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Last updateLun, 27 Feb 2017 8pm

Cultura

Anteprima nazionale per lo spettacolo di Paolo Rossi al Teatro Miela

Anteprima nazionale per lo spettacolo di Paolo Rossi al Teatro Miela

Trieste – In anteprima nazionale lo spettacolo con  Paolo Rossi, da mercoledì 14 a domenica 18 novembre al Teatro Miela, spettacolo scritto con la collaborazione di Stefano Dongetti e Alessandro Mizzi.

Così si dice: "In un paese dove la passione è scomparsa ovunque, nei legami sentimentali come in quelli con la propria comunità (un tempo chiamavasi politica). Dove il caos regna principesco sia nei rapporti economici che in quelli affettivi: un uomo si perde. Si perde in una notte assolutamente e terribilmente magica sull’altopiano del Carso.

Una terra che non conosce, anche se c‘era nato a poco più di 300 metri. Tra grotte, fiumi sotterranei, rovi e pietre questo sarà per lui l’unico luogo dove ormai vivono ancora le fiabe degli amanti perduti e delle passioni tradite. Questo spettacolo è un diario, un disegno, diventerà un film, per ora un concerto visionario, popolare, lirico e umoristico. Narra di un tragico smarrimento e di una comica rinascita”.

Musiche composte da Emanuele Dell’Aquila ed eseguite dal vivo da I Virtuosi del Carso: Emanuele Dell’Aquila alla chitarra, Alex Orciari al contrabbasso, Stefano Bembi alla fisarmonica, Denis Beganovic ai fiati, Mariaberta Blaskovic.

Calendario delle recite: mercoledì 14 alle ore 21, giovedì 15 alle ore 21, venerdì 16 alle ore 21, sabato 17 doppio spettacolo, alle ore 17 e ore alle 21, domenica 18 alle ore 17.

In prevendita ogni giorno escluso il 1° e 3 novembre, presso la cassa del Teatro Miela dalle 17 alle 19 o su www.vivaticket.it

Una produzione La Corte Ospitale in collaborazione in collaborazione con Bonawentura/Teatro Miela.

Foto di Gioia Casale.

"Europensieri": le domeniche mattine filosofiche del CSS

Domeniche mattina con colazione filosofica: è la proposta-novità di questa stagione numero 31 di Teatro Contatto per accompagnare le sue “Eurovisioni”, il percorso di 9 spettacoli (l’inaugurazione il prossimo 14 e 15 novembre con un Macbeth in versione psicanalitica interpretato da Giuseppe Battiston) ideato per restituire molteplici sguardi “da” e “su” l’Europa  frutto del lavoro di produzione artistica di compagnie selezionate in Italia, Belgio, Inghilterra, Germania, Grecia e Bielorussia.

Assieme agli universi aperti dalle visioni degli spettacoli, Contatto fa appello alla filosofia e alla sua capacità di elaborazione di pensiero, per suggerire e riflettere sulle diverse idee di Europa che emergono dalle tesi e ricerche dei maggiori pensatori del pensiero Occidentale.  

Teatro Contatto lo fa assieme a cinque docenti di filosofia, per cinque domeniche di incontri aperti al pubblico denominati Europensieri,  un percorso di approfondimento nato dalla  collaborazione fra CSS Teatro stabile di innovazione del FVG e la Società Filosofica Italiana- Sezione FVG, con il sostegno di Banca di Udine.

Europensieri, condotti ogni domenica da un diverso filosofo - Giovanni Leghissa , Nicola Gasbarro, Davide Tarizzo, Beatrice Bonato, Raoul Kirchmayr –  sono accompagnati  da letture di testi filosofici, antropologici, politici, curate da Stefano Rizzardi,  con la partecipazione delle voci di Rita Maffei, Beatrice De Bellis, Cristina Benedetti, Dylan De Michiel, Giulia De Paoli, da ascoltare degustando una tazza di caffè e un dolce assaggio, gentilmente offerti dalla illycaffé di Trieste e da Ristorante Allegria di Udine.

