzo “Murmur”, il protagonista è un essere straordinario, diverso dagli altri ragazzini: infatti è figlio di un uomo sconosciuto e della grandissima gatta Belinda. Dopo un viaggio avventuroso, Murmur e sua madre lasciano il paese in cui tutti sparlano di loro per approdare in un monastero in riva al mare. Lì è il regno di animali magici e di creature misteriose. Timido e frastornato, il piccolo Murmur incontra tanti personaggi, assiste a eventi prodigiosi e viene iniziato alla fantasia e al piacere. Completa il libro il saggio di Corrado Premuda “Leonor Fini scrittrice”.
L'evento è in collaborazione con Trieste Contemporanea.
Libreria Minerva, via San Nicolò 20, alle 18 Trieste. Info su www.libreria-minerva.it e www.glieccentrici.com
“Fisime”: raccontate da Dongetti, intervista all’autore
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- Pubblicato Giovedì, 11 Dicembre 2014 11:12
- Scritto da Cristina Degrassi
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Trieste - Quando ho chiesto l'intervista a Stefano Dongetti, lui da bravo comico qual'è, mi ha risposto: “Sì ma certo...però hai un conflitto d'interessi!!!”. Il motivo e che io e Stefano ci conosciamo da molti anni per motivi di parentele acquisite. Di solito ci si vedeva a Natale, ed in fondo anche quest'anno il periodo è quello.
Ci incontriamo al San Marco, caffè storico di Trieste, quale miglior location per un neo scrittore? E naturalmente su questo aspetto si ride subito, Stefano infatti si schernisce dicendo che no, che scrittore lui non è, lui è un comico!
Intanto il suo “FISIME” sottotitolato: “e altri pezzi celebri almeno per me” sta avendo un discreto successo che lui non si aspettava.
La “fisima” è un'idea fissa, quasi ossessiva, con sfumature di capriccio... cosa troveranno i tuoi lettori nel libro?
Ho raccolto alcuni dei miei pezzi di cabaret a cui sono affezionato, che porto in scena da molti anni (Stefano Dongetti è uno dei motori di Pupkin Cabaret, in scena al teatro Miela), ci sono anche dei raccontini brevi che non sono mai andati in scena, ci sono io dentro il libro, il lavoro che mi piace fare...le mie fisime. Mi auguro che possa divertire.
Com'è partita l'idea?
Le prime cento copie del libro me le sono pubblicate autonomamente un po' di tempo fa, con un altro titolo “Cannibalismo responsabile”, l'avevo fatto così, per gioco, per distribuirle agli amici, poi c'è stato l'incontro con Rino Lombardi, il mio editore, che si è interessato della pubblicazione, il titolo è cambiato in “Fisime”, entrambi sono titoli di racconti brevi contenuti all'interno.
Ed è iniziata questa nuova esperienza …
Sì, è una cosa nuova per me, il libro forse è un pochino strano, nel senso che raccoglie dei pezzi di cabaret e forse uno si aspetta che io sia un po' famoso, ma queste sono fisime... (e si ride ndr). L'impaginazione è venuta bene, è efficace, è stata fatta da un mio amico di vecchia data Marco Covi, fotografo di architettura, che mi ha regalato anche la foto di copertina.
Lo stai promuovendo, ti ha presentato anche Pino Roveredo...
Sì, come i veri (e si ri-ride, ndr) ma Pino mi conosce ed infatti anche nella presentazione che abbiamo fatto alla libreria Minerva qui a Trieste, mi ha preso un po’ in giro....è stata una serata molto carina e divertente.
Non si può fare a meno di sorridere con Stefano Dongetti, i suoi pezzi fanno ridere e riflettere, del resto questo è il suo intento anche se, seriamente, non lo ammetterà mai, ma spesso ce la fa, come si legge a pagina 139 di Fisime: La vita è come una brioche alla marmellata. Te la stai mangiando e ti chiedi: “Ma dov'è questa marmellata?” e poi improvvisamente.... Il finale vi tocca leggerlo nel libro.
“Uallai!” al Caffè San Marco di Trieste
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- Pubblicato Domenica, 07 Dicembre 2014 12:27
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Trieste - S/paesati – Eventi sul tema della migrazioni giunge alla terza giornata e nella splendida cornice del Caffè San Marco, salotto letterario della città, alle ore 18Gianfranco Schiavone propone la presentazione del libro “Uallai!” di Sandro Lano e Michele Brusini .
“Uallai!” espressione araba che significa «Dio mi è testimone che è tutto vero», tratta di un argomento assai poco frequentato dalla pubblicistica: i migranti vivi. La comicità come inedita chiave di lettura del mondo dei migranti che sopravvivono alle stragi del Mediterraneo e che, invisibili, vivono nelle nostre città. Il tema dell’immigrazione raccontato dall’interno da due operatori di un progetto di accoglienza. Esilarante narrazione e, al tempo stesso, impietosa denuncia del tortuoso percorso dell’accoglienza e dell’integrazione: dallo sbarco in un paese alieno alla scoperta dei mille bizzarri modi per sfruttare il mondo nuovo (ed esserne sfruttati); dallo scontro con la più kafkiana delle burocrazie alla grottesca “storia d’amore” con la sanità occidentale.
Organizzazione: Associazione "Spaesati" ad Ingresso libero.
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