Pordenonelegge, il valore della cultura raccontato dalla Bocconi di Milano
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- Pubblicato Sabato, 28 Febbraio 2015 22:31
- Scritto da Timothy Dissegna
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Pordenone - Pensavate che gli effetti di un evento culturale si notino soltanto durante il suo svolgimento? In realtà la cosa è molto più complessa, con influenze notevoli non solo nel campo del sapere ma perfino dell'economia. Lo sa bene il celebre festival letterario Pordenonelegge, al centro dell'incontro di mercoledì 18 marzo, alle 20.45, presso Palazzo Montereale Mantica di Corso Vittorio Emanuele II: Il valore della cultura: gli effetti di pordenonelegge.
Una serata dedicata ai dati sull'impatto socio-economico della manifestazione, per la prima volta raccolti e analizzati dall'esperto dell'Università Bocconi di Milano, Guido Guerzoni.
E mercoledì verranno raccontati e illustrati al pubblico presente, con la partecipazione del Vice Presidente della Regione, Sergio Bolzonello; del Direttore dell'istituto di ricerca AASTER, Aldo Bonomi; del Vice Presidente di Mondadori Libri, Gina Arturo Ferrari e dal curatore del festival "Isola delle storie" di Gavoi, nonché scrittore, Marcello Fois.
I segreti di Pordenonelegge? Innanzitutto, come anticipa Giovanni Pavan, Presidente della Camera di Commercio di Pordenone e della Fondazione Pordenonelegge.it che introdurrà l'incontro, "è under 35 oltre un terzo dei nostri spettatori e il 25,6% del pubblico, uno du quattro, arriva da fuori regione".
Cosa che non deve stupire molto, visti i grandissimi nomi che negli ultimi anni sono passati per la cittadina a destra del Tagliamento, attirando l'attenzione da tutta Italia e non solo.
Non solo, però, cultura fine a sè stessa. Infatti, continua Pavan, "emergono riscontri importanti e lusinghieri sulla ricaduta economica di pordenonelegge per il territorio". Ossia la sintesi perfetta degli investimenti fatti nell'evento, tornati pienamente indietro e maturati in modo gigantesco, e più che sicuramente tutto ciò continuerà ancora per moltissimo tempo.
La serata sarà aperta a tutti, gratuitamente fino ad esaurimento posti, per riflettere insieme e confrontarsi sul cammino che Pordenone ha intrapreso, destinato ad arricchirsi ulteriormente con le annate future.
Torrenti in visita alla Cineteca di Gemona
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- Pubblicato Lunedì, 23 Febbraio 2015 14:32
- Scritto da redazione ilfriuliveneziagiulia
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Gemona (Ud) - L’assessore regionale alla Cultura Gianni Torrenti ha visitato a Gemona, nella giornata di mercoledì 18 febbraio, l’Archivio Cinema del Friuli Venezia Giulia, il deposito climatizzato inaugurato dalla Cineteca del Friuli nel 2008, il Cinema Teatro Sociale e la sede della Cineteca a Palazzo Gurisatti.
E' stata l'occasione per il Direttore della Cineteca Livio Jacob di illustrare all’assessore gli importanti obiettivi raggiunti negli ultimi anni ma anche le potenzialità non ancora pienamente realizzate dell’Archivio Cinema, dove sono custodite le collezioni della Cineteca e della Regione oltre che della Mediateca del Veneto, e del nuovo laboratorio digitale, ultimo anello di una moderna catena che ha aumentato esponenzialmente la capacità della Cineteca di preservare, valorizzare e diffondere il patrimonio cinematografico e audiovisivo. Basti pensare alle molte ore di immagini della prima guerra mondiale digitalizzate e caricate negli ultimi mesi sul canale YouTube della Cineteca e sul portale dell'European Film Gateway e a quelle utilizzate per la mostra “La Grande Guerra sul grande schermo”, allestita fino a giugno alle Gallerie di Trento.
