Cultura
Adriano Perini a Trieste
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- Pubblicato Lunedì, 12 Novembre 2012 09:49
Trieste - Mercoledì 14 novembre 2012, alle ore 18.30, nel foyer del Teatro Lirico “Giuseppe Verdi” di Trieste, avrà luogo l’inaugurazione della mostra di Adriano Perini, con otto opere fotografiche di grandi dimensioni in bianco e nero.
Il lavoro di Adriano Perini, presentato in questa occasione per la prima volta in Italia, è una sintesi della grande mostra “Wirundsie” presentata recentemente in Austria. L’esposizione è caratterizzata, oltre che per il soggetto botanico, per alcune peculiarità che raramente si riscontrano tutte riunite nella fotografia creativa contemporanea quali l’uso quasi esclusivo del bianco e nero, la ripresa analogica con macchine di medio formato di soggetti normalmente ripresi a colori e la stampa di grande formato.
Noi abbiamo intervistato l’autore per dar voce alle sue opere e alla sua arte di far fotografia.
Viaggio e fotografia innervano la sua professione e danno respiro alla sua passione o viceversa? Ci racconta brevemente? Diciamo che danno respiro alla mia passione, il panino me lo guadagnavo altrimenti. I viaggi mi ha fatto capire di avere delle potenzialità espressive che non sapevo di avere.
L’amore per la natura e l’interesse per l’architettura costituiscono l'incipit del lavoro fotografico di Adriano Perini. L'occhio si appoggia sugli archetti e sulle linee sovrapposte dalla mano dell'uomo che plasma la natura...scelta o casualità? Direi scelta, forse inconscia, dettata da una visione “ordinata” del mondo che mi circonda, ma soprattutto incline all’armonia.
Più recentemente, ritenendo in parte esaurito, per quel che lo riguarda, il lavoro sui parchi e giardini di villa, e conseguentemente ad alcuni soggiorni nel centro sud dell’Europa e nel sud degli Stati Uniti, viene attratto dallo stile di vita comune a queste aree ed, inserisce nel suo paesaggio l’elemento umano. Ci racconta. La cosa ormai non è più recentissima: precedentemente evitavo accuratamente di inserire la figura umana nei miei scatti. Pensavo disturbasse in qualche modo la mia visione. Invece, la figura, spesso, arricchisce la scena e collabora a definire meglio il rapporto esistente tra l’Uomo e ciò che ha creato con la sua visione.
Quali suggerimenti si sentirebbe di dare ad un'aspirante fotografo? Sicuramente di visitare mostre importanti e, se possibile, avere un rapporto diretto con gli autori. Solo la visione diretta delle opere fotografiche in una galleria o in un museo permette di apprezzare sino in fondo l’opera e la sua presentazione. Troppi ormai si limitano a guardare uno schermo luminoso: non è assolutamente sufficiente per apprezzare a pieno un buon lavoro fotografico.
Priorità irrinunciabili ? Leggere i testi sacri: Roland Bartes, , la Sontag, Ghirri, ecc.
L'occhio e il momento sono ingredienti irrinunciabili…condivide? Assolutamente sì, soprattutto l’occhio ma anche la luce giusta fa il suo.
La luce fa la fotografia: bisogna captare quella giusta per l’immagine che vogliamo creare. Ci illustra una di queste foto che le è maggiormente cara? Amo molto le immagini geometriche dei parterre di Villandry, con le siepi e le piante che formano arabeschi regolari.: rappresentano la sintesi estrema del connubio natura-creazione umana finalizzato al puro piacere.
La mostra, curata e presentata da Elisabetta Bacci, è organizzata dall’Associazione Culturale JULIET e sarà visitabile sino al 4 dicembre, due ore prima dell’inizio degli spettacoli teatrali.
La foto del testo sarà presente alla mostra.
Autunno Sanvitese, festa spostata al 17 e 18 novembre
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- Pubblicato Sabato, 10 Novembre 2012 00:43
- Scritto da Maurizio Pertegato
San Vito al Tagliamento - La manifestazione Autunno Sanvitese, promossa dall’Ascom-Confcommercio e dal Comune di San Vito, causa le avverse condizioni atmosferiche previste dai bollettini meteorologici soprattutto per la giornata di domenica 11 novembre, è stata annullata .
L’evento, hanno comunicato gli organizzatori, sarà riproposto sabato 17 e domenica 18 novembre con le stesse modalità e il programma già annunciato.
