Cultura
“Il Quinto Stato”, storie di donne, leggi e conquiste
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- Pubblicato Lunedì, 04 Marzo 2013 09:53
In occasione dell’8 marzo Giornata internazionale della donna, oggi lunedì 4 marzo alle ore 17.00 alla libreria Lovat - in viale xx settembre a Trieste - verrà presentato il libro di Ileana Alesso “Il quinto stato”. Un libro che racchiude storie di donne, leggi e conquiste. Dalla tutela alla democrazia paritaria.
Interverranno Ester Pacor, presidente del Forum,Luisa Fazzini e Ilde Poggi, vicepresidenti del Forum e Roberta Nunin, docente di Diritto del Lavoro.
Lidia Poet, Franca Viola, Rosanna Oliva, nomi di donne, quasi sconosciute protagoniste di fondamentali conquiste che oggi le donne vivono come evidenti e naturali.
Non è stato sempre così e per molte non lo è ancora oggi. Fino alla fine degli anni '60 l'adulterio, ma solo quello femminile, era reato e la pubblicità degli anticoncezionali era vietata. Solo dal
1960 alle donne è stato concesso di partecipare ai concorsi per accedere ai ruoli di responsabilità nelle pubbliche funzioni e solo nel 1963 hanno potuto entrare in magistratura. Da pochissimo, e limitatamente ad alcune amministrazioni locali, è stata affermata la presenza paritaria delle donne nelle giunte e nelle società partecipate. Eppure le donne sono state protagoniste dello sviluppo industriale dei primi anni del '900, della lotta di liberazione e della fondazione della Repubblica, della ricostruzione industriale e dei movimenti degli anni '70, fino alle recenti vicende sui temi eticamente sensibili, dall'aborto alla fecondazione assistita, alla dignità nelle immagini pubblicitarie. Un cammino lungo un secolo, un percorso difficile, contrastato, conquistato, fatto anche di leggi e di sentenze che hanno cambiato la vita delle donne. E non sempre in meglio. Queste pagine attraverso le storie, le canzoni, i film, le leggi e le sentenze ripercorrono questo cammino, descrivono gli eventi più importanti, spiegano le leggi che hanno modificato il lavoro, la famiglia, la vita delle donne italiane.
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A Casa Zanussi si presenta "Madame Ba", romanzo africano dello scrittore francese Erik Orsenna
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- Pubblicato Lunedì, 25 Febbraio 2013 10:40
- Scritto da Redazione fvgnotizie
Pordenone – Si parte dalle definizioni rigide e schematiche di un modulo per l'immigrazione, e si arriva al mondo ricco e complesso di un'identità personale e collettiva raccontata da una donna del Mali: questo il nucleo d’ispirazione del romanzo “Madame Ba”, estrosa narrazione dello scrittore parigino Erik Orsenna.
Il libro sarà al centro del penultimo appuntamento di “Europa-Africa, andate e ritorni”: letture e riflessioni da grandi voci della narrativa internazionale, iniziativa promossa dall’Irse (Istituto regionale di studi europei) di Pordenone, con il coordinamento di Stefania Savocco.
Così, martedì 26 febbraio, alle 15.30 nell’Auditorium centro culturale Casa Zanussi di Pordenone, ideale protagonista dell’incontro sarà una cinquantaseienne insegnante del Mali – Madame Ba, appunto – che per ritrovare il nipote preferito chiede un visto d'ingresso temporaneo in Francia. Il visto, tuttavia, le viene rifiutato.
E Madame Ba decide di rivolgersi direttamente al "Signor Presidente della Repubblica francese delle armi, delle leggi e degli aeroporti", trovandosi a rispondere alle asciutte domande anagrafiche del formulario ufficiale 13-0021.
La sua sua travolgente personalità non può essere imbrigliata nelle fredde e burocratiche caselle di un modulo e a ogni voce Madame Ba risponde con la sua voce, raccontando così storie della sua vita, della sua gente e del suo Paese.
Madame Ba è un romanzo che assume la forma di una risposta fluviale, orgogliosa e ostinata, un invito a un ascolto paziente e appassionato di un mondo altro. "Che cosa sa del deserto chi guarda soltanto un granello di sabbia?", si domanda Madame Ba di fronte all'ottusità analitica occidentale.
Eppure un continente intero si specchia nell'esistenza e nelle storie di questa donna fiera e battagliera, tanto da far dire all'avvocato che trascrive il racconto in prima persona della protagonista: "Lei m'insegna l'Africa".
Uomo di legge, viaggiatore curioso e narratore di storie, Orsenna aggiunge che “Nel libro non ho voluto affrontare la questione religiosa in senso stretto: trattare del protestantesimo, del cattolicesimo, dell'islam, delle sette, che pure sono aspetti importanti della cultura africana. M'interessava trattare di questo spirito religioso che unisce tutte le cose in Africa”.
Trattolibero, nuovo libro "Anchora spero di meglio. Racconti dell'architrave"
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- Pubblicato Giovedì, 21 Febbraio 2013 10:54
- Scritto da Paola Dalle Molle
Pordenone - Sono tornati alla ribalta. Trattolibero, il gruppo autogestito di scrittura creativa, fondato nel maggio del 2011 al termine del secondo corso della scuola di scrittura creativa di Pordenonelegge presenta il nuovo libro: “Anchora spero di meglio. Racconti dell’architrave”, una raccolta di undici racconti ispirati ad un dettaglio architettonico di Pordenone, una scritta incisa su un architrave al numero 48 di Corso Vittorio Emanuele. E’bastato un dettaglio ricco di possibili sottointesi, un particolare trovato all’ombra dei portici della città, per aprire le porte alla scrittura e alla creatività dando vita a undici storie.
Trattolibero di cui fanno parte Patrizia Di Mascio, Luca Altavilla, Sabrina Delle Fave, Rosa Maria Fajardo, Laura Battistella, Gianfranco Corsini, Anna Canzian, Chiara Perissinotti, Giuliano Martino, Carlos Alfredo Encina, Yigal Leykin è l’isola della scrittura, dell’originalità, un approdo verso la via del desiderio di espressione. Si erano presentati al pubblico un anno fa, con la loro prima pubblicazione, una rivista che raccoglieva gli scritti di tutti gli undici elementi del gruppo, il numero zero come amavano definirlo e dove, comparivano già negli autori, tutti gli elementi che costituiscono la narrazione spiegata in un ventaglio di undici diverse interpretazioni.
Infatti, gli undici componenti del gruppo, eterogeneo come nazionalità, età e professione, uniti dalla comune passione per la scrittura, si ritrovano con il desiderio di “condividere” la scrittura che se ne esce filtrata dalle diverse personalità e sempre più capace e originale. Capaci di sviluppare un loro modo di vedere la realtà e di conseguenza, di narrare storie si erano costituiti in un “gruppo” solo un anno fa, presentandosi con la loro prima pubblicazione, una rivista che raccoglieva gli scritti di tutti gli undici elementi del gruppo, il numero zero come amavano definirlo. Oggi sono bravissimi, ancora più di allora, capaci di costruire tra l’altro un reading che in realtà è anche un piccolo spettacolo dove, la lettura dei loro racconti è la guest star, sotto i riflettori come ciascuno di loro, amici e protagonisti, in scena della “passione di scrivere” più vera che sia mai vista .
Paola Dalle Molle
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