Pur sottolineando i ristretti spazi di manovra previsti dalle nuove regole sui bilanci regionali, che di fatto non consentono la programmazione di spese pluriennali, l’assessore Torrenti ha assicurato il sostegno della Regione per gli interventi più urgenti atti ad ottimizzare la struttura, suggerendo per il finanziamento delle attività anche la strada dei fondi europei. L’assessore si è detto inoltre fiducioso che l'intervento della presidente Serracchiani sul Ministero dei Beni e delle Attività Culturali affinché siano rivisti i parametri di valutazione per la Regione Friuli Venezia Giulia, che investe in cinema molto più di quanto non riceva dal Ministero, portino in tempi brevi all’assegnazione di nuovi fondi governativi. Così come auspica una rapida ripresa del dialogo con il Comune di Gemona per risolvere l’annosa questione, oggetto di una petizione, della risistemazione delle poltrone del Cinema Teatro Sociale – seconda tappa nella visita di Torrenti – di proprietà del Comune e gestito dal 2009 dalla Cineteca.
L’itinerario si è concluso a Palazzo Gurisatti, sede degli uffici della Cineteca, della biblioteca specializzata e della videoteca. La Cineteca del Friuli si sta preparando ad una riorganizzazione per facilitare l'accesso degli utenti al prezioso patrimonio accumulato in quasi quarant’anni di attività: 25.000 libri, centinaia di riviste di cinema, storiche e correnti, e 32.000 titoli fra cassette, dvd e laser disc. Va nella direzione il prossimo ingresso nell'OPAC del Sistema regionale delle mediateche del Friuli Venezia Giulia.
Dopo questa prima visita l’assessore Torrenti si è reso disponibile ad approfondire le diverse questioni nel corso di prossimi incontri. Ha infine voluto mettere l’accento sul recente provvedimento volto a incrementare le donazioni a favore di cultura e spettacolo grazie al credito d’imposta del 20%. Allo scopo, la Regione ha accantonato per il 2015 un milione di euro, prevedendo quindi donazioni nel comparto fino a cinque milioni di euro.
Giornalismo di guerra, i suoi protagonisti a Gorizia con workshop aperti a tutti
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- Pubblicato Domenica, 22 Febbraio 2015 18:36
- Scritto da Timothy Dissegna
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Gorizia - Ucraina, Libia, Siria: sono solo alcuni dei fronti di guerra che esistono oggi. E quando scoppia un conflitto, insieme ai soldati, partono anche giornalisti da tutto il mondo, decisi a documentare e denunciare l'orrore che si sta consumando.
Gli stessi che saranno protagonisti della prossima conferenza, martedì 10, organizzata dal Club Atlantico Giovanile del FVG e dalla Redazione di Sconfinare, il giornale degli studenti del corso di laurea di Scienze Internazionali Diplomatiche (SID): "Il giornalismo di guerra - The war as I saw it".
Aperti a tutti, i lavori inizieranno alle 9.30 presso il Polo Universitario di Gorizia dell'Università di Trieste, in Aula Magna, con una tavola rotonda che vedrà la partecipazione di: Fausto Biloslavo, inviato triestino de Il Giornale; Elisabetta Burba, responsabile esteri di Panorama; Giampaolo Cadalanu, giornalista de La Repubblica; Gianandrea Gaiani, Direttore responsabile di Analisi Difesa e Gabriella Simoni, inviata in diversi conflitti in Medio Oriente per Mediaset. Modererà il professor Georg Meyr, coordinatore del SID.
Nel corso delle relazioni, discusse da professionisti che hanno vissuto sulla propria pelle l'esperienza dei teatri di guerra, si affronterà il tema del giornalismo di guerra, attraverso racconti di vita vissuta e accurate analisi di quello che è oggi questo mestiere. Ma non è finita quì, perché la giornata proseguirà anche nel pomeriggio con due workshop, sempre su questi argomenti e con la partecipazione dei nomi sopra citati.
Alle 14.30, presso l'Aula 209, inizierà "Il reporter sul campo vs l'analista da casa: strumenti utili e accorgimenti pratici" con Gaiani, Biloslavo, Burba e Cadalanu. A seguire "Il freelance, l'inviato e l'addetto stampa in aree di crisi: tre figure a confronto" con Simoni, Cuscunà e il capitano Biagio Liotti. Ad entrambi i laboratori la partecipazione è gratuita, gradita ma non obbligatoria l'iscrizione entro l'8 marzo attraverso la pagina Facebook dell'evento. Sarà una giornata interessantissima, per aspiranti giornalisti e non, per scoprire i segreti di un mondo tanto impegnativo quanto affascinante.
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