Le giornate del Tiepolo: danza contemporanea e musica barocca protagoniste della nuova edizione
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- Pubblicato Giovedì, 08 Novembre 2012 08:31
- Scritto da Fabiana Dallavalle
“Siamo riusciti per questa manifestazione a fare rete con numerose istituzioni, enti e categorie produttive , rendendo così "Le Giornate del Tiepolo" un’iniziativa profondamente radicata e partecipata dal territorio”. Così l'assessore alla cultura del Comune di Udine, Luigi Reitani ha
presentato mercoledì 7 novembre a Udine, il programma completo della manifestazione “Giornate del Tiepolo 2012-2013”, alla presenza del sindaco di Udine, Furio Honsell e del direttore di Turismo Fvg, Edi Sommaria.Oltre alla mostra “I colori della seduzione. Giambattista Tiepolo e Paolo Veronese”, organizzata dai Civici Musei e Gallerie di Storia e Arte di Udine con la convinta adesione ed il sostegno della Fondazione Crup e in programma dal 17 novembre 2012 al 1° aprile 2013 nella Galleria d’Arte Antica di Udine, numerosi sono gli appuntamenti previsti nel 2012, con conclusione a marzo 2013, per esplorare ancora una volta attraverso la musica l’epoca in cui il Tiepolo è vissuto e attraverso il teatro le suggestioni che la sua opera continua a trasmettere.
Nel segno del barocco, bizzarro e visionario, nei “luoghi” udinesi del Tiepolo viene organizzato un ciclo di concerti con musiche preziose, per la direzione artistica di Flavia Brunetto. Il Comune di Udine, il Teatro Nuovo “Giovanni da Udine”, il Conservatorio di musica della città e l'Associazione Iduna, con la collaborazione del Museo Diocesano e Gallerie del Tiepolo e della Diocesi Metropolitana di Udine, danno vita a suggestive riproposte delle musiche del tempo di Giambattista Tiepolo. Nei palazzi e nei luoghi sacri che il grande artista ha affrescato durante i suoi soggiorni udinesi, in continui affascinanti rimandi tra le soluzioni delle arti figurative e quelle musicali, si potranno ascoltare le musiche dei più noti compositori del Settecento, quali Vivaldi, Händel e Benedetto Marcello insieme a quelle dei musicisti che ad Udine vissero ed operarono negli anni in cui i Tiepolo crearono i loro capolavori in città. Tra gli altri si ascolteranno l'udinese Giovanni Battista Tomadini, il palmarino Pietro Alessandro Pavona, Paolo Benedetto Bellinzani e Bartolomeo Cordans, che furono maestri di cappella del Duomo di Udine. In tutti i compositori presenti in questi concerti si ritroverà la grazia capricciosa e la leggerezza tiepolesca, l'immaginazione teatrale e la vitalità ritmica, il cimento dell'invenzione e la stravaganza (ed è a Vettor Dolfin, nipote di Dionisio committente del Tiepolo, che sono dedicati alcuni tra i più noti Concerti di Vivaldi). E' un progetto culturale di ampio respiro che unisce all'eccellenza degli interpreti e alla bellezza dei luoghi e delle musiche, la ricerca e la valorizzazione di opere di raro ascolto.
Due gli appuntamenti in calendario con il teatro e la danza: il “De Anima” di Virgilio Sieni, interpreti tra i maggiori della danza contemporanea, che in questa rappresentazione, presentata in anteprima alla Biennale di Venezia del 2012, offre un travolgente spettacolo totale, che fonde suggestioni dell’arte figurativa, da Tiepolo a Picasso, a riflessioni sul corpo e il movimento della filosofia contemporanea. E ancora, sempre firmato da Virgilio Sieni, “Angelo che se ne va, Udine, Viaggio in cinque stanze sul tema della trasmissione del gesto sulla figura dell’angelo attraverso l’opera del Tiepolo.
Il progetto “Angelo che se ne va” pensato per Udine nasce da un’idea e da un forte desiderio da tempo manifestato da Virgilio Sieni, ospite più volte a Udine della Stagione Teatro Contatto, di far tappa con la sua “Accademia sull’arte del gesto” nella città del Tiepolo. Al grande artista veneziano, Virgilio Sieni, coreografo, regista e danzatore fiorentino tra i più affermati della scena contemporanea europea, ha voluto dedicare una tappa del suo importante lavoro di ricerca intorno all’ “arte del gesto”.
Angelo che se ne va sarà creato in diverse fasi di studio tra febbraio e marzo 2013 e coinvolgerà 5 donne anziane, 5 giovani danzatrici e una coppia di anziani. L’audizione è in programma il 10 febbraio al Teatro S. Giorgio di Udine. Il percorso e le prove con Virgilio Sieni avranno luogo a marzo tra la Chiesa di San Francesco e il teatro di borgo Grazzano. Un viaggio in 5 stanze dove per stanza s’intende quel luogo ricercato che accoglie l’azione e lo sguardo di due persone. Un viaggio inteso come un percorso di pratiche e un riversarsi di gesti tra giovani e anziani sulla figura dell’angelo attraverso l’opera del Tiepolo. “Angeli anziani sorretti da giovani e giovani sorretti da angeli anziani” dichiara Sieni in merito alla sua visione del progetto per Udine e prosegue: “L’uno si sottomette al corpo dell’altro: ciclo di apparizioni a creare un continuum di avvicinamenti, incontri, sostegni e sguardi. Storie intime che emergono da gesti nascosti in una atmosfera sottovoce, costellata da azioni verso luoghi rivisitati.
Un breve percorso che reinventa una geografia di paesaggi, luoghi e visioni raccolti intorno al momento dell’incontro, dello sguardo, della partenza.
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