 “Il motivo dell’identità europea è una costante nel pensiero moderno e contemporaneo – afferma Beatrice Bonato, curatrice del progetto Eurovisioni.

La filosofia si è rispecchiata nella storia europea, nei suoi conflitti, nelle sue battute d’arresto e nelle sue prospettive. E allora, ci siamo chiesti, quante immagini dell’Europa circolano e si sovrappongono oggi, nell’economia, nella politica, nella cultura? Si possono ricondurre a un nucleo comune, rendere coerenti? Nonostante il lungo cammino delle istituzioni comunitarie, l’idea di una nuova Europa non ha ancora contorni definiti e il dibattito sul domani resta acceso”.

I cinque incontri, gratuiti al pubblico, generano ognuno riflessioni a partire da altrettante “parole chiave”: si incomincia il 2 dicembre 2012 con una riflessione su una delle più ricorrenti di questi anni, Crisi (interviene Giovanni Leghissa, Università di Torino) e si prosegue  parlando di Crolli, (13 gennaio 2013 con Nicola Gasbarro, Università di Udine),  Ospitalità, (17 febbraio, con Davide Tarizzo, Università di Napoli), Provocazioni (17 marzo, con Beatrice Bonato, Liceo Copernico, Udine), Sopravvivenze ( 7 aprile, con Raoul Kirchmayr, Università di Trieste).

 

S/paesati X° appuntamento con il film "Le nevi del Kilimangiaro"

S/paesti  X° appuntamento con il film Le nevi del Kilimangiaro

Trieste - S/paesati -  eventi sul tema delle migrazioni, propone al teatro Miela martedì 6 novembre alle 19.00 il suo decimo appuntamento con la proiezione del film francese “Le nevi del Kilimangiaro”  di Robert Guédiguian,  che affronta il tema delledifferenze tra le condizioni di lavoro e le mentalità degli operai degli anni Settanta confrontati con quelli di oggi.

Il film racconta la storia diMichel, operaio iscritto al sindacato che si ritrova ad essere licenziato dopo anni di battaglie, avendo accettato di partecipare, alla pari con i suoi compagni, a un sorteggio per decretare chi avrebbe dovuto abbandonare la fabbrica. La sua vita serena, trascorsa all'insegna dell'amicizia e della solidarietà, viene bruscamente interrotta da una rapina, in cui resta coinvolto e sconvolto insieme alla compagna, alla sorella e al cognato. Venuto a conoscenza dell'identità del rapinatore, e una volta che questo è stato arrestato, Michel è roso dai dubbi e dai sensi di colpa, specie dopo aver appreso della difficile condizione sociale del giovane, e delle motivazioni che lo hanno portato alla rapina. Il vecchio operaio, dopo aver denunciato il ragazzo, sente il bisogno di riparare compiendo un atto di quella che una volta era definita "solidarietà di classe": ma le persone a lui vicine, i suoi figli e i suoi amici, e soprattutto sua moglie, come accoglieranno questa decisione?.Tema scottante che si concluderà alle 20.30 con l’incontro-dibattito “Lavoro operaio ieri e oggi” Cambiamenti generazionali e di mentalità: . Gli studiosi e i protagonisti riflettono sulle trasformazioni nel vissuto operaio tra gli anni settanta e l’epoca attuale.

Presenti gli storici Gilda Zazzara (Università Ca’ Foscari, Venezia), e Ariella Verrocchio (Istituto Livio Saranz),  e con Glauco Rigo (ex operaio VM Motori), e l’operaio Arouna Ngouansa. Gli studiosi e i protagonisti riflettono sulle trasformazioni nel vissuto operaio tra gli anni settanta e l’epoca attuale.

Per gli appassionati di cinema africano, Spaesati replicherà alle ore 22.00 la proiezioneBenda  Billili di Florent de la Tullaye e Renaud Barret.

Info: www.miela.it

 

 

 

